Il blog di Rosella Rapa

Tourismi letterari

Pillole di Fantascienza - Huxley e Orwell

mag 122020

Huxley e Orwell

Quale distopia per noi?

Aldous Huxley (Godalming GB 1894 – Los Angeles USA 1963)
Un Mondo Nuovo” – 1932

George Orwell (Motihari India 1903 – Londra GB 1950)                               pseudonimo di Eric Arthur Blair
1984” – 1948


undefinedUn paragone tra le distopie immaginate da Orwell ed Huxley s'impone. Non sono certo la prima a tentarlo, ma non ho trovato, in Italiano, fonti attendibili. In Inglese c'è da leggere per dei mesi, ma alla fine ho preferito essere temeraria, usando solo poche notizie sulle loro vite.

Entrambi britannici, si conoscevano bene: Huxley fu insegnante di Orwell a Oxford, e nel 1949 scrisse una lettera a Orwell in cui commentava 1984. A mio parere le analogie finiscono qui. Famigliedi stampo diverso diverso, giovinezze diverse, viaggi diversi, pensiero diverso, pur se sempre improntato a temi rivoluzionari. E, per finire, distopie diverse.

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Orwell è abbastanza facile da interpretare: ci mostra gli eccessi di una guerra infinita, la terza guerra mondiale, e l'ascesa del totalitarismo più spietato per tenere il genere umano in un costante stato di terrore e povertà. Questo futuro non è del tutto inventato: Orwell partecipò alla guerra civile spagnola e alla seconda guerra mondiale; fu sempre informato delle malvagità perpetrate da Hitler e Stalin. Mettendo insieme “1984” e “La fattoria degli Animali” è evidente il suo attacco all'Unione Sovietica, che non solo impone un regime totalitario e violento, ma che inoltre tradisce i principi di uguaglianza, diritti e libertà che erano stati all'origine del Socialismo Europeo. C'è anche un altro pensiero dominante: quando le persone tradiscono la propria umanità, accettando di lasciar pensare qualcun altro al proprio posto, non sono più persone, ma burattini facilmente manovrabili.

Huxley è, almeno inizialmente, più sottile. Teniamo conto che nel 1932 la sua società gaudente, con embrioni in vitro psico-controllati, era per i lettori pura follia; questo pensiero poteva forse farli sentire più al riparo. Per noi, nel 2020, la manipolazione genetica è un dibattito alla moda. Supponendo che possa concretizzarsi, nelle mani del solito scienziato pazzo, la distopia “allegra” di Huxley diventa pericolosamente vicina. I condizionamenti descritti da Huxley avvengono sugli embrioni, prima ancora della nascita, questo implica una assoluta impossibilità di sottrarsi al regime. Il governo, o i governi mondiali sono pressocchè sconosciuti, non c'è modo di avversarli o criticarli, con l'uso massiccio della droga, tutti sono convinti di vivere nel migliore dei mondi possibilii. La critica, pesantissima, non risparmia nessuno, meno di tutti il Mondo Occidentale.

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In entrambi i libri abbiamo due protagonisti non perfettamente condizionati, il caso ha voluto che qualcosa non riuscisse bene durante il loro processo di formazione. Sono e si sentono diversi, alienati. In modi diversi riescono a dimenticare questa diversità, a sentirsi più a posto tra i loro simili (che in realtà simili non lo sono affatto). Il tracollo di questa finzione porterà alla tragedia totale, molto violenta in “1984”, soporifera in “Mondo Nuovo”, in ogni caso senza un briciolo di speranza.

Curiosamente, nei due testi, sono proposti dei gruppi di persone liberi da condizionamento, i prolet e i selvaggi. Ma il genere umano, lasciato alla sua natura primitiva, senza regole e senza governo, fa una ben misera riuscita. Se ricordano qualcosa del loro passato sono solo difetti e malvagità, procreazione senza criterio, chiusura verso le differenze. I due anti-eroi, che avevano sperato in una possibile rinascita attraverso i gruppi dei non-condizionati resteranno amaramente delusi.

 

 

Le due Distopie immaginate e descritte in questi capolavori non erano e non saranno le uniche, ma sono senz'altro le più Grandi, opera di autori molto profondi e capaci di analizzare il mondo a loro contemporaneo per tradurlo in lettere. Le Distopie successive si ispireranno a queste, ci saranno altri libri e moltissimi film, adeguati al proprio tempo.

Per i due iniziatori la filmografia è scarsa.
Di “1984” fu realizzato, per l'appunto nel 1984, un film che lo riporta molto molto fedelmente. Troppo fedelmente: è talmente angosciante che non si riesce ad arrivare alla fine. Invece di “Mondo Nuovo” fu realizzato un Film TV inglese, mai esportato. Ora ne è stato annunciato uno nuovo per l'anno in corso, ma il percorso è irto di difficoltà.

