[1] Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila, lib.IV, 1.
[2] Hugo von Hofmannsthal, Lettera di Lord Chandos,
Bur, edizione bilingue, p.45.
[3] Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, Torino,
Einaudi, 1993, a cura di Giancarlo Mazzacurati, p.8
[4] Ivi, pp.9-10; cfr. anche relativa nota.
[5] Giancarlo Mazzacurati, Pirandello nel romanzo
europeo, Bologna, Il Mulino, 1987, pp.301-302. Cfr. Giancarlo Mazzacurati,
Stagioni dell’apocalisse, Torino, Einaudi, 1998, pp.160-161.
[6] Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila,
Milano Garzanti, 1993, p.54.
[7] Cfr. Elio Gioanola, Pirandello, la follia, nuova
edizione ampliata e aggiornata, Milano, Jaca Book, 1997.
[8] Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila,
Milano, Garzanti, 1993, p.160.
[9] Ivi, p.162.
[10] La citazione è ripresa dall’Introduzione
di Matteo Palumbo a Giancarlo Mazzacurati, Stagioni dell’apocalisse,
Torino, Einaudi, 1993, p.9.
[11] Le citazioni sono tratte da L.Baldacci, op.cit.,
pp. 35-36.
[12] Ibidem, p.36.
[13] Giancarlo Mazzacurati, Stagioni dell’apocalisse,
op.cit., pp.180-181.
[14] Cfr. ivi, pp.217-218 e tutto il cap. X, Dentro
il silenzio di Svevo: crisi, morte e metamorfosi della «letteratura».
[15] Ivi, p.241.
[16] Cfr. Mario Lavagetto, L’impiegato Schmitz
e altri saggi su Svevo, Torino, Einaudi, 1986.
[17] Giancarlo Mazzacurati, Stagioni dell’apocalisse,
op.cit., p.276.
[18] Umberto Boccioni, Altri inediti e apparati
critici, a cura di Zeno Birolli, Milano, Feltrinelli, 1972, p.14.
[19] Questa relativizzazione del tempo, questo assolutizzarsi
del presente accomuna, con le necessarie differenze, il futurismo al romanzo.
Ricordiamo inoltre che Svevo nel 1904 scrive un racconto umoristico (ispirato
probabilmente a Wells), Lo specifico del dottor Menghi, sull’invenzione
di un alcool acceleratore e un farmaco deceleratore e che Pirandello nelle
ultime novelle, come Una giornata (1935) porta alle estreme conseguenze
questa riflessione sulla inconciliabilità tra tempo pubblico e
tempo soggettivo.
[20] Umberto Boccioni, Gli scritti editi e inediti
, a cura di Zeno Birolli, Milano, Feltrinelli, 1972, p.120.
[21] Giovanni Papini, Il cerchio si chiude,
15 febbraio 1914, in M. Gambillo-T. Fiori, Archivi del Futurismo, Roma,
De Luca editore, 1958, vol.I, p.190.
[22] Cfr. Filiberto Menna, La linea analitica dell’arte
moderna, Torino, Einaudi, 1983, pp.40-43.
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