Il blog di Rosella Rapa

Tourismi letterari

Papa Francesco riscrive la Storia

feb 062024

Papa Francesco riscrive la Storia

Le Scuole Residenziali Indiane e La Dottrina della Conquista

Decine di migliaia di anni fa, durante l’Era Glaciale, l’Homo Sapiens attraversò lo stretto di Bering, ricoperto dai ghiacci, e arrivò nel Nord delle Americhe, scendendo poi a Sud e popolando l’intero Continente. Nacquero e morirono diverse culture, civiltà, religioni. Molto tempo dopo, nell’anno che noi chiamiamo 1492, Cristoforo Colombo, navigando verso Ovest trovò una terra precedentemente sconosciuta, che fu chiamata “India Occidentale” e poi America.

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Fin dal primo momento fu considerata terra di conquista dagli Europei, che fecero a gara per accaparrarsene una fetta, ignorando del tutto le popolazioni che già l’abitavano, considerandole selvaggi ignoranti e violenti, da sterminare a tutti i costi, con metodi sempre più disumani. Negli Stati Uniti e e in Canada si arrivò a strappare i bambini dalle loro famiglie per “educarli” alla civiltà Anglo-Americana. In realtà i bambini venivano vessati e maltrattati: non tutti tornarono a casa.
Di questo parla il libro che ho recensito “Le scuole residenziali indiane” che vanta una ricchissima bibliografia. Dice l’Autrice: “A partire dal 2021 l’uso del GPR (Ground Penetration Radar) ha consentito di fare rilevamenti che attesterebbero la presenza di moltissimi resti umani nei terreni delle ex scuole. Se ne deduce che siano le salme degli studenti nativi, ma al momento le presunte salme non sono state ancora riesumate e, quindi, comprovate". Si attende solo l’esumazione.

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I Nativi Americani lottano da sempre per il riconoscimento dei loro diritti; negli ultimi anni i “sopravvissuti” delle Scuole Residenziali hanno cominciato a farsi avanti, e le accuse contro gli Ordini Religiosi Cattolici sono diventate sempre più pressanti, insieme alla richiesta di scuse pubbliche di Governi e Chiese.
Tra fine marzo e fine luglio 2022 Papa Francesco, prima ricevendo una delegazione Indigena Canadese in Vaticano, e poi recandosi di persona in viaggio penitenziale sul suolo Canadese, ha incontrato le comunità Native ed ha affrontato molte critiche, ma ha raccolto anche consensi. Alla fine del suo viaggio, ha affermato che il trattamento riservato ai Nativi è stato un “genocidio”. Le parole del Papa e le sue scuse, analizzate e soppesate dai media e dal mondo accademico, hanno sicuramente fatto puntare i riflettori sui gravosi problemi dei diritti umani dei Popoli Indigeni e sulle responsabilità del colonialismo.
Poco prima di andare in stampa, a fine marzo 2023, c'è stato l’annuncio del ripudio della “Dottrina della scoperta” da parte della Chiesa cattolica.

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Secondo il Forum permanente delle Nazioni Unite sulle questioni indigene, la dottrina della scoperta è nata con la bolla Romanus pontifex del 1455 . Questa dottrina, che ha dato vita al concetto di terra nullius, sancisce il principio secondo cui ogni monarca Cristiano che scopre terre non cristiane ha il diritto di proclamarle sue perché non appartengono a nessuno. E' una dottrina che gli europei hanno usato per centinaia di anni per giustificare l'occupazione, il saccheggio e l'espansione coloniale delle terre colonizzate in nome di principi legali o di altro tipo. È definito nella sua realtà attuale come il patrimonio giuridico di principi discriminatori volti a giustificare il comportamento dei paesi che colonizzano e scoprono.
Sempre secondo i membri del Forum, "la dottrina della scoperta e le scuole residenziali  ... erano vettori essenziali della riduzione in schiavitù dei primi popoli" .

