Il Calamaio Bianco

Tra le righe dell'Albania

Le mie mani di Sibilla Aleramo

mar 032019

Le mie mani,

ricordando che tu le trovasti belle,

io accorata le bacio,

mani, tu dicesti,

a scrivere condannate crudelmente,

mani fatte per più dolci opere,

per carezze lunghe,

dicesti, e fra le tue le tenevi

leggere tremanti,

or ricordando te

lontano

che le mani soltanto mi baciasti,

io la mia bocca piano accarezzo.undefined

Le mie mani è una poesia di Sibilla Aleramo, tratta dalla raccolta Poesie pubblicata dall'autrice agli inizi del '900. Le mani della poetessa, in questa delicata lirica, diventano lo strumento attraverso il quale la donna rievoca le emozioni date dall'uomo amato e perduto.Emerge prepotentemente il rimpianto per un amore che non ha conosciuto la vita, forse anche per "colpa" del suo duplice ruolo di amante e scrittrice. Il testo viene presentato come una confessione fatta all'amato, che non viene menzionato, quasi a voler preservare la riservatezza di un sentimento intimo e privato.

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