Il Calamaio Bianco

Tra le righe dell'Albania

LE MUTE INFERNALI. Dante e le donne, a cura di Debora de Fazio e Maria Antonietta Epifani

mar 232021

"...Questo lavoro nasce da una passione forte e comune delle due curatrici per Dante. Una passione diversa per formazioni, età, vite altrettanto diverse. La sua gestazione risale al dicembre 2019, frutto di conversazioni e caffè, ed è poi necessariamente proseguita “per corrispondenza”, vivendo esse in città diverse. L’idea di base è stata quella di intraprendere una strada, forse non troppo battuta, della vastissima letteratura sul grande Trecentista (come si sa bene, non solo in lingua italiana): il rapporto tra Dante e le “sue” donne. Studiosi e commentatori si sono a lungo soffermati sulla presenza esigua di figure femminili nell’opera magna del Poeta. Secondo Delmay, su un totale di 364 personaggi riconoscibili, soltanto una quarantina sono donne. Se scendiamo a verificare a quante di esse venga “concesso” di parlare, il numero scende drasticamente. Sono soltanto cinque: Francesca da Rimini nell’Inferno, Pia de’ Tolomei e Sapìa nel Purgatorio, Piccarda Donati e Cunizza da Romano nel Paradiso (escludendo, per ovvi motivi di status, Beatrice). Il corpus di presenze femminili su cui si è deciso di soffermarsi è ritagliato sul solo Inferno, sull’Inferno vero e proprio: si è preferito pertanto lasciare fuori le figure enumerate nel Limbo (primo cerchio)..."

LE MUTE INFERNALI. Dante e le donne (Besa, 2021), è un saggio a cura di Maria Antonietta Epifani e Debora de Fazio, che nasce con lo scopo di dare o, in qualche modo, ri-dare voce a quelle donne "mute" dell'Inferno dantesco, facendole rivivere e parlare, dando "loquacità al loro silenzio". Un'antologia di storie, in cui la penna delle scrittrici (tutte volutamente donne e pugliesi), dona la parola a figure femminili nascoste, valorizzando, così, la loro presenza. Un omaggio, quindi, a Dante attraverso "la rilettura delle storie dei suoi personaggi lumeggiate da punti di vista volutamente diversi, in alcuni casi antitetici. Donne dalle diverse età e dalle diverse vite che raccontano storie di altrettante figure femminili".

Quelli contenuti in questo LE MUTE INFERNALI. Dante e le donne, sono piccoli e preziosi pezzi di letteratura, carichi di forte impatto emotivo, di potenza storica e di quel soave grido scagliato contro il silenzio, che non stordisce e non assorda. In maniera delicata e garbata, le autrici riportano alla luce quelle donne messe in secondo piano, "poeticamente" zittite, dando loro una giusta collocazione, senza strafare e senza strafalcioni e senza stravolgimenti della magistrale e intoccabile impronta data dal Sommo Poeta. undefined

Alle tante donne che non possono avere voce, una dedica di straordinaria importanza, che esprime l'essenza del saggio, donadogli una veste storica, se pur profondamente e drammaticamente attuale:

"Inevitabilmente si viene a creare un “ponte” tra passato e presente. Nel racconto delle storie di tante di queste figure – alcune delle quali hanno molto sofferto, tanto da diventare spesso, per antonomasia (anche vossianica) l’emblema del dolore (pensiamo, pur nella loro diversità, a Didone, Mirra, Ecuba, Penelope, Ipsifile, Medea) – e, soprattutto, nell’assenza di “voce” che le accomuna non si può non vedere un destino che purtroppo è ancora comune a tante, troppe donne. Anche di oggi. Donne colpite dalla misoginia, dall’indifferenza, dalla violenza… Donne che non hanno la forza di difendersi, eppur consapevoli della loro essenza, della loro umanità.
Un omaggio a Dante, quindi, senz’altro. Ma anche un omaggio alle Donne. E da qui anche la scelta di affidare i racconti di queste figure al femminile ad altrettante voci femminili, tutte pugliesi (e della Puglia non mancano note di colore di carattere lessicale, culturale ed antropologico).
Donne libere di parlare e di esprimere se stesse senza condizionamenti. Donne orgogliose di essere tali e di poter scrivere e spiegare il vissuto di un’altra donna." 

Una dolorosa realtà, che accomuna le figure femminili che animano il saggio e la condizione di cui molte donne, ancora oggi sono protagoniste. Situazioni inaccettabili, in cui l'indifferenza fa spesso da padrona.

LE MUTE INFERNALI. Dante e le donne, pubblicato da Besa, proprio nel giorno del Dante Dì, è una lettura che riporta indietro in un tempo e in un mondo di cui si è tanto parlato, riuscendo a offrire una visione differente e nuova, priva di giudizio alcuno e libera da qualsiasi suggestione. 

                                                                                                                                                                               U Calamaru

 

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