I bambini mi hanno insegnato che bisogna affascinarli perché apprendono per fascinazione e che bisogna sorprenderli: più alto è il livello di sorpresa più acquista importanza la proposta avanzata; che dobbiamo puntare sull’immaginazione perché se non viene immaginato il futuro non arriva da solo; che la parola per chi ha tre, quattro, cinque anni deve essere strettamente legata alle immagini, infatti i bambini pensano per immagini molto più di quanto sappiamo fare noi adulti. E’ per questo che i miei sono “versi illustrati”. Qualcuno ha detto che noi siamo acqua e farina: per diventare pane ci vuole il lievito e il lievito è dato dagli incontri che si fanno nella vita. Ebbene anche in un libro per bambini molto piccoli si possono fare bellissimi incontri. Gli albi “Nel mare profondo” e “Camilla nel bosco”, Lisciani Editore, Teramo 2014, giocano sulla sorpresa verbale e grafica e sulla manualità e invitano a guardare il mondo con meraviglia ma anche con fiducia perché la forza bruta non può nulla contro il potere dell’immaginazione. L’accorgimento delle piegature moltiplica lo stupore della parola, chiama in causa una realtà giocata sull’ambiguo e sul possibile e attribuisce alle immagini il carattere di fotogrammi in rapida successione per costituire un importante momento di passaggio dall’abituale fruizione del cartone animato al libro propriamente detto. Sono i primi due titoli di una nuova collana (“I piegattoli”, libri-giocattolo da piegare) dedicata a bambini dai tre anni. Se avrà la pazienza di entrare nel sito http://www.marco-moschini.it/ e sceglierà l’opzione “Libri”, troverà “I piegattoli” e potrà gustarne la lettura in anteprima dalla voce (e dalle mani) dell’autore. Con viva cordialità. Marco Moschini