Il blog di Rosella Rapa

Tourismi letterari

Pillole di Fantascienza - Frankenstein

mar 052020

Frankenstein
o il moderno Prometeo

Eccolo! Non poteva mancare!

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Fratello gemello del Vampiro, nato nella stessa notte dalla stessa scommessa, e come lui destinato a gloria imperitura.
Creatura sgraziata, mostruosa, terrificante, protagonista di decine di film Horror, è in realtà "Il trionfo della scienza sulla natura". Insomma, il primo figlio, universalmente riconosciuto, della vera Fanta-Scienza, con un esplicito richiamo a tempi molto antichi: Prometeo, secondo Platone, è il creatore del genere umano, cui donerà anche il fuoco, venendo per questo punito da Giove. All'alba del XIX secolo l'Uomo tenta di superare i limiti che la sua stessa esistenza gli ha imposto, e si avvia verso un cammino ignoto e pericoloso: la via delle scoperte scientifiche, che muteranno per sempre il mondo circostante. Mary Wollstronecraft-Godwin (con un cognome così, anch'io avrei preso quello di mio marito) non solo guarda ciò che accade ai suoi tempi, ma dà corpo ai desideri di una umanità che si affaccia verso nuovi modi di vivere, e al tempo stesso ne ha paura.

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Esteticamente al lettore moderno il romanzo appare obsoleto, farraginoso, tutto in prima persona, con personaggi piatti e improbabili. Però, a differenza del racconto di Polidori, tutto rivolto al passato, Frankenstein affronta un tema del tutto nuovo, ponendo la scienza al centro della scena, e affrontando subito le sue problematiche intrenseche: religiose, morali, sociali.
Un'idea certamente fantastica, creare la vita, ma, che si tratti di scienza, non c'è dubbio: il dr. Victor resta affascinato dall'elettricità (galvanismo) e, sconvolto dalla fine prematura della adorata madre, si getta sullo stodio della "filosofia naturale": un insieme di discipline che comprende anatomia, chimica, biologia, cercando disperatamente un rimedio contro la morte. Non mancano le incursioni nei cimiteri, per recuperare cadaveri e parti di essi.
La creatura, infine, nasce; né buona né cattiva, soltanto deforme e del tutto ignara dei comportamenti umani. Viene subito etichettata come "diversa", ripudiata dal suo creatore e da chiunque abbia la sventura di incontrarla. Diventa violenta, uccide. Non si ferma, ormai è in lotta aperta con il mondo, con la cosiddetta "umanità", che di "umano" mostra ben poco, non solo nei suoi confronti. Per questo chiede al suo creatore di esaudire un suo desiderio: dargli una moglie. Il dr. Victor accetta, ma, all'ultimo istante, distrugge la sua seconda opera, scatenando una furia omicida senza controllo.

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La scienza ha doppiamente fallito: cosa resterà?
Il dubbio, serpeggiante per 200 anni, a tutt'oggi non è stato sciolto.

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Il romanzo venne pubblicato per la prima volta nel 1818, anonimo, ma la versione definitiva è del 1831. 100 anni dopo, il mostro arriva nelle sale cinematografiche, in un film in bianco e nero, con un sonoro approssimativo, e con la magistrale interpretazione di Boris Karloff, che sarà da modello per tutte le versioni successive: terrificanti, orribili, satiriche e comiche. Arriverà presto anche in TV, con "La Famiglia Addams" e "I Mostri", serie di grande successo, tanto che avranno più di una rivisitazione. Pian piano la creatura, spogliata della sua immatura malvagità, prende il suo posto acquisendo il nome del suo creatore: Frankenstein. Mi sembra più che giusto: nella nostra società chi nasce prende il cognome del padre, ma credo che i lettori amanti del fantastico saranno d'accordo me, nel tributare un omaggio tutto al femminile per:

Mary Shelley, la donna che inventò la FantaScienza !!!

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