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 Herman Meville, Moby Dick
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Gabriele.giova
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Italy
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Posted - 27/01/2016 :  12:26:31  Show Profile
Buonasera.
Achab è la rappresentazione della vendetta e della rabbia, si nota da subito che i suoi pensieri e i suoi atteggiamenti possono essere definiti pazzi. Questa sua pazzia è causata dalla sete di vendetta e dalla rabbia che gli offusca la ragione. é un abile incitatore, riesce a coinvolgere tutto l'equipaggio per la ricerca della balena bianca. Io mi chiedo perché vuole così tanto vendicarsi, addirittura coinvolgendo il suo equipaggio e facendo rischiare loro la vita. Potrebbe essere che lui creda che dopo la morte della balena bianca il suo dolore possa svanire?

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eloise
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603 Posts

Posted - 28/01/2016 :  18:28:43  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Ciao Gabriele, io in realtà ho spesso la sensazione, leggendo il romanzo, che Ahab in realtà - anche se nutre la speranza di vendicarsi - in realtà sappia bene di andare incontro alla catastrofe definitiva, ma va avanti come se non potesse farne a meno, come se oramai è entrato nel vortice vizioso della caccia all'ultimo sangue e, costi quel che costi, questa deve essere portata avanti fino in fondo.

Ma - e questo lo dico anche per rispondere in un certo senso a Stefano: non vi pare per tutta una serie di motivi che questi personaggi non debbano essere interpretati come "persone reali" ma come espedienti letterari? se sì (oppure se no), perché e fino a che punto secondo voi?

Eloise
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Ivancadoni
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4 Posts

Posted - 29/01/2016 :  22:54:58  Show Profile
Ciao Eloise, io credo che Achab sia in parte cosciente del pericolo a cui va incontro, ma la sete di vendetta che ha dentro di se è maggiore portandolo quindi allo scontro. Io penso che Achab crede che se riuscirà ad ammazzare la balena bianca riuscirà a colmare il suo dolore.

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Mr97leo
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Italy
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Posted - 30/01/2016 :  12:46:21  Show Profile
Buongiorno,
Ho riflettuto sulla questione del bene e del male e volevo dire che la penso proprio come i miei compagni cioè che Achab rappresenti il male, colui che guida l'equipaggio attraverso la folle impresa di caccia a Moby Dick, la quale pure io reputo neutrale, perché se ne sta per conto suo in mare e quindi penso che non abbia una posizione ben precisa tra bene e male, mentre il bene secondo me come già citato da altri in precedenza può essere rappresentato dall'amicizia tra Ismaele e Queequeg oppure (come citato da Eloise) nel tentativo vano di Starbuck (primo ufficiale del "Pequod", di profonda religione che si dava molto da fare, perde la famiglia e il suo pensiero è: un uomo privo di paura è molto pericoloso) di far ricredere Achab dal suo accanimento ricordandogli la famiglia e il figlio.
Inoltre volevo dire che sfogliando e leggendo le prime pagine del libro ho trovato interessante la sezione del libro Etimologia ed estratti, il cui narratore accumula una serie di citazioni, dalla Genesi al Libro di Giobbe, dai Salmi al profeta Isaia, da Rabelais ai racconti di veri balenieri, da Shakespeare al Paradiso perduto di John Milton fino ad arrivare ai viaggi di Darwin. Qua sotto ecco alcuni esempi delle serie di citazioni che il narratore accumula nella sezione del libro Etimologia ed estratti.

