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 Il nazional socialismo in Germania
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Margherita
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Italy
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Posted - 05/12/2016 :  15:58:22  Show Profile
per ELOISE. Abelardo e Eloisa, hai presente la loro storia? Per questo ho scritto Eloisa. D'altra parte il mio vero nome non è Margherita. Per il resto va tutto bene, ho imparato come si fa per scrivere i messaggi. Non posso dire cosa diceva mio nonno dei tedeschi, e anche mia mamma, nata a Zurigo e di cultura in lingua tedesca, parlava bene anche il francese. Mio figlio è laureato in lingue con la specializzazione in francese. Io sono completamente negata per le lingue.
Penso che con i testi in francese che ti arriveranno farai tu la parte storica dell'argomento. Non dimentichiamoci che i tedeschi hanno avuto anche dopo la guerra la loro brava dittatura, quelli dell'est intendo, ma sempre tedeschi erano.

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Rosario
Senior Member

Italy
418 Posts

Posted - 05/12/2016 :  16:16:59  Show Profile
quote:

Io sarei interessata al Mein Kampf di Hitler. Vorrei capire la genesi di tutto. Ho già iniziato a leggerlo, ma visto che lo introduce Rosy, io ne devo scegliere un altro?

Grazie

Marta





Marta, c'è un elenco copioso di libri che ha inserito Margherita; anch'io ho menzionato un libro che mi interessa perchè riprende le tematiche sociali che abbiamo discusso in "Le opinioni di un clown di Boll con la novità del periodo più esteso; che comprende cioè la nascita, la vita e la morte del nazismo; e la protagonista è una donna quindi il punto di vista è femminile anche se l'autore è un maschietto.

RF
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Margherita
Average Member

Italy
96 Posts

Posted - 05/12/2016 :  16:23:39  Show Profile
Vorrei inoltre segnalare Alcuni romanzi di Israel Jushua Singer, fratello del più famoso Jssach: Yosche Kalb, I fratelli Aschkenazi, A oriente del giardino dell'Eden. Tutti e 3 i romanzi scritti poco prima del periodo nazista. Ciao.

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Rosario
Senior Member

Italy
418 Posts

Posted - 05/12/2016 :  22:06:25  Show Profile
quote:

Vorrei inoltre segnalare Alcuni romanzi di Israel Jushua Singer, fratello del più famoso Jssach: Yosche Kalb, I fratelli Aschkenazi, A oriente del giardino dell'Eden. Tutti e 3 i romanzi scritti poco prima del periodo nazista. Ciao.




Ho l'impressione che stiamo mettendo troppa "carne sul fuoco"; troppi titoli, troppi autori; e l'argomento si allarga sempre di più; ad ogni intervento stiamo proponendo nuove letture, nuovi autori e, almeno personalmente, mi vengono nuovi appetiti e vado in "tilt"; sto perdendo di vista "il piacere della lettura" che potrebbe essere anche ricerca e approfondimento ma deve restare un essenzialmente il piacere di leggere per arrivare a conoscere l'argomento e tirarne le conclusioni; ma non può diventare un'anzia di lettura.
Io proporrei un pò di meditazine sugli elenchi di lettura proposti, per passare a una scelta ragionata del testo che si desidera presentare.

Diamoci quindi degli obiettivi intermedi che potrebbero essere:
Fase 1: proposte
Fase 2: scelta
Fase 3: presentazioni
Fase 4: lettura
Fase 5: discussione
Fase 6: conclusioni

Naturalmente il metodo e i tempi di inserimento degli interventi (libero, a rotazione, a sequenza, ecc.) diventa importante e va regolato per non andare in pallone. Siamo solo quattro anzi cinque e già sono in confusione.

