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 Herman Meville, Moby Dick
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eloise
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Posted - 20/01/2016 :  14:06:31  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Bravissima Ombra, hai centrato il problema.
Ismaele è il reietto tra i reietti, colui che scende negli ultimi gironi dell'Inferno (come suggerisce l'inizio del romanzo) ma poi si trova al di fuori anche della stessa storia, dello stesso destino degli altri, quasi nemmeno fosse uno dei loro compagni.

Eloise
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Assenti
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Italy
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Posted - 20/01/2016 :  15:15:37  Show Profile
Ciao a tutti.
Ho riflettuto sul personaggio di nome Ismaele e mi sono venute in mente alcune cose.
Ho notato che il narratore all'inizio del romanzo è Ismaele: egli descrive la sua storia e le varie persone da lui incontrate ma proseguendo la lettura del libro sembra quasi che Ismaele scompaia dalla storia ed anche dalle digressioni. Penso che con questo metodo l'autore, cioè Melville, non abbia voluto intervenire nel romanzo in modo da renderlo più realistico e far risaltare di più i caratteri dell'equipaggio del Pequod e del capitano Achab, lasciando così a chi legge di sviluppare un proprio pensiero personale.
Voi cosa ne pensate?
Assenti.

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eloise
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603 Posts

Posted - 20/01/2016 :  15:50:41  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Ciao Assenti! Questa che fai è un'osservazione che mi viene incontro, nel senso che forse spiega quello che di questo personaggio mi piace/convince poco: credo sia proprio questa discontinuità di ruolo, un po' personaggio, un po' narratore, un po' dentro, un po' fuori dalla storia... Anche se devo dire che il chiarimento che ci ha fatto Ombra sul senso del suo nome me lo rende comunque molto, molto interessante.

Eloise
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mrchecco97
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Italy
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Posted - 21/01/2016 :  15:19:20  Show Profile
Salve a tutti sono l'altro Francesco della 5M vorrei suggerirvi che chiunque voglia mettere a confronto il romanzo con uno dei film su Moby Dick,sia quello vecchio che quello uscito recentemente può andare a vederlo in streaming sul sito www.tantifilm.net... secondo voi qual'e il film che si avvicina di più al romanzo?

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eloise
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603 Posts

Posted - 21/01/2016 :  19:05:34  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Ciao MrChecco (scusa, per distinguerti dall'altro Francesco prendo spunto dal nickname), grazie per la tua segnalazione, ci darò un'occhiata anch'io perché sono proprio curiosa di vedermi qche film su Moby Dick.
Ma tu ne hai già visto qualcuno? se sì ce ne puoi parlare?

Eloise
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leonardo
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Italy
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Posted - 21/01/2016 :  21:33:23  Show Profile
ciao, una delle curiosità del romanzo" Moby Dick" è il colore della balena,bianca(non totalmente). nel racconto,il narratore ha dedicato qualche pagina riguardo questo argomento. Secondo il narratore il colore della balena è bianco perchè questo colore,in molti casi può ricordare qualcosa di buono,rassicurante,ma in certi casi rappresenta qualcosa di oscuro come i fantasmi. Io sono d'accordo con il giudizio del narratore, perchè alcuni degli animali più terrificanti del mondo ad esempio: lo squalo bianco o l'orso bianco bè oltre a essere spaventosi per la loro forza e ferocia una cosa che secondo me incrementa questo timore verso di loro è il candido bianco che ricopre questi due animali. Oltre a questo, il mio ultimo intervento su questo particolare aneddoto,è che il bianco della balena rappresenta qualcosa di divino cioè la balena bianca rappresenta una sorte di punizione verso l'uomo dimostrando che l'uomo non può controllare forze più grandi di loro.

leonardo cardia
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mrchecco97
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Posted - 21/01/2016 :  23:49:55  Show Profile
Non li ho ancora guardati i film e appena avrò tempo li guarderò.
Per quanto riguarda il romanzo mi ha colpito tanto quella parte di finale quando il Pequod viene affondato dal capodoglio e solo Ismaele si salva mentre il resto dell'equipaggio muore. Secondo voi perché proprio Ismaele si salva e non si salva,per esempio, Starbuck? Beh di certo non poteva salvarsi Achab, poiché egli è capitano,e,come ben noto, a quei tempi era tradizione nelle marinerie commerciali e non che il capitano doveva affondare con la nave.
Io penso di avere due teorie del perché si salvi solo Ismaele:
1) È il personaggio che si avvicina di più a Melville
2) Ismaele è un personaggio biblico dell'antico testamento molto molto importante.