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L’inchiesta termina qui, e qui si apre un dibattito che non sarà né breve né piacevole.

Le parole del Papa hanno aperto un nuovo modo di raccontare la storia: le “conquiste” diventano “espropriazioni” e noi Europei non possiamo nasconderci la responsabilità avuta andando a devastare terre e sterminare popolazioni. Non è possibile giustificarsi dicendo che i governi attuali sono mutati dal 1455 in poi. In molti casi i discendenti degli “esploratori” convivono, male, con i Nativi cui hanno sottratto le terre: oltre a USA e Canada possiamo citare Brasile, Australia, Nuova Zelanda e molte piccole Isole sparse per gli Oceani. A rigore si dovrebbero restituire almeno in parte le terre sottratte, ma intervengono forti motivi economici; quel che resta possibile è ridare diritti e solidarietà alle culture Native, riconoscendo gli errori del passato e smettendo di celebrare come “eroi” assassini e avventurieri d’ogni tipo. I libri di storia dovranno subire pesanti cambiamenti. Monumenti e statue dedicate a Re, Imperatori e Generali che realizzarono politiche imperialiste andranno rivalutati nel loro significato.

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E in Africa?

Nominalmente non ci sono più governi di conquista, ma molti paesi estranei, non solo Europei, vogliono imporre ai popoli locali modi di vivere ispirati al modello “occidentale”, diversi da quelli autoctoni, senza rispettare usi e costumi tradizionali. Inoltre grandi Aziende si installano in territori abitati, causando danni all’ecosistema, e di conseguenza fame e malattie.

Questo è un altro dibattito. Per ora seguiamo le parole del Papa e non dimentichiamo i Nativi Americani, e il loro genocidio.

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Leggi la mia recensione del libro su:

https://www.letteratour.it/nuovi-autori/scuole-residenziali-indiane.asp

 

 

Sulle orme della tradizione - Presentazione

set 292023

Presentazione

Sulle orme della tradizione. Gli Indiani d'America e noi

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In uscita un nuovo libro sui Nativi Americani della Mauna Kea Edizioni, che ha la sua mission principale nella divulgazione di corrette informazioni su cultura, storia e attualità degli Indiani d’America. Ora pubblica un libro che parla della memoria e dell'umanità dei Nativi Americani, autore Francesco Spagna, che insegna da oltre vent’anni Antropologia Culturale all’Università di Padova.

Le sue parole :

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“Questo libro propone alcune riflessioni sulla relazione tra ‘noi’ e i popoli nativi nordamericani, con la consapevolezza della fascinazione che questi popoli hanno esercitato, dei crimini che su di loro sono stati perpetrati, e della straordinaria resistenza che essi hanno dimostrato. Grazie a questa resistenza molti di questi popoli sono ancora tra noi, su questo Pianeta. La bellezza delle loro culture, la loro storia, la loro inesauribile vitalità la possiamo ancora apprezzare e condividere. In questo senso ‘sulle orme’: di una traccia di memoria e umanità”.

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Il libro si snoda su temi generali, quali i conflitti culturali relazionali tra Nativi e Bianchi durante l’epoca coloniale, e su aspetti specifici, quali i confini delle riserve e dei territori nativi, le rivendicazioni contro le nuove forme di espropriazione e abuso di questi territori, così come la ripresa e la difesa delle tradizioni religiose sciamaniche dalle nuove forme di consumo e abuso spirituale.

Scrive nella prefazione Naila Clerici, già docente all’Università di Genova, anima dell’Associazione Soconas Incomindios e direttrice di Tepee, importante rivista italiana dedicata all’America indigena:
“È come se il suono del tamburo ci accompagnasse, nella lettura di Sulle orme della tradizione: un ritmo a volte incalzante, provocatorio, stimolante, a volte calmo, pregno di informazioni storiche e culturali”.

