Il blog di Elio Ria

Spighe di poesia

La parola di Emily

mar 102019

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Una parola è morta
quando è pronunciata,
così dice qualcuno,
io dico invece
che incomincia a vivere
proprio quel giorno.

(Emily Dickinson, Frammento 1212)


La poesia dickinsoniana è una poesia di singolare concretezza, nonostante gli aspetti metaforici e a volte trascendentali di cui sono connotati i suoi versi “di-versi” e inoppugnabili, che nella potenzialità della Parola (quasi sovrumana) esprimono l’intima essenza della Poesia.

Il sogno riempie le assenze

apr 072018

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Per fare un prato occorrono un trifoglio ed un’ape –
un trifoglio ed un’ape
e il sogno!
Il sogno può bastare
se le api sono poche.


(Emily Dickinson, II, XCVII [1755])


Il mondo è dentro di noi, non è necessario uscire dalla propria stanza per conoscerlo. Dickinson rappresenta il mondo con immagini folgoranti e con versi essenziali puntellati da un trattino, e quantunque tutto ciò non dovesse bastare rimane il sogno a deliziare le assenze materiali e immateriali che caratterizzano la vita di ognuno, poiché in vita avremo sempre qualcosa che è in eccesso e qualcosa che è in difetto, ma ciò che eccede compensa ciò che è in difetto.
Il trattino è un segno ortografico che nel verso incede nel sogno per marcare il mondo, delimitarlo nelle sue parti essenziali di natura – un prato, un’ape e un trifoglio sono sufficienti per un respiro altro di mondo. 

 

 

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