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Giovanni Luppi
Starting Member
2 Posts |
Posted - 30/10/2014 : 11:22:56
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Ciao a tutti, sono appena arrivato su Letteratour, piacere di conoscervi. Vorrei discutere con voi di questa campagna che ho appena avvistato su Twitter. https://twitter.com/unlibroeunlibro
È stata lanciata dall'Associazione Italiana Editori per equiparare l'IVA di libri cartacei ed ebook (al momento in Italia il libro ha IVA agevolata al 4%, l'ebook no).
I lettori sono sempre meno e gli ebook potrebbero essere la risposta alla crisi della lettura. Credo che una campagna come questa sia un'ottimo punto di partenza per ridare all'Italia quel ruolo culturale importante che purtroppo ha perso. Che ne pensate?
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eloise
Senior Member
603 Posts |
Posted - 30/10/2014 : 14:20:44
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Ciao Giovanni, benvenuto tra noi! Grazie mille per averci segnalato questa importante iniziativa e averci anche ricordato che la questione è stata posta proprio dal nostro Paese qualche settimana fa in sede europea. Personalmente nonostante le prime reticenze da fervida lettrice "cartacea" alla fine ho dovuto adottare quasi in toto il mondo degli e-book. Ovvio che da "consumatrice" di libri digitali anch'io auspico un'IVA agevolata, pensate anche cosa ne sarà quando a breve arriverà l'annunciata stangata dell'IVA al 25%... Già il prezzo degli ebook secondo me spesso è troppo poco di meno rispetto al cartaceo. Comunque aggiungerei alla riflessione anche una domanda sulla quale ammetto la mia ignoranza: come nasce la tassazione agevolata del libro cartaceo al 4%? con quali motivazioni? Grazie
Eloise www.letteratour.it |
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Rosario
Senior Member
Italy
418 Posts |
Posted - 30/10/2014 : 15:20:42
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L'iniziativa è lodevole e sinceramente credo valga la pena spenderci qualche parola per argomentarla con più efficacia "persuasiva".
Noi lettori, specie in via di estinzione (ma non ci credo poi tanto) siamo più volatili dei bit.
Ha ragione Eloise quando scrive che aggiungerebbe alla riflessione la bi-domanda: come nasce la tassazione agevolata del libro cartaceo al 4%? con quali motivazioni?
E sulle risposte a queste domande che potrebbe essere sostenuta e, se del caso, corretta la campagna.
Perchè il libro cartaceo ha una tassazione agevolata? La prima risposta che mi viene in mente è il dotto "indotto". Il cartaceo va sostenuto e pompato perchè ha un indotto importante che senz'altro supera di gran lunga l'indotto del bit che è già pompato dal mercato "reale": il bit presenta una domanda quasi famelica rispetto all'offerta. La seconda risposta che mi viene in mente è che il bit è "innovazione". L'innovazione è un segmento di mercato finanziato (pompato) a monte.
La produzione degli ebook gode di agevolazioni finanziarie che rientrano poi con l'imposizione di un'iva non agevolata.
Così il mercato sorregge e finanzia i burocrati della "barcarola" europea dove si pianificano le uscite secondo il grado di rientro delle entrate.
In altri termini: se il mercato tira tasso di più, se langue tasso di meno; come dire: più vendi più ti tasso.
Una regola matematica molto semplice.
RF |
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Giovanni Luppi
Starting Member
2 Posts |
Posted - 30/10/2014 : 15:40:57
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Ho letto un po' le conversazioni su Twitter, i libri fanno parte dei cosiddetti "beni di prima necessità" che hanno IVA agevolata, come il pane, la pasta e il riso. L'ebook invece è considerato un software quindi non ne beneficia al momento.
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Rosella
Senior Member
Italy
316 Posts |
Posted - 30/10/2014 : 16:17:34
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quote:
Ho letto un po' le conversazioni su Twitter, i libri fanno parte dei cosiddetti "beni di prima necessità" che hanno IVA agevolata, come il pane, la pasta e il riso. L'ebook invece è considerato un software quindi non ne beneficia al momento.