E Dio creò grandi balene. (Genesi)

Il Leviatano lascia un solco luminoso dietro sé;
e si direbbe che il mare sia canuto. (Giobbe)

Ecco le navi; ed ecco il Leviatano che hai creato perché lì dentro agisca. (Salmi)

In quel giorno il Signore, con la sua spada grande e forte e spietata, punirà Leviatano, il serpente che trafigge, Levitano il serpente tortuoso; e ucciderà il drago che è nel mare. (Isaia)

Scappiamo, scappiamo! Il diavolo mi prenda se quello non è il Leviatano descritto dal nobile profeta Mosè, nella vita del paziente Giobbe. ( Rabelais)

Vedemmo anche grandi balene in abbondanza, essendovene di più in quei mari del Sud, potrei dire nel rapporto di cento a uno, di quante non ne abbiamo noi verso Nord. (Capitano Cowley, Viaggio intorno al globo, anno 1729)

Il rimedio sovrano sulla terra per una contusione interna è lo spermaceti. (Shakespeare, Re Enrico)

Quell'animale marino Leviatano, che Dio tra tutte le creature creò il più enorme che nuoti nell'oceano. (John Milton, Paradiso perduto)

In un occasione scorsi due di questi mostri (balene), probabilmente maschio e femmina, che nuotavano lentamente uno dietro l'altro a meno d'un tiro di pietra dalla riva (Terra del Fuoco), sulla quale il faggio stendeva i suoi rami. (Darwin, Viaggi di un naturalista) - nota in quest'ultima- Il titolo completo dell'opera di Charles Darwin citata da Melville è Diario delle ricerche intorno alla storia naturale e alla geologia dei paesi visitati durante il viaggio della R.N. Beagle attorno al mondo.

Leonardo.

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Mr97leo
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Italy
3 Posts

Posted - 30/01/2016 :  13:06:15  Show Profile
quote:

Ciao Eloise, io credo che Achab sia in parte cosciente del pericolo a cui va incontro, ma la sete di vendetta che ha dentro di se è maggiore portandolo quindi allo scontro. Io penso che Achab crede che se riuscirà ad ammazzare la balena bianca riuscirà a colmare il suo dolore.




Buongiorno,
Volevo rispondere inoltre ad Ivan dicendo che sono d'accordo con quello che ha scritto, perché anche secondo me Achab è assetato da un grande desiderio di vendetta contro Moby Dick e questo come si è visto alla fine del libro porterà lui e gran parte di tutto l'equipaggio allo scontro e quindi alla morte..

Leonardo.
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Alessio
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Italy
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Posted - 02/02/2016 :  15:05:03  Show Profile
Ciao, volevo dire prima di concludere questa discussione che, ho osservato tutte le vostre opinioni e ho riflettuto molto giungendo ad una conclusione.
Il cosiddetto male secondo me è caratterizzato da achab, voglioso di vedetta tanto da essere accecato e non ascoltare quanto ha detto starbuck sul fatto che sia soltanto una balena, un animale governato da istinti di sopravvivenza e non di ragione come noi, e non scordiamoci che alla fine achab è riuscito ad incitare tutto l'equipaggio contro Moby Dick.
È per questo che alla fine secondo me tutti muoiono tranne Ismaele perché lui durante la storia è "scomparso".
Moby Dick non è altro che una balena un leviatano se vogliamo, potrebbe essere visto come un mostro mandato da DIO per punire l'uomo in questo caso achab per la troppa ferocia che ha avuto contro le innocenti balene.
Infine posso dare tutto sommato un giudizio positivo al romanzo, è vero noioso e quant'altro ma pur sempre un ottimo romanzo.

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Alessio
Starting Member

Italy
4 Posts

Posted - 02/02/2016 :  15:16:00  Show Profile
Scordavo di dire, che achab vuole vendetta perché era arrabbiato con Moby Dick, ma talmente arrabbiato da non ragionare più e diventare ossessivo dal leviatano.
Achab aveva solo un pensiero fisso, la vendetta, tanto da fregarsene di tutto il resto.Secondo me è questo il punto fondamentale che Melville vuole farci capire, che la vendetta porta all'auto distruzione e non c'è niente di buono da ricavarne, perché anche se avesse vinto achab nello scontro, la gamba persa non li sarebbe tornata e non avrebbe risolto niente.
Ciao Alessio

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eloise
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Posted - 03/02/2016 :  12:45:01  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Ciao ragazzi e scusate se non mi sono più fatta sentire assiduamente... ma gli impegni di lavoro chiamano!!

