La valigia (monologo)
ago 072019La valigia
di
Giuliana Mangione
L’hai riempita mesi fa, dicendo che ci avevi messo tutti i momenti belli vissuti assieme. Hai riempito quella maledetta valigia e sorridevi Mi hai detto che in questo viaggio volevi portare con te tutte le cose belle che la vita ti aveva donato.
Il nostro primo bacio, in quel cinemetto di periferia, la nostra prima notte d’amore che poi è stata la nostra prima notte di nozze, la nascita del nostro primo figlio, lo stupore nel vedere la perfezione di quell’esserino appena nato; il nostro secondo figlio, quello che è rimasto sempre il piccolo di casa.
Sei andato avanti ad elencarmi tutta una serie di eventi che già conoscevo, ho pensato ad una delle tue solite stranezze, quelle che in fondo mi hanno fatta ridere per quarant’anni!
Ed ora mi vieni a dire che devi partire, che devi partire senza di me! Dopo tutto questo tempo insieme, te ne vuoi andare senza di me! Continui a ribadire che questo viaggio lo devi fare da solo! Ma io non voglio restare qui senza di te. Che ci faccio da sola in questa grande casa? Eh dimmelo, spiegami perché io dovrei rimanere qui! Io non voglio che tu mi lasci, ti prego portami con te. Ma tu non rispondi, hai lo sguardo triste e continui a dire no con la testa. Ti odio, lo capisci ti ODIO!
Il tuo unico e solo tradimento. Questo: andare via e lasciarmi sola. Piango, singhiozzo, poi sento la voce di nostro figlio, il piccolo di casa, che mi dice:
- Mamma, è stanco lascialo andare.-
Lasciarlo andare? Fai presto tu a parlare; tanto appena lui sarà partito, tu non farai altro che tornartene a casa tua, tra le braccia della tua donna, a dire: – sai papà se ne è andato.-
Ed io? Cosa farò io?!
Poi ti guardo. Ti vedo, sì sei stanco, tanto stanco.
Ed allora decido, decido di lasciarti andare. Sento la flebile stretta della tua mano, mi avvicino al tuo volto