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 Writers - Letteratura in gioco

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T O P I C    R E V I E W
dido Posted - 26/11/2019 : 15:04:22
Da Dante a Bukowski, da Leopardi a Morante, da Shakespeare a Pasolini. Per ognuno degli autori c’è una carta con il ritratto, una con i dati biografici essenziali (luogo e data di nascita e morte), tre carte con aneddoti sulla loro vita e quattro con citazioni tratte dalle opere più note.



Un gioco da tavolo che ti permetterà di entrare nel mondo della letteratura in modo nuovo e divertente.

"Condividere conoscenze e giocarci, educando ed educandosi a mettere in movimento quel che si sa e quel che non si sa del mondo degli scrittori. Questo è il bello e il buono di un'idea, quella di Writers, capace di creare consenso, permanenza e piacere su quanto si impara a scuola” è quanto sostiene Roberto Maragliano, già docente di Tecnologie dell’Istruzione e dell’Apprendimento presso l’Università Roma Tre, commentando il gioco da tavolo WRITERS-LETTERATURA IN GIOCO che il 13 aprile è stato presentato a Bastia Umbra, nell’ambito del convegno nazionale “GIOCO MAESTRO: IL GIOCO EDUCATIVO NELLA DIDATTICA”.
WRITERS-LETTERATURA IN GIOCO, punta a promuovere la lettura dei classici con un approccio che include la dimensione ludica e lo spirito collaborativo quali elementi motivanti del processo di apprendimento. “Quando si pensa a libertà e creatività, rappresentazione e interpretazione, esperienza e formazione, svago e intrattenimento, ritualità e socializzazione, - ci spiega Maria Rosaria Chirulli - accade che gioco ed arte, e in particolare letteratura, convergano: l’esperienza del primo richiama la seconda. Non a caso Baudelaire afferma “Il gioco è la prima iniziazione del bambino all’arte” e gli fa eco Buzzati che sostiene: “l’arte, per gli artisti, è il più delizioso dei giochi. Nel gioco, come nella letteratura è contenuta l’idea di una finzione, di un’azione libera situata fuori dalla vita vera, ma che al tempo stesso porta il giocatore e il lettore a immedesimarsi . Il lettore, come il giocatore, sa che non trae un utile pratico da ciò che lo impegna, eppure è coinvolto emotivamente dal gioco come dalla letteratura. Questo però accade fuori dalla scuola, dove ahimè la lettura e la letteratura sono subite e non agite. E’ stata questa la motivazione di fondo che mi ha portato all’ideazione di WRITERS: accendere la curiosità, far venire l’acquolina in bocca rispetto ai classici della letteratura e ai loro autori. Leggere per prescrizione raramente invoglia a esperienze di lettura realmente significative ed emotive. Sappiamo, dalle statistiche nazionali, che finora la lettura scolastica non ha creato negli italiani amore per la letteratura. Dove c’è costrizione, l’esperienza della lettura si isterilisce. La fruizione della letteratura, invece, è libera, come la partecipazione al gioco. Di qui la necessità di un ripensamento della didattica in chiave ludica e collaborativa e di una scuola che ritrovi la sua antica vocazione di bottega d’artigiano, un luogo di sperimentazione, un porto franco, libero da finalità utilitariste e da ansie da prestazione, un luogo, insomma, dove tornino a circolare in libertà parole, pensieri e idee. Ho pensato perciò ad un gioco a carte, un gioco da tavolo che, partendo dall’immagine dell’autore/autrice, sollecitasse la curiosità di scoprire divertenti aneddoti della loro vita, citazioni tratte dalle opere più significative. Insegno Italiano e storia, materie che hanno un impianto teorico molto solido, sostanzialmente invariato nell’impostazione rispetto a trent’anni fa. La lettura dei classici a scuola è impostata secondo un modello storicistico; le antologie sono prolisse, spesso di scarsa leggibilità e paradossalmente finiscono col sortire l’esatto opposto di ciò che si propongono: far odiare i classici, le storie attraverso cui autrici e autori hanno raccontato il mondo e l’umanità."

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