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Il libro delinea un percorso “sulle orme” delle tradizioni native nordamericane, alla ricerca della traccia di umanità di questi popoli, negata e soffocata dai processi di colonizzazione e assimilazione lungo oltre cinque secoli. La traccia che i tradizionalisti nativi hanno cercato è la stessa che hanno cercato gli antropologi. Questa ricerca, dai due diversi versanti, si è particolarmente intensificata con la ripresa delle tradizioni sciamaniche native nella seconda metà del Novecento e, nello stesso periodo, con la ripresa della ricerca etnografica dell’antropologia postcoloniale e postmoderna.

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Il libro cerca di cogliere questo particolare incrocio, dai due versanti, cercando di evitare schematismi e luoghi comuni: in questo senso il sottotitolo “Gli indiani d’America e noi”.
Il tema del conflitto tra le culture native nordamericane e la cultura dominante risulta pienamente leggibile soltanto da una prospettiva storica che non neghi quegli aspetti di mescolamento e di cooperazione che hanno “fatto l’America” nella collaborazione tra i protagonisti in gioco, su livelli molto diversi quali quello tecnologico, linguistico e religioso.
Il libro pone l’attenzione su come la negazione di questa traccia di incontro, metissage e collaborazione tra culture sia un altro “marchio” del colonialismo moderno, che ha contrapposto “primitivi” e “civilizzati”, razze, religioni inconciliabili, culture essenzialmente contrapposte, categorie in conflitto.

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"Sulle orme della tradizione. Gli Indiani d'America e noi" di Francesco Spagna è il primo volume del progetto di una nuova collana curata dal docente universitario, “Il sentiero di Perline”, dedicata appunto ai popoli indigeni nordamericani.


Il Libro:    

Autore: Francesco Spagna
Titolo: Sulle orme della tradizione - Gli Indiani d’America e noi undefined
Pagg: 220
Lingua: italiano
Prezzo: 20,00 euro
Edizione: seconda edizione
Uscita: settembre 2023
EAN/ISBN: 978-88-31335-45-4

Trattto dal comunicato stampa e dalla Pagina Instagram

https://www.instagram.com/maunakeamaunaloaedizioni/

Rosella Rapa 

 

 

 

Old indian legends - Presentazione

set 202023

OLD INDIAN LEGENDS 

di Zitkala-Sa

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Una bellissima raccolta di storie Dakota, testimone dei valori dei Nativi Americani. Racconti e leggende che l’autrice, Zitkala-Sa, ha raccolto dalla voce della tradizione orale della sua tribù come testimonianza di cultura e identità. Old Indian Legends è una serie di appassionanti racconti della tradizione Dakota di cui sono stati rispettati, nella edizione italiana, lo spirito, il linguaggio e il messaggio. Una preziosa testimonianza culturale, ma anche una lettura affascinante per tutti: Zitkala-Sa usa una scrittura sapiente e, al tempo stesso, poetica e descrittiva. L’ambientazione è il mondo in cui i Nativi Americani e il Popolo degli Animali vivono prima dell’arrivo dell’Uomo Bianco. Le antiche leggende qui raccontate sono prive della contaminazione culturale occidentale, così come nelle intenzioni della autrice. Zitkala-Sa è una delle prime autrici Native Americane mai pubblicate, e una importante figura di attivista per i diritti del suo popolo.

 

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Eroi e Grandi Capi Indiani - Recensione

ago 272023

Eroi e Grandi Capi Indiani - Recensione

Raccontati da Charles Eastman,
Prima edizione in italiano

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Charles Eastman (1858 1939) , il primo Nativo laureato in Bio-Medicina, co-fondatore dei Boy Scout, racconta la storia dei suoi eroi, grandi capi indiani, grandi guerrieri di un tempo passato, che vivevano e combattevano nelle grandi praterie. Alcuni sono universalmente conosciuti, altri meno, ma di tutti viene tracciato un ritratto che comunica vigore e rispetto.