Dunque riassumendo un po' quanto detto da ultimo mi pare di capire che la sensazione di molti di voi sia che la "lotta" tra Ahab e balena sia una sorta di scontro epico tra un uomo che porta fino alle ultime conseguenze certi suoi sentimenti (vendetta, desiderio di sopraffazione, ecc) e il leviatano, un po' balena reale, un po' balena-simbolo che rappresenta per l'uomo l'impossibilità di raggiungere obiettivi troppo alti e la punizione che ne deriva.

Il fatto che si porti dietro nella catastrofe finale tutto l'equipaggio è visto come una punizione per tutti coloro che si lasciano trasportare da Ahab nella sua stessa pazzia distruttrice.

Aggiungerei che estrapolando i singoli personaggi dal romanzo (o la loro rappresentazione più o meno "reale") si ha un quadro generale della condizione umana piuttosto drammatico.
L'uomo, se troppo chiuso nel proprio orgoglio e nei propri sentimenti, soprattutto se questi sono sentimenti di sopraffazione e dominio (ricordiamoci che quel periodo era anche il periodo in cui l'uomo ha dominato i mari per lungo e per largo; in cui la scienza ha avuto un boom incredibile di scoperte; ecc ecc) rischia di perdere il filo della ragione, della sensatezza, di perdere l'amore per la famiglia, per la vita "normale", di perdere anche solo il sentimento della compassione, e trascinarsi nella più grande catastrofe.
Moby Dick, come dice Ombra, anche secondo me rappresenta un po' il "male cosmico", oppure piuttosto direi meglio la "forza cosmica" (non per forza "male"), quella cosa indiscutibilmente superiore all'uomo che l'uomo talvolta ha la pretesa di sconfiggere e combattere (come se ci fosse una lotta da fare, mentre in realtà come abbiamo notato in tanti la lotta la crea Ahab da sé solo).

In tutto questo il narratore, Ismaele, appare come un anello di congiunzione tra la vicenda e noi lettori, più che come un protagonista del romanzo o personaggio tout court vero e proprio. Grazie a lui (o, dirà qualcuno: a causa sua...) abbiamo un quadro completo del mondo dei balenieri e delle balene; grazie a lui abbiamo una sensazione completa di addentramento nel mondo umile e reietto dei più reietti sulla terra (la ciurma, la gente di Nantucket, la locanda, ecc); grazie a lui abbiamo infine il racconto di uno degli scontri più epici che ci possano essere ad armi quasi pari con la natura possente. E' un po' un super partes, uno che sta "sopra le parti" per poter raccontare tutto questo, e farlo - coi suoi difetti e pregi - parlando non solo da "estraneo" ai fatti ma anche un po' da "dentro". E' un ruolo un po' ambiguo perché forse non poteva fare altrimenti: se fosse stato un narratore esterno, non avrebbe potuto raccontarci con la stessa forza, né dello scontro finale, né del carattere, anche, dei personaggi e di Ahab. Se fosse stato completamente "dentro", come il resto dell'equipaggio, non avrebbe potuto raccontarci nulla - per ignoranza culturale, per essere anche lui parte dei "reietti", per - infine - esser finito annegato insieme agli altri.

Eloise
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eloise
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603 Posts

Posted - 11/02/2016 :  15:48:44  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Ehm... scusate ragazzi, prima di chiudere questa discussione vi invito a rispondere al vostro prof. Gorini che ha aperto una discussione appositamente per voi: nel caso non l'abbiate vista, il link è il seguente

http://www.letteratour.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=780&FORUM_ID=20&CAT_ID=9

Ciao a tutti!!!

Eloise
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