Il blog di Rosella Rapa

Tourismi letterari

Storia del Fantasy - Tra Irlanda e Scozia

nov 122018

Leggende irlandesi e scozzesi : la saga di Fionn Mac Cumhaill.


Ho deciso di citare questa saga, perché porta elementi comuni ad altre culture, ed elementi totalmente nuovi. A differenza della vicenda di Cú Chulainn, le cui imprese sono raccolte in un testo antico, la saga di Fionn, o Finn è stata tramandata oralmente, fino al secolo XIX. E’ quindi più complicato ricostruirne con precisione la storia, perché le varie fonti differiscono in alcuni particolari.

Finn discende dal dio Lugh, fratello della madre. Da piccino, Finn si salva da un massacro dopo essere stato gettato in acqua, aggrappandosi alla coda di un salmone. Il salmone era considerato un essere prodigioso dagli antichi celti: loro lo vedevano come un pesce capace di vivere sia nel mare, sia nei fiumi sia nei laghi: se conoscete Irlanda o Scozia potete capire da soli quanto ciò sia importante. In caso contrario … dovrete fidarvi del mio giudizio. Il salmone darà a Finn un altro potere: la completa conoscenza. Assaggiando un salmone magico, per verificarne la cottura, Finn, senza volere, toglierà questo dono al bardo suo maestro. Finn sarà così guerriero, poeta, e mago. Sua moglie sarà una Side, una Fata.

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Finn viene allevato dalla nonna, o secondo altre versioni da due zie: druidesse, capaci di sparire nel folto della foresta nascondendosi tra le nebbie. Senza formule incantate.
La sua educazione è rigida, da vero guerriero.
La prima impresa di Finn è pervasa di prodigio: con una lancia magica deve uccidere un potente incantatore, un Sid, capace di addormentare ogni guerriero con una musica fatata, e di distruggere ogni cosa con un fuoco magicamente evocato. Finn riesce a sconfiggerlo, divenendo così capo dei Fianna, tribù di guerrieri nomadi. Altre avventure lo portano ad affrontare giganti, uomini e donne, spesso provenienti dal popolo del Sid. Con l’aiuto del fido cane Bran, dotato di poteri straordinari, naturalmente, perché proveniente dal Sid, Finn sconfigge mostri, giganti, e sventa incantesimi di streghe. In seguito, a lui si uniranno il figlio Oisin, e il nipote Oscar. Finn non affronta solo avventure guerriere, ma anche magiche: ben due volte diventa vecchio e cadente, e riuscirà a ritornare giovane e forte. Solo con un inganno, una druidessa dei Sid, riuscirà a far sì che il suo popolo riesca infine a sconfiggere Finn. Con l’aiuto di uccelli stregati: mezzo estremamente sleale.

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Cosa ci porta di nuovo questo racconto? Un altro passaggio tra mondi: qui il Sid, o, in altre versioni, il regno dei Tuatha de Danann, (magici abitanti dell’Irlanda prima dell’arrivo degli esseri umani) non è solo popolato da amici degli uomini, ma da veri, potentissimi nemici. Un mondo diabolico: ricompare l’eterna lotta tra il Bene e il Male.

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Le leggende risentono fortemente della interpolazione cristiana, che bolla le donne dotate di poteri magici come “streghe”, e non ammette un passaggio nell'aldilà, se non connotato da elementi infernali. Tuttavia desidero citarvi un passo, che ritengo estremamente Fantasy, e fortemente simbolico:

“Il gigante che portava il maiale (…) ha nome Pigrizia. La giovane donna che lo costringe a camminare è (…)l’Energia. (…) L’uomo con i molti occhi lucenti è il Mondo (…) il montone sono i peccati dell’uomo. Quella megera laggiù è l’Età, che fa avvizzire gli uomini. I due pozzi da cui hai bevuto sono la Falsità e la Verità. Perché una bugia è dolce all’inizio, ma amara alla fine; e la verità è il contrario

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Anche questo, gentili lettori, è il FANTASY.

Gwendydd la Celtica

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