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mrchecco97
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Italy
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Posted - 22/01/2016 :  00:02:39  Show Profile
Ho appena letto la trama del film del 2015 e c'è scritto che il film racconta di come Melville ha trovato spunto per il romanzo. Sarei curioso di vedere il punto di vista del film su come Hermann abbia trovato spunto su questo romanzo esemplare e al tempo stesso complesso :) :)

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ombra
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296 Posts

Posted - 22/01/2016 :  11:07:18  Show Profile  Visit ombra's Homepage
quote:

Non li ho ancora guardati i film e appena avrò tempo li guarderò.
Per quanto riguarda il romanzo mi ha colpito tanto quella parte di finale quando il Pequod viene affondato dal capodoglio e solo Ismaele si salva mentre il resto dell'equipaggio muore. Secondo voi perché proprio Ismaele si salva e non si salva,per esempio, Starbuck? Beh di certo non poteva salvarsi Achab, poiché egli è capitano,e,come ben noto, a quei tempi era tradizione nelle marinerie commerciali e non che il capitano doveva affondare con la nave.
Io penso di avere due teorie del perché si salvi solo Ismaele:
1) È il personaggio che si avvicina di più a Melville
2) Ismaele è un personaggio biblico dell'antico testamento molto molto importante.





Ennesima intromissione, ma la tua domanda è interessante. Ho quasi terminato la lettura per cui ho un quadro più ampio ora. Credo che il non compreso narratore sia l'unico della ciurma, nel suo stare in contemplazione estatica, a capire e rispettare la Balena Bianca e per questo si salva. Voi che ne pensate? Che cosa ci vorrà dire Melville? Eloise concordi con questa lettura?

ciao a tutti

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Tiziano
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Italy
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Posted - 25/01/2016 :  07:05:36  Show Profile
quote:

Salve a tutti sono l'altro Francesco della 5M vorrei suggerirvi che chiunque voglia mettere a confronto il romanzo con uno dei film su Moby Dick,sia quello vecchio che quello uscito recentemente può andare a vederlo in streaming sul sito www.tantifilm.net... secondo voi qual'e il film che si avvicina di più al romanzo?





Tiziano
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eloise
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603 Posts

Posted - 25/01/2016 :  09:10:26  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Ciao a tutti!
volevo innanzitutto riprendere ciò che evidenzia Leonardo riguardo al colore bianco della balena. In effetti deve per forza essere un elemento importante per Meville perché lui stesso ferma la narrazione della storia a lungo per parlarcene e descriverne la simbologia, nei suoi aspetti positivi e negativi.
Io ho cercato "BIANCO" nel mio dizionario dei simboli e ovviamente ci sono paginate di roba, anche perché poi ogni cultura ne dà significati a volte anche diversi. Ma soffermandomi solo su quelli più attinenti a noi, vi riporto un paio di passi:

Con il suo contrario, il nero, il bianco si colloca alle due estremità della scala cromatica. Puro e senza altre variazioni se non quelle di brillantezza od opacità, significa l'assenza o la somma dei colori. Si colloca pertanto all'inizio o alla fine della vita diurna e del mondo manifestato, il che gli conferisce un valore ideale, asintotico

Un altro passo, più inerente alla tradizione cristiana, dice:
Il bianco, colore iniziatico, nell'accezione diurna diventa il colore della rivelazione, della grazia, della trasfigurazione abbagliante, che acuisce l'intelletto pur oltrepassandolo: è il colore della teofania di cui rimarrà traccia intorno al capo di quanti hanno conosciuto Dio (...). Solare, il bianco diviene il simbolo della coscienza diurna illuminata

Il bianco, oltre ad essere come spiega Melville il colore della purezza ma anche dell'incarnazione dell'ignoto terrificante, se diamo retta a queste indicazioni mi pare evidente che rappresenti il mistero della rivelazione intellettuale di Dio. Ma allora il fatto che Ahab voglia sconfiggere la balena bianca per dominarla e vendicarsi, potrebbe significare il tentativo UMANO di sopraffare il destino DIVINO e IRRAZIONALE (per la mente umana), e ribellarvisi.