Per ora siamo alla Fase 1 - Segnalazioni e proposte.
Chi è già in grado di fare la scelta può passare alla fase 2 e confermarla al gruppo inserendo titolo e autore del testo da presentare e l'elenco dei testi/documenti e autori per gli approfondimenti.
Quando tutti avranno confermato il testo e l'autore passiamo alla fase 3 ovvero la lettura del/i testo/i - questa fase avrà bisogno di un tempo di riposo e distacco dalla discussione, per consentire la lettura e la pianificazione della breve presentazione e relative motivazioni e osservazioni; le presentazioni (fase 4) saranno inserite a rotazione in bacheca; e la discussione (fase 5) si aprirà solo quando tutti avremo terminato l'inserimento delle presentazioni.
Sarà poi la coordinatrice a stabilire quando chiudere la discussione e passare alle conclusioni (fase 6) che saranno inserite a rotazione da ciascuno di noi. Al termine del giro delle conclusioni ci saluteremo e ognuno potrà meditare su quanto letto e discusso traendone linfa vitale per la propria quotidianità.
RF
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ombra
Senior Member

296 Posts

Posted - 06/12/2016 :  17:23:23  Show Profile  Visit ombra's Homepage
Ok, scusate, posso chiedervi di riepilogare quelli che leggerete voi? Il Mein Kampf, lo leggerò in ogni caso, ma se nessuno di voi è interessato, mi piacerebbe introdurre La Rosa Bianca di I. Scholl.
Grazie

Marta

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eloise
Senior Member

603 Posts

Posted - 06/12/2016 :  17:41:59  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Benissimo, la "scaletta operativa" di Rosario mi sembra ottima.
Aggiungo solo alcuni commenti: secondo me la fase 4 (presentazioni) dovrebbe essere abbastanza breve, diciamo atta veramente solo a presentare a tutti il proprio testo, e preferibilmente esaurirsi in un unico intervento su questa discussione, ognuno a rotazione fino a concludere tutti i testi scelti.
Sarà poi la fase 5, in base ai testi e alle nostre riflessioni collettive su ognuno, a guidarci nell'esplorazione dell'argomento.

Per rispondere a Marta e riassumere quindi per quanto mi riguarda la fase 2 (scelta dei testi), io ho:
- Ces allemands qui ont affronté Hitler, di Gilbert Bada (Quei tedeschi che hanno affrontato Hitler)
- Appel aux Allemands, di Thomas Mann (Appello ai tedeschi)



Eloise
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Rosario
Senior Member

Italy
418 Posts

Posted - 06/12/2016 :  19:28:10  Show Profile
@Eloise, sono d'accordo sulla brevità delle presentazioni che dovrebbero limitarsi a pochi accenni sul testo, autore e motivazioni di scelta. Il cuore dell'analisi sarà la discussione la cui dinamica possiamo calibrarla "work in progress" ovvero secondo necessità e opportunità che si presenteranno.

RF
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Rosario
Senior Member

Italy
418 Posts

Posted - 06/12/2016 :  20:04:03  Show Profile
Bene, per ora il quadro dei testi da presentare è questo:

Margherita: (risentimento)
- Ognuno muore solo
Autore: Hans Fallada

Eloise: (gerarchia e indifferenziazione)
- Ces allemands qui ont affronté Hitler,
Autore: Gilbert Bada (Quei tedeschi che hanno affrontato Hitler)

- Appel aux Allemands,
Autore: Thomas Mann (Appello ai tedeschi)

Rosella: (Il superuomo nel sottosuolo)
- Mein Kampf : La mia battaglia
Autore : Adolf Hitler

Ombra: (vittime e sacrificio)
- La Rosa Bianca
Autore: I. Scholl.

Rosario (resistenza e fortezza):
- Raccolta di Lettere dei condannati a morte della resistenza Europea (Germania)
Autore: I martiri della resistenza (tedesca)

RF
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Rosella
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Italy
316 Posts

Posted - 07/12/2016 :  11:27:50  Show Profile
Ciao a Tutti.

Direi che Rosario ed Eloise hanno inquadrato perfettamente come dovrà svolgersi la discussione.

Ecco due elementi per completare l'ultima tabellina:
Mein Kampf : La mia battaglia
Autore : Adolf Hitler


Ciao Ciao

Rosella - Gwendydd

"di uno storico parziale, prevenuto e ignorante"
Jane Austen - La storia d'Inghilterra
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Margherita
Average Member

Italy
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Posted - 07/12/2016 :  17:05:07  Show Profile
Sono perfettamente d'accordo con la scaletta di Rosario, e con quello che scrive Eloise.
Confermo per il mio testo: "Ognuno muore solo"
Certo che la lettura non può mandare in ansia! Sono contenta di far parte del vostro gruppo che trovo molto simpatico e gentile. ciao.