Questi libri devono essere LETTI, non ridotti a due ore di spettacolo. Io li trovo meravigliosi e al tempo stesso angoscianti. Perchè il mondo sta evolvendo verso entrambe le distopie. Può sembrare impossibile, ma sono già iniziate e proseguono la loro conquista del mondo. Insieme.

 

Orwell
Anche l'ultima possibilità di produrre letteratura, ossia la scrittura a mano, è stata abolita: poesie, canzoni e romanzi vengono realizzati automaticamente da complessi macchinari elettromeccanici detti versificatori, in base a schemi predefiniti; anche gli articoli di giornale che Winston “corregge” sono riscritti tramite un apparato, detto parlascrivi, in grado di produrre testo sotto dettatura... Tra le tante attività vietate rientra quella di tenere un diario, perché non sarebbe aggiornabile dal governo e quindi potenzialmente pericoloso per la “verità”...
Il trentanovenne Winston Smith è un impiegato del Partito Esterno ...(https://it.wikipedia.org/wiki/1984_(romanzo) )

Huxley
Bernardo Marx è un uomo uscito male dalla provetta. Si dice che avessero immesso dell’alcool troppo presto, durante la sua gestazione artificiale. Egli si sente diverso dagli altri, chiuso e involontariamente emarginato. Tuttavia, egli vorrebbe far parte di quel mondo che lo rifiuta ed essere amato dalle donne.
Il ragazzo, John, cresce in un mondo violento e brutale …
Bernardo riporta John e la madre al nuovo mondo …
(https://www.scuolafilosofica.com/79/il-nuovo-mondo-huxley-a)


Lettera di Addous Huxley a George Orwell

Wrightwood. California.
21 ottobre 1949

Caro Signor Orwell,
è stato molto gentile a chiedere ai suoi editori di inviarmi una copia del suo libro.
... i miei problemi di vista mi obbligano a razionare le letture, ho dovuto aspettare molto tempo prima di essere in grado di imbarcarmi su 1984.
Essendo d'accordo con tutti i critici che ne hanno scritto, non ho bisogno di dirle, ancora una volta, quanto questo libro sia buono e profondamente importante.
Posso invece parlare del tema che il libro affronta – l’ultima rivoluzione? ...
La filosofia della minoranza al potere in 1984 è un sadismo portato alla sua logica conclusione andando oltre il sesso e negandolo. Che nella realtà la politica dello stivale sulla faccia possa andare avanti indefinitamente sembra essere incerto. È mia convinzione che l’oligarchia al governo troverà modi sempre meno ardui e dispendiosi di governare e soddisfare la sua brama di potere, e questi modi assomiglieranno a quelli che ho descritto ne Il mondo nuovo. ...
In parte a causa del predominante materialismo, in parte a causa di una certa idea di rispettabilità, i filosofi del XIX secolo e gli uomini di scienza non erano inclini a investigare i fatti più strani della psicologia per conto degli uomini pratici, come i politici, i soldati e i poliziotti, per applicarli in campo governativo. Grazie alla volontaria ignoranza dei nostri padri, l'avvento dell'ultima rivoluzione è stato ritardato di cinque o sei generazioni. Un altro incidente fortunoso fu l'incapacità di Freud di ipnotizzare con successo e la sua conseguente critica dell'ipnotismo. Questo ha ritardato l'applicazione dell'ipnosi alla psichiatria di almeno quarant'anni. Ma ora la psicanalisi sta per essere combinata con l'ipnosi che è stata resa più facile e indefinitamente estensibile con l'uso dei barbiturici, che inducono uno stato ipnoide e suggestionabile anche nei soggetti più recalcitranti.
Credo che entro la prossima generazione i padroni del mondo scopriranno che il condizionamento infantile e la narco-ipnosi sono più efficienti come strumenti di governo rispetto a club e prigioni e che la loro brama di potere potrà essere completamente soddisfatta suggestionando le persone ad amare la loro schiavitù, invece di fustigarle e ridurle all'obbedienza. In altre parole sento che l'incubo di 1984 sarà destinato a evolvere nell'incubo di un mondo che somiglia a quello che ho immaginato ne Il mondo nuovo. Il cambiamento sarà portato avanti come il risultato di un bisogno di maggiore efficienza. Nel frattempo ovviamente ci potrà essere una guerra atomica e biologica su larga scala – nel qual caso avremo incubi di altro e scarsamente immaginabile tipo.
La ringrazio ancora per il suo libro.

Sinceramente suo,
Aldous Huxley.

http://www.sulromanzo.it/blog/

 

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