Il blog di Rosella Rapa

Tourismi letterari

Pillole di Fantascienza - IL VAMPIRO

feb 112020

IL VAMPIRO !!! (di J.W.Polidori)

Eccolo! Finalmente ritrovato, da editori che non pubblicano gli esordienti Italiani, ma si buttano in massa su un racconto obsoleto, per festeggiare i 200 anni della sua nascita. Il Vampiro ritorna, con prefazione, postfazione, frammenti di ispiratori e prosecutori. Di valore letterario scarso, o nullo, l'opera estemporanea dello sconosciuto anglo-italiano John William Polidori, medico personale di Lord Byron, fu pubblicato proprio perchè ritenuto opera del geniale ed esaltato poeta, quindi uno scritto vendibile.

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Allora come oggi, l'esordiente aveva poca fortuna. Ma, cosa ci resta di uno scritto che ai suoi tempi avrebbe dovuto far paura, e oggi fa soltanto sorridere?


Ci rimane un indubbio valore storico, testimonianza di un periodo controverso e di un momento letterario innovativo. Il XIX secolo fun un epoca di grandi mutamenti sociali e tecnologici. All'epoca di Polidori si viaggiava in diligenza o in carrozza, l'unico mezzo di comunicazione a distanza erano le lettere, scritte con la piuma d'oca; le ragazze dovevano cucirsi a mano gli abiti e il corredo, i velieri impiegavano mesi lungo le rotte commerciali, le città greche erano sepolte sotto metri di terra e mattoni, la Stele di Rosetta era ancora da interpretare.
Non si trattò di un periodo “buio”: fu dominato dalle Campagne Napoleoniche, che tuttavia non portavano oscurantismo, ma una grande riscoperta dei valori, soprattutto estetici, dell'antichità classica. Grandi poeti, scultori, musicisti (inizia l'Opera Lirica, con Rossini, Donizetti, Bellini !). Nuove idee politiche e sociali, donne scrittrici.
Insomma, un gran fermento intellettuale, ma ancora poche novità in campo scientifico, e quindi nella vita di tutti i giorni, descritta mirabilmente nei suoi romanzi da una donna che non credeva ai vampiri: Jane Austen. Era un mondo in cui la figura del gelido ed impenetrabile Lord Ruthven, conte di Marsden, poteva avere una sua ragione di essere, e anche di essere un Vampiro, assetato del sangue di una angelica vergine per poter sopravvivere. Nulla poteva fermarlo, tranne un macabro procedimento di morte con distruzione di ogni sua traccia.

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Quando passiamo all'epoca di Bram Stoker, il mondo è profondamente cambiato: treni a vapore, vascelli a vapore, dirigibili; metropolitana a Londra, canale di Suez, musei archeologici a Torino e a Londra, macchine da scrivere, macchine da cucire, luce elettrica o a gas, telefono, telegrafo, e si potrebbe continuare. Una vera e propria rivoluzione, pronta a sconvolgere la vita quotidiana, così come avverrà ancora nel XX secolo. Un nuovo mondo, in cui Lord Ruthven è ormai fuori moda; deve arrivare l' “esotico” Conte Vlad.

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Abbiamo l'intera Storia di un vampiro, “del” Vampiro, dalla nascita alla morte letteraria, per rinascere poi come protagonista della della pellicola, e infine rinascere ancora nel XXI secolo con moglie, figli, genitori e parenti vari; a volte malvagio, a volte buono fino all'esasperazione. L'ideale per le Soap Opera.

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Rosella Rapa

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