In un certo senso mi sento di dire che la storia di Ahab sia la storia di una RIBELLIONE, un po' come Prometeo che volendo rubare il fuoco agli dei poi si ritrova punito per il suo gesto di disubbidienza. Ma qui è ancora peggio, se così si può dire: non è disubbidienza a un divieto ma vero e proprio tentativo di ribellarsi e dominare il destino.
Il che, in questa visione del romanzo, porta inevitabilmente non alla punizione, ma alla totale e irrimediabile CATASTROFE: la morte.

Se prendiamo per buona questa interpretazione, possiamo dire che Moby Dick è la storia della ribellione dell'uomo a Dio, e di come va a finire (male).

Eloise
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eloise
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603 Posts

Posted - 25/01/2016 :  09:33:28  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Ora riprendendo un po' gli altri commenti su ISMAELE vediamo se riesco a cavar fuori qualcosa...
In effetti MrChecco dice che Ismaele si salva perché è "il personaggio che si avvicina di più a Melville".
Ombra sostiene che forse si salva perché è l'unico a rispettare la balena.

Personalmente non so se sono in grado di dare risposte adeguate, ma provo a buttare giù alcuni (anche banali, scusatemi) punti di riflessione:

1. Ismaele in effetti E' il personaggio che si avvicina di più a Melville: infatti, non a caso è lui il narratore.
2. Per forza di cose qualcuno doveva salvarsi perché, essendo la narrazione fatta in prima persona e non da parte di un narratore in terza persona, se nessuno si salvava nessuno ci avrebbe mai potuto raccontare cosa è successo.
3. Che sia l'unico a rispettare la balena non so dirlo, Ombra: non ho avuto questa particolare sensazione leggendo il libro, ma forse qualcosa mi è sfuggito. Anzi la sensazione che ho avuto io (anche più volte) è che Ismaele sia molto spesso un personaggio quasi estraneo ai fatti, nel senso che spesso mi appare come un osservatore esterno, poco coinvolto, ma forse ciò è dovuto alla generale mancata caratterizzazione psicologica dei personaggi, che caratterizza secondo me un po' tutto il romanzo (qualcun altro ha già notato in altri post una cosa del genere).

A me questi personaggi, lo ripeto, sembrano così carichi di simboli (quelli coinvolti nei fatti) che a volte mi sembrano molto stilizzati, o piuttosto disegnati a tratti forti e grossolani (che non vuol dire meno efficaci, come ho detto in altro post riguardo ad esempio alla caratterizzazione dei personaggi di alcune opere di teatro). D'altra parte c'è il narratore, che invece mi sembra così poco caratterizzato da essere quasi trasparente; a volte c'è, a volte sembra dissolversi; come se in effetti non fosse un corpo vero e proprio ma talvolta solo una voce, una voce narrante, appunto.
E' questo il punto che mi ha convinto sempre poco in questo personaggio. Non mi è molto chiaro su come avrebbe dovuto essere rappresentato da parte di Melville per convincermi di più, o se sia giusto che sia rappresentato così. Forse questo fa un po' parte del fatto che il romanzo si porta dietro alcune contraddizioni (romanzo? trattato? ecc ecc come abbiamo già detto tante volte) e che ovviamente queste sue certe ambiguità alla fine per forza di cose se ne fa carico il narratore, su cui regge tutta la narrazione.
Anche tutte le dissertazioni di cui è piena la narrazione, non mi sembrano nemmeno la voce del narratore ma ben più quella DIRETTA dell'autore: anche qui ho la sensazione che il narratore svanisca, si disperda nebulosamente... In sintesi: a volte c'è, e ti racconta i fatti (come all'inizio del romanzo in quella che ho chiamato "la discesa agli inferi"), e qui secondo me funziona bene; a volte si dissolve un po', e ti racconta ciò che avviene nelle teste dei personaggi, non si sa bene come; a volte sparisce del tutto, ed è Melville a prendere la parola per rimpinzarci di dissertazioni tecniche e bla bla bla su un sacco di cose storiche/artistiche/ecc ecc.
Che dire??? Ismaele rimane per me il grande mistero di questo libro, molto di più di Ahab o di Moby Dick.
Per questo, sì, riterrei anch'io interessante vedere cosa ha girato nel suo film Ron Howard in cui ci racconta "Le origini di Moby Dick" - sempre che si sia posto questo stesso problema.