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Rosario
Senior Member

Italy
418 Posts

Posted - 09/12/2016 :  16:19:12  Show Profile
Bene, mi pare che tutti abbiamo completato la fase 2 confermando il testo da leggere e presentare.

Considerata, però, la precisazione fatta sulla brevità delle presentazioni, limitate cioè, a pochi accenni su testo, autore e motivazioni della scelta, non è più necessario leggere tutto il testo; basta solo inserire queste poche notizie riprendendole dalle quarte di copertina e/o dai risvolti del libro e/o dalla rete. Di nostro dobbiamo solo esprimere le motivazioni della scelta.

C'è quindi uno scambio di posizione nella scaletta delle fasi 3 e 4; ovvero la fase 3 è la presentazione mentre la fase 4 è la lettura

fase 3 presentazione (ex 4)
fase 4 lettura (ex 3)

Mi pare che tutti più o meno, abbiamo già espresso le motivazioni negli interventi precedenti si tratterebbe solo di confermarle e ordinarle per una più facile reperibilità e lettura della discussione.

Possiamo quindi passare alla fase 3 ovvero: insermento delle presentazioni. Tenuto conto che l'inserimento della presentazione non prevede discussioni, direi di procedere in ordine sparso con eventuale sintesi finale (che qualcuno compilerà).

Quindi, dopo aver inserito la presentazione, ciascuno per proprio conto, passerà alla fase di lettura del testo.

Inizio con la presentazione del testo da me scelto, per dare un'idea di ciò che intendo per presentazione:

Libro:
Lettere di condannati a morte della Resistenza europea (capitolo: Germania).
editore: Einaudi Tascabili. Saggi
curatori: Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli
Prefazione di Thomas Mann

Autore:
Condannati a morte della Resistenza tedesca

Motivazioni:
Leggere, rileggere, meditare e discutere per cogliere il complesso dei sentimenti, degli umori, dei desideri, dei progetti di quanti si sono opposti attivamente al nazismo a prezzo della propria vita. Dalla lettura e dalla discussione mi aspetto di trovare le risposte alle domande d'introduzione della proposta di discussione. Questa raccolta degli ultimi pensieri, delle ultime parole, testamenti dell'anima dei condannati a morte; ho pensato che poteva una lettura senza racconto, senza storia, senza situazioni senza contesto; ma uno sguardo profondo nell'aniema di questi eroi ed eroine della resistenza tedesca. Una lettura che permette a noi, lettori del terzo millenio, di scavare a fondo, nel segreto dell'animo umano per riscoprire quei valori dimenticati con cui la generazione che ci ha preceduto, ha combattuto la sua ultima battaglia contro la catastrofe umanitaria scaturita dalla spietata tirannia di "mein kampf".

Libro: La notte

Autore: Elie Wiesel

Nato nel 1928 a Sighet, in Transilvania, Elie Wiesel venne deportato ad Auschwitz e Buchenwald. Dopo la guerra ha fatto per alcuni anni il giornalista in Francia e poi si è trasferito negli Stati Uniti. Attualmente insegna all’Università di Boston. Nel 1986 ha ricevuto il premio Nobel per la pace.

Prefazione: Françis Mauriac

Motivazioni
Lo sguardo a posteriori ovvero la memoria affettiva di un sopravvissuto ebreo, bambino ai tempi dell'olocausto.

"Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede."

La lettura della prefazione di Francis Mauriac mi ha letteralmente "steso" per la commozione; questo mi ha convinto a esplorare la memoria dell'autore per risalire alle atrocità perpetrate dal nazismo.

Una lettura che ho considerato come un proseguimento e allargamento delle lettere dei condannati a morte della resistenza; tanto che personalmente ho coniato un nuovo titolo epistemologico a queste cinquantasette pagine di memoria: "Lettera di un condannato a vivere".

"Lettere da Berlino" (titolo del film tratto da "ognuno muore solo"), "Lettere di condannati a morte"... "lettera di un condannato a vivere", ecc... tre lettere dunque, tre epistole.