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Si nota subito come l'autore sappia destreggiarsi nella scrittura con molta abilità. Il narrato scorre fluido, i personaggi appaiono vividi e a tutto tondo. Non vengono descritti con minuzie tutti i particolari della loro vita, solo eventi speciali che diedero loro un nome da guerriero e fecero comprendere a tutti il loro carattere. Abbiamo quindi una serie di racconti, ciascuno con una sua particolarità, che ci dipingono personaggi dalle caratteristiche molto diverse: in alcuni l'impetuosità prevale sulla saggezza, in altri il raziocinio predomina sulla furia.
Le vite di questi grandi uomini si intrecciano tutte con l'avanzata dell'Uomo Bianco e su come sarebbe stato più efficace rispondere a chi stava loro rubando tutto. Alcuni parteciparono alla Battaglia di Little Big Horn, il Colonnello Custer, pur sconfitto, si guadagnò il loro rispetto, a differenza di altri Generali esaltati dai Bianchi.

Un altro elemento che accomuna questi guerrieri è la costruzione della Ferrovia.
Inizialmente i Nativi non si opposero al passaggio della “Strada Ferrata” , perchè era stato promesso loro che avrebbero mantenuti intatti i propri territori. Invece, al compimento della rotaie e al passaggio dei primi treni, cominciarono ad essere costruite stazioni, empori, pub, alberghi e abitazioni. Furono piazzati Fortini Militari a protezione dei Coloni. I Nativi si sentirono oltraggiati, e da qui nacquero le tensioni più forti, gli assalti da parte di gruppi di sbandati e infine le guerre.

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E' impossibile raccontare nel dettaglio di tutti gli eroi che Eastman descrive, alcuni “belli come un Apollo”. E' meglio lasciare alle sue parole, che non mancano di spirito e di arguzia, i pareri su questi grandi del passato, dell'Iliade Indiana. Ne risulta un libro interessante e completo, che tutti possono leggere, scorrevole ed interessante.

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A parer mio, può attrarre anche i ragazzi, i giovani, se ancora leggono. Io sono cresciuta con i Grandi del passato (Salgari, Verne, Stevenson, Mark Twain …) che appassionavano parlando di luoghi lontani, però con personaggi inventati e forzatamente adattati al pensiero corrente dei loro tempi. Qui invece abbiamo racconti veri, opera di un Nativo vero, che ci regalano tutto il fascino di un mondo perduto, quello delle grandi avventure e della vita umana a stretto contatto con la natura, cosa che oggi cerchiamo disperatamente, dopo averla distrutta in modo dissennato.

Il giorno del valore dell’individuo e dell'uguaglianza tra uomo e uomo doveva cedere alle terribili forze della civilizzazione, al gioco di massa del materialismo, alla cupidigia del commercio con il suo gemello, la politica. (Charles Eastman)

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Le Scuole Residenziali Indiane

mag 062023

Le Scuole Residenziali Indiane.
Le tombe senza nome e le scuse di Papa Francesco


Tratto dal Comunicato Stampa

È uscito a fine aprile:
“Le Scuole Residenziali Indiane. Le tombe senza nome e le scuse di Papa Francesco”,
di Raffaella Milandri, a cura della Mauna Kea Edizioni.

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Un libro d'inchiesta che fa luce sugli eventi che hanno scosso il Canada e la Chiesa Cattolica tra il 2021 e il 2022. Qual è il significato e quali le conseguenze dei fatti avvenuti in Canada?
Alla fine di maggio del 2021 una ondata mediatica, presto propagatasi a livello mondiale, annunciava i ritrovamenti, presso scuole residenziali indiane in Canada di tombe senza nome di giovani nativi: gli studenti. Erano così messi sotto accusa il sistema dei collegi indiani del Nord America, le Chiese che hanno gestito tali scuole, in particolare quella cattolica, e il Governo Canadese. (ricordiamo che il Quèbec è francofono e cattolico).

