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Tiziano
Average Member
Italy
166 Posts |
 Posted - 04/02/2016 : 06:14:47
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Bene, siamo giunti alla conclusione di questo nostro esperimento di lettura. Con rammarico, perché - sia pure lentamente - qualcosa cominciava a venir fuori dai vostri commenti.
Tiro qualche conclusione:
1. l'esperimento è riuscito. La vostra discussione in aula non ci sarebbe stata, per ragioni di tempo, di luoghi, di atmosfera intellettuale (sapete meglio di me che la maggior parte del tempo a scuola la si passa ad annoiarsi). Inoltre l'asincronia degli interventi che il forum consente vi ha permesso anche di riflettere su quanto pensavate, di parlarne con me in aula e perciò di essere più attenti.
Quindi, innanzi tutto, ringazio Eloise, la quale non solo ci ha ospitati, ma si è anche gentilmente assunta il compito di dialogare con voi, con interventi puntuali e acuti (cosa di cui non dubitavo). E ringrazio anche Ombra, che si è simpaticamente "intrufolata" nella conversazione.
2. risultati? sarei ingeneroso se dicessi che sono scarsi, perché significherebbe che da voi pretendo più del possibile: non siete lettori esperti, avete letto un romanzo ostico, per certi aspetti perfino enigmatico, ne avete scritto una recensione, ne avete discusso sul forum; quindi va bene così.
3. I commenti? Purtroppo vi ha distratto- magari giustamente - il complicato intreccio, che vi ha annoiati; tutti, comprese Eloise ed Ombra, avete lamentato il fatto che la storia è piene di digressioni. E' vero; potremmo dire - l'avete detto - che la fabula è affascinante ma l'intreccio complicato disperde il fascino. Io non sono d'accordo, ma credo che il disaccordo sia dovuto al fatto che io sono un lettore di professione, per cui ciò che a voi pare una noia a me pare un problema da risolvere. Perché quell'intreccio, perché un personaggio che prima è protagonista (Ismaele è indubbiamente il protagonista nell'esordio narrativo) poi semplicemente personaggio narratore che talvolta cede il posto all'autore?
Insomma: la difficoltà di lettura ha ostacolato il piacere della lettura. Amen. Però sono convinto che se avessimo tempo, con una seconda lettura, scopriremmo cose interessanti (riprenderemmo magari il discorso sull'implicito racconto biblico, o sul tema del viaggio, o sulla filosofia esistenziale di Ismaele, o inseguiremmo i fili delle digressioni scoprendone la ragione che guidava Melville, ecc.).
L'unico appunto che vorrei fare però è che sono rimasto deluso dalla vostra indifferenza per l'argomento marinaresco. Ma come? siete aspiranti marinai eppure di quel mare in cui il Pequod naviga non vi siete quasi accorti! Mah...
Comunque grazie a tutti.
Ora tornate con me in aula a leggere il noioso manuale...ma sarebbe gradito anche un vostro commento finale, in cui potrete anche lamentarvi delle mie imposizioni e ricordarmi - inutilmente - che il primo diritto del lettore è di non leggere.
Tiziano |
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ombra
Senior Member
296 Posts |
Posted - 05/02/2016 : 10:54:52
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Io sono vecchia rispetto ai tuoi alunni e, a distanza di anni dal termine dei miei studi, ho solo una cosa da dirti: l'avrei voluto io un professore come te. Io per quel poco che potevo, approfondivo da sola il manuale/testo scolastico leggendo tanto, il mio prof apprezzava, ma non è che ci metteva tanto impegno. Secondo me invece trasmettere passione per la lettura è importante. Leggere ci permette di aprire la mente e di essere persone migliori.
Grazie Tiziano se non era per voi Melville non lo avrei più riaperto.
Un saluto a tutti :)
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eloise
Senior Member
603 Posts |
Posted - 05/02/2016 : 16:09:47
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Ciao Tiziano :)
Sono io che ringrazio voi per l'esperimento: tu, che mi hai obbligata a leggere questo testo difficile (perché pesante) ma che alla fine ti regala comunque un mondo di sensazioni e riflessioni; i tuoi studenti, perché mi hanno fatto rivivere i miei primi approcci con la lettura più analitica; Ombra, per le tue intromissioni acutissime; infine Melville, ché nonostante l'abbiamo talvolta criticato alla fin fine ci ha regalato un testo complesso e anche intrigante, e un mito da conoscere, da approfondire.
Indifferenza per il mare, dici? Beh forse hai ragione. Ma credo sia perché andando avanti nella lettura Moby Dick accentra sempre più le energie del lettore e le forze del romanzo su di sé e rimaniamo affascinati e turbati dalla storia, dai riti, dalle cerimonie, dagli stessi turbamenti dei personaggi al suo cospetto e quindi perdiamo di vista che in realtà tutto lo scenario del romanzo è una grande epopea del mare. Sono certa che a una rilettura saremmo più capaci di soffermarci su più aspetti.
Ma ora lascio la parola ai tuoi ragazzi, che saluto tutti!!! 
Eloise
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the end