La "letteratura epistolare" non l'abbiamo mai affrontata; in questa discussione forse ne abbiamo l'opportunità. I precedenti tedeschi di questo tipo di letteratura, sono illustri:

"Dalle raccolte di lettere di questo tipo nasce il romanzo epistolare, che ebbe gran voga nel sec. XVIII per l'influenza della Nouvelle Héloïse e già prima delle Lettres persanes. Esso fu prediletto da molti scrittori romantici, anche tedeschi: citiamo per tutti l'Iperione di Hölderlin e I dolori del giovane Werther di Goethe, e per l'Italia le Ultime lettere di Jacopo Ortis del Foscolo." (Treccani)

Autori romantici dunque; e pensare che uno dei testi da me più consultati di Renè Girard è:
"Menzogna romantica e verità romanzesca". (Le mediazioni del desiderio nella letteratura e nella vita).

Tra menzogna e verità mi aspetto scintille.


RF
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Margherita
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Italy
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Posted - 10/12/2016 :  22:34:57  Show Profile
Ognuno muore solo
Autore Hans Fallada pseudonimo di Rudollf Ditzen
Editore Sellerio Palermo 2010
Postfazione di Geoff Wilkes
Traduzione di Alfonso Geraci
La motivazione inziale alla lettura del romanzo è stata la visione in Cineforum di "Lettere da Berlino" con successiva discussione.
La frase: ognuno muore solo, l'ho sentita per la prima volta 30 anni fa dalla bocca di un mio amico psichiatra, a proposito della vita.
Ma vivere si può insieme, soprattutto condividere, ed è questo che fanno i due coniugi Quangel che senza compromessi decidono di fare assieme una cosa pericolosissima, assieme vengono incarcerati e condannati, ma non giustiziati: muoiono separatamente in circostanze diverse.
Questo è uno dei tanti libri che parla del periodo nazista della Germania. Quello che lo caratterizza però è la storia vissuta da persone normali, operai, piccoli borghesi, piccoli delinquenti, commissari di polizia.
E' importante anche la data in cui è stato scritto 1946, a "bocce ferme ma ancora calde"
Questa è la mia fase 3: la presentazione

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Margherita
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Italy
96 Posts

Posted - 11/12/2016 :  13:23:53  Show Profile
PER ROSARIO
Trovo molto utile questo modo di procedere, così io posso ampliare le mie letture sull'argomento scelto, per esempio io non avevo letto nulla di Boll, ora ho iniziato a leggere "Foto di gruppo con signora", poi ho prenotato in biblioteca "Lettere di condannati a morte della Resistenza europea" quello da te citato con la prefazione di Thomas Mann. Tutto ciò mi serve per darmi alcune risposte che sono all'oggetto del nostro discorso. Ringrazio ancora.
P.S. per passare alla fase 4 aspetto che tutti abbiano raggiunto la fase 3.
Allo Yad Wachem di Gerusalemme siamo restati commossi e turbati nella parte del memoriale
dedicata a milioni di bambini uccisi da nazisti. Lo spazio dedicato a tale memoria e completamente al buio, il pavimento era di vetro, l'impressione cinetica era di essere in uno spazio senza limiti, come nel cosmo, incastonati al pavimento c'erano dei lumicini, e una voce ripeteva senza fine nomi delle piccole vittime. All'uscita mio marito era così sconvolto che quasi non riusciva a guidare e quando siamo arrivati a Tel Aviv non siamo neppure stati capaci di trovare un parcheggio per fermarci, tanto era il turbamento.
Noi oggi siamo gli eredi di questo massacro e di infiniti altri massacri che si sono perpetrati da allora a oggi. Senza vergogna senza più nessun tabù.
E' come se ci fossero caduti tutti i freni inibitori, oggi siamo in preda al nostro ES, vittime e carnefici.

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Rosario
Senior Member

Italy
418 Posts

Posted - 11/12/2016 :  16:03:35  Show Profile
Ok Margherita, fa paicere leggere della tua soddisfazione sul modo di procedere che allarga il campo di letture e conoscenze. Mi pare che tutti in qualche modo siamo soddisfatti di questa "innovazione procedurale". Mi fa piacere anche constatare di aver smosso il tuo interesse per Boll e la sua "foto di gruppo con signora". Per conto mio un ringraziamento particolare per aver menzionato "La notte" di Elie Wiesel; lo avevo in pdf sul mio mac e lo sto leggendo con sorprendente avidità esplorativa. Il mio turbamento è partito già dalla lettura della prefazione; e man mano che divoro pagine m'inviluppo nell'angoscia di chi è stato condannato a sopravvivere nell'immanenza della morte tra morti, vittime e carnefici; ma ci sono pure i vivi.
Aspetto anch'io il completamento della fase 3 delle presentazioni e intanto leggo, medito e appunto i pensieri da "mettere in gioco" nella discussione.
Grazie ancora per la proposta e per aver riattizzato l'interesse di lettura in tutto il gruppo.

RF
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ombra
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Posted - 12/12/2016 :  11:15:54  Show Profile  Visit ombra's Homepage
Libro: La rosa bianca
Autore: Inge Scholl
SINTESI E PRESENTAZIONE: La Rosa Bianca, un gruppo di resistenza non violenta formatosi durante la dittatura di Hitler, è composta da ragazzi universitari di Monaco, uniti dal disgusto verso una guerra insensata, e pronti a rischiare la vita per la “Libertà”. La resistenza pacifica doveva attuarsi, secondo i loro piani, attraverso la distribuzione di volantini in luoghi pubblici, il cui contenuto avrebbe dovuto risvegliare la coscienza del popolo tedesco.
Il diciotto febbraio 1943 vengono scoperti ed arrestati due dei membri del gruppo: i fratelli Hans e Sophie Scholl; lui ventiquattrenne studente di medicina, lei ventunenne matricola di filosofia e biologia. Usciti di casa sulle dieci e mezzo, si dirigono con una valigia piena di volantini all'università, approfittando del clima reazionario palesatosi con il recente “sensazionale scontro fra gli studenti e il regime”, scatenato dalle parole pesanti e maschiliste di Gauleiter Giesler, massima autorità nazionalsocialista bavarese. Vengono colti sul fatto dal bidello Jakob Schmid, trascinati dal rettore,il comandante maggiore delle SS, il dottor Walter Wüst, ed infine arrestati dalla Gestapo e condotti, per gli interrogatori, agli uffici della polizia segreta, nel palazzo Wittelsbach. Sospettati di attività illegali ed etichettati come pericolosi sovversivi, sono obbligati, sottoi colpi dell'evidenza, a confessare, cercando però di tenere nascosta l'identità degl'altri complici. A Sophie viene offerta la possibilità di salvarsi dalla condanna, ammettendo di essere stata trascinata dalla forte personalità del fratello; ma la ragazza, di grande statura morale, non accetta di mentire, fedele alle sue convinzioni ed ideali. La mezzanotte dello stesso giorno dell'arresto viene condotto in prigione anche Willi Graf, insieme alla sorella Anneliese, che verrà presto rilasciata. Il giorno successivo è il turno di Christoph Probst, autore di una bozza di volantino trovata nella giacca di Hans. Il ventiquattro febbraio tocca ad Alex Schmorell: a lui appartiene una divisa militare, trovata dalla Gestapo, in casa Scholl, durante una perquisizione; a seguirlo, e per ultimo, è l'arresto del Professor Kurt Huber. Giudicati colpevoli di preparazione all'alto tradimento, vengono tutti giustiziati per mezzo della ghigliottina. Il libro è arricchito dal racconto di amici e di testimoni delle ultime ore dei fratelli Scholl. Il volume si conclude con un intervento di Thomas Mann alla trasmissione radiofonica della BBC di Londra nel 1943.
MOTIVAZIONE: riflettere su cosa significhi lottare per quello che si ritiene giusto, fino a sacrificare la propria giovane vita, è questo che mi ha spinto a scegliere il libro. Il fatto che fosse una lotta non violenta, ma "intellettuale", che aveva lo scopo di far svegliare le anime, assopite e irretite dagli slogan nazisti, dei tedeschi, lo ha reso ancora più interessante ai miei occhi.

« Uno spirito forte, un cuore tenero »
(Motto ideato da Sophie Scholl.)

« Fate resistenza passiva, resistenza ovunque vi troviate; impedite che questa atea macchina da guerra continui a funzionare, prima che le città diventino un cumulo di macerie... »
(dal primo volantino della "Rosa Bianca".)


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