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L’opera, la prima ad affrontare in modo meticoloso e rigoroso la questione, analizza le origini del sistema educativo di assimilazione e cristianizzazione rivolto ai Nativi, i tragici report governativi e le testimonianze che ne hanno denunciato i metodi. Non si tratta solo di tombe senza nome, ma di violenze, abusi sfruttamento e nessun rispetto per la vita. Infine, racconta le pressioni sul Papa perché si “scusasse” con i Nativi a nome della Chiesa Cattolica per gli abusi e le violenze perpetrati in tali scuole.

Tra fine marzo e fine luglio 2022 Papa Francesco, prima ricevendo una delegazione indigena canadese in Vaticano, e poi recandosi di persona in viaggio penitenziale sul suolo Canadese, ha incontrato le comunità delle First Nations, dei Métis e degli Inuit ed ha affrontato molte critiche, ma ha raccolto anche consensi. Alla fine del suo viaggio, ha affermato che il trattamento riservato ai Nativi è stato un “genocidio”. Le parole del Papa e le sue scuse, analizzate e soppesate dai media e dal mondo accademico, hanno sicuramente fatto puntare i riflettori sui gravosi problemi dei diritti umani dei Popoli Indigeni e sulle responsabilità del colonialismo.

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Dice la dott.ssa Milandri, giornalista e antropologa:

“La ricostruzione storica degli antefatti è stata semplice. Ma come si siano mossi i media, i governi Canadese e Statunitense e la Chiesa Cattolica, invece, ha richiesto una verifica scrupolosa delle fonti mediatiche e accademiche. Verifica che ha portato a delle scoperte inaspettate, sia sulla situazione delle tombe senza nome in Canada sia sulle pressioni esercitate su Papa Francesco. Non ultima, la evidenza del ruolo avuto dai media. Riguardo a questa vicenda il Papa si è dimostrato di parola, pur con la responsabilità enorme del suo ruolo e i limiti che ne derivano ”.

 

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Poco prima di andare in stampa, a fine marzo 2023, c'è stato l’annuncio del ripudio della “Dottrina della scoperta” da parte della Chiesa cattolica, tema dibattuto nel testo, che vanta una ricchissima bibliografia.

 

La Dottrina della Scoperta

Secondo il Forum permanente delle Nazioni Unite sulle questioni indigene, la dottrina della scoperta è nata con la bolla Romanus pontifex del 1455. Questa dottrina, che ha dato vita al concetto di terra nullius, sancisce il principio secondo cui ogni monarca cristiano che scopre terre non cristiane ha il diritto di proclamarle sue perché non appartengono a nessuno. E' una dottrina che gli europei hanno usato per centinaia di anni per giustificare l'occupazione, il saccheggio e l'espansione coloniale delle terre colonizzate in nome di principi legali o di altro tipo. È definito nella sua realtà attuale come il patrimonio giuridico di principi discriminatori volti a giustificare il comportamento dei paesi che colonizzano e scoprono.
Sempre secondo i membri del Forum, la dottrina della scoperta e le "scuole residenziali" erano "vettori essenziali della riduzione in schiavitù dei primi popoli" .

E' stata pubblicamente ripudiata da Papa Francesco in Canada.

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L'Autrice
Scrittrice e giornalista, Raffaella Milandri, attivista per i diritti dei Popoli Indigeni, è esperta studiosa dei Nativi Americani e laureata in Antropologia. È membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e della tribù Crow in Montana. In seguito alla sua adozione presso la tribù Crow, presso la stessa famiglia che in precedenza aveva adottato Barack Obama, il compianto Maurizio Costanzo ha dato visibilità alla Milandri, ospitandola in alcune trasmissioni.

 

Il Libro
Titolo               Le Scuole Residenziali Indiane.
                         Le tombe senza nome e le scuse di Papa Francesco
Autrice             Raffaella Milandri
Casa Editrice     Mauna Kea Edizioni
Pag.                   258
Edizione            prima edizione
Uscita               aprile 2023
EAN/ISBN         978-88-31335-43-0
Prezzo              18,00 euro

 

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