Grazie per le informazioni. Questa che cito è forse la più interessante: insomma, se leggo su carta sono un primate, se scelgo l'E-book (che dovrebbe far risparmiare alberi e foreste) appartengo a un club di eletti privilegiati... mi sembra di essere in pieno medio-evo. Scusate la polemica, ma mi sembra che si tocchino vertici di assurdità senza senso... come dice Eloise, il prezzo dell' E-book è addirittura ancora troppo elevato per essere veramente competitivo... Aspettiamo e speriamo. Fra l'altro, io ormai non compro più libri cartacei, perchè, nonostante ci siano tre case a disposizione (la mia e quelle dei genitori) non sappiamo letteralmente dove metterli!
Torniamo al clown di Boll. CIAO
Rosella - Gwendydd
"di uno storico parziale, prevenuto e ignorante" Jane Austen - La storia d'Inghilterra
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eloise
Senior Member
603 Posts |
Posted - 30/10/2014 : 17:34:31
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Bene, è quello che supponevo. Dunque come bene di prima necessità immagino ci si possa riferire al bisogno primario, in un paese civile e moderno, di istruirsi. Sono cresciuta studiando su libri e enciclopedie, ma ormai da tanti anni quasi non tocco più un solo dizionario cartaceo. Farò anche parte di un target di nicchia, ma a mio figlio l'anno scorso per i suoi 9 anni ho detto: scegli, o la nintendo come tutti i tuoi amici e ci giochi ma ci fai solo quello, o un computerino che ci puoi giocare e al tempo stesso navigare/informarti/fare ricerche/scrivere/disegnare/leggere (ehm ovviamente un consiglio solo leggermeeeente manipolatore ). Il succo è: in un futuro spererei molto prossimo non sono io che ho un computer o un lettore ebook a essere di nicchia ma immagino che tutte le famiglie possano risparmiare usufruendo di libri digitali persino scolastici (almeno per quanto riguarda un livello di studi superiore). Poi se desidero ugualmente acquistare i 20 volumi di un'enciclopedia amen, ma sicuramente non per risparmiare (denaro e spazio, come giustamente osserva Rosella). E anche le biblioteche, invece di chiuderle, andrebbero ampliate in un'ottica digitale (che non significa comunque bannare per sempre il cartaceo). La battaglia secondo me è solo all'inizio. Solo una marcia indietro rispetto al valore della cultura può farla passare sottobanco.
Anzi, ora ci aggiungo anche lo slogan:
Eloise www.letteratour.it |
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Rosario
Senior Member
Italy
418 Posts |
Posted - 03/11/2014 : 14:06:20
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quote:
Ho letto un po' le conversazioni su Twitter, i libri fanno parte dei cosiddetti "beni di prima necessità" che hanno IVA agevolata, come il pane, la pasta e il riso. L'ebook invece è considerato un software quindi non ne beneficia al momento.
Se i libri sono un "bene di prima necessità" è perchè sono equiparati ai prodotti alimentari; l'unica differenza è che il verbo d'uso del prodotto cambia da "mangiare" a "leggere". Il prodotto "ebook" può essere considerato un "bene di prima necessità" proprio come il libro ("book").
L'equazione è: libro = book = ebook
l'ebook è una forma particolare del book ... e può essere considerato un bene di prima necessità alla stregua del libro.
Si tratta di far passare il messaggio che i verbi leggere e mangiare, ai fini della necessità, hanno lo stesso significato e lo stesso valore. Si muore di fame per carenza di cibo, così come si muore di cultura per carenza di lettura.
Il rito del "rogo dei libri" che avviene con l'avvento dei regimi totalitari è significativo... con gli ebook sarebbe un pò diverso.
In questi giorni girano nei social network notizie come queste:
"Malala: i soldi del Nobel alle scuole di Gaza" http://nena-news.it/malala-i-soldi-del-nobel-alle-scuole-di-gaza/
o di iniziative come questa
Le biblioteche di cortile http://comune-info.net/2014/01/le-biblioteche-di-cortile/
Queste iniziative e queste notizie confermano che la cultura ovvero la lettura è il bene di prima necessità e il libro è solo lo strumento per renderla possibile, così come l'ebook. Se leggo sullo smartphone, o sul tablet, o sul computer o sulla carta... non fa differenza.
Il mio slogan è: "leggo dunque sono" o "legit ergo sum"
RF |
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