Eloise
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eloise
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603 Posts

Posted - 25/01/2016 :  10:24:53  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Scusate se comincio questa settimana con tutti sti post ma altrimenti me li scordo!!! ;)

Volevo fare un'altra osservazione.
Ombra secondo me alla fine l'unico che sicuramente rispetterebbe Moby Dick se ne avesse la possibilità è Starbuck.
Di lui si dice infatti che è "un uomo lungo e serio", uno che "a guardarlo negli occhi pareva di vederci ancora l'immagine di quelle migliaia di pericoli che aveva affrontato con calma nella sua vita", "un uomo posato, solido", "coscienzioso" e l'unico ad essere "dotato di un profondo naturale timore reverenziale", "incline alla superstizione, ma a quel tipo di superstizione che, in certa gente, sembra quasi scaturire più dall'intelligenza che dall'ignoranza".
Ed è lui infatti l'unico che, se non nei fatti almeno nella sua mente e nei suoi silenzi, spesso è l'unico a mettere in discussione le scelte di Ahab.

A questo punto vorrei buttare giù un RAPIDO SCHEMA DEI PERSONAGGI, non tanto perché sia attinente a quanto abbiamo detto finora ma perché cmq lo avevo fatto e secondo me ci dà un quadro più completo del romanzo:

Ahab -> appare per ultimo nell'equipaggio, è annunciato da tutta una serie di "aspettative", nel suo piccolo un po' come Moby Dick, e quindi già caricato di significati, aspettative e simbologie quando finalmente fa la sua apparizione; quindi già da subito il personaggio è fortemente "caricato" di senso.

Moby Dick -> come Ahab ma all'ennesima potenza, appare proprio da ultimo, tutto il romanzo è un'attesa e una ricerca e un girare intorno a lui, quindi è "iper-caricato" (passatemi l'espressione).

Starbuck -> è il personaggio che è rappresentato forse in modo più "naturale"; dignitoso, ha il senso del meraviglioso, serio, solido, posato, "RIVERENTE" (parola importante secondo me, significa che ha il senso del rispetto per ciò che è superiore)

Stubb -> personaggio caratterizzato da sarcasmo / buontempone; mi fa pensare al personaggio teatrale del giullare/buffone, anche un po' come il "fool" shakespeariano

Pip -> è lo "scemo", il vigliacco dal punto di vista del marinaio-tipo), figura che però spesso in letteratura e nell'immaginario collettivo viene interpretato come una specie di "saggio" naturale; alla fine è il più vicino a Ahab forse proprio per questa sua pazzia che però gli dà quella saggezza che Ahab non riesce a trovare

Flask -> immagine dell'uomo senza sentimento né senso del meraviglioso, IRRIVERENTE

Poi ci sono i "diversi": Queequeg, il nero, ecc: diversi per cultura e tradizione religiosa, infatti di loro non si accenna a nulla che abbia a che fare con sentimenti/credo religioso ecc (almeno nei confronti di Moby Dick), tranne che per Queequeg e il suo piccolo totem che si porta sempre dietro.

In tutto ciò secondo me sono interessanti due aspetti:

1. il tema della PAZZIA, in tutte le sue forme: Ahab, Pip, ecc.
2. il tema del RISPETTO/riverenza (o mancanza di rispetto, derisione, ecc.)

Eloise
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eloise
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603 Posts

Posted - 26/01/2016 :  18:04:04  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Mi sono accorta ora che alcuni di voi invece di rispondere a questo post, per fare un intervento ha iniziato una nuova discussione. Scusate ma per evitare confusione cancellerò quelle discussioni, semmai vi prego di riscrivere qui i vostri interventi.

Eloise
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Assenti
Starting Member

Italy
3 Posts

Posted - 26/01/2016 :  21:18:56  Show Profile
Buonasera, sono Stefano.
Io ho trovato interessante la determinazione e l’odio del capitano Achab, che cerca di dare sempre più coraggio ai suoi uomini tanto che l’equipaggio inizia a sospettare che il suo capitano aveva fortissimo desiderio di vendetta e che questo desiderio avrebbe portato ad uno sconto pericoloso con Moby Dick. Con questo penso che Melville abbia voluto descrivere un tipo di carattere particolare dell’uomo (Achab) che consiste nell’inseguire qualcosa anche se questa non potrà realizzarsi. Secondo me è per questo che Melville rappresenta in modo dettagliato l’ossessività del capitano verso la balena e conclude il romanzo con la tragedia.
Cosa ne pensate?
Stefano.

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