L'Isola occupa un posto speciale nell'immaginario della letteratura. Qui ha una particolarità unica: appare e scompare, o meglio, emerge e sprofonda, a cicli, collegati a un libro misterioso che ne racconta la storia [di Rosella Rapa]
Siamo nel 1989, in Albania la protagonista è una figura femminile atipica. Viaggia da sola, porta con sé una grande storia, si reca in un paese aperto ancora a pochi e si comporta in un modo che non appartiene all'epoca, come fosse un personaggio atto a rompere gli schemi del regime
Sono abbozzi, tracce, brandelli, graffi più che disegni rudimentali, questi racconti di Migjeni (...): scene di vita comune, immagini di mondi fatti di poche righe, paesaggi di comignoli anneriti, ombre oscure di cieli pesanti, luci grevi di scarsi colori oppure ancora malsicure primavere [di Anna Lattanzi]
Un romanzo-mondo che narra la storia di un’isola misteriosa, riemersa dopo la scomparsa del libro che ne raccontava il mito. Attraverso una scrittura evocativa e ricercata, Leonardo Bonetti orchestra una fiaba ricca di simboli, metafora del pensiero e dell’ispirazione artistica [di Ufficio stampa Il ramo e la foglia]
Due vite molto diverse, ma accomunate dalla passione per il calcio e dal medesimo, tragico, destino. Due storie che si intrecciano, riemergendo dall'orrore dei lager nazisti come esempi di sport, resistenza e umanità, tutt'oggi ancora attuali [di Diarkos Editore]
Uno speciale dedicato interamente a Kruja, una splendida città, a pochi chilometri da Tirana e Durazzo. Magia, arte, sapori e tradizione si mescolano in questo luogo incantato, dove il tempo sembra essersi fermato [di Anna Lattanzi]
«Sono emozionata e curiosa di approdare per la prima volta in questa Nazione. Sono sicura che in qualche modo le mie aspettative troveranno concretezza, quella consistenza fatta di umanità»
In questo speciale Anna ci racconta la visita al Castello di Golubac e i saluti agli amici di Belgrado, nonché alla preziosa guida - come da nome predisposta - Virgjil. E via, alla volta dell'Albania...
Aristotele ha voluto avvicinare il bene all'uomo, mostrando che era contenuto innanzitutto nella sua aspirazione alla felicità e inoltre nelle strutture della sua azione e della sua educazione [di Maria Barchiesi]
Mangiamo
però insieme
non come sempre
separati.
Sommersa nell’oscurità
da montagne di carta bruciata
di notte dormo con una penna in mano
se incido le mie lacrime
sgorga nettare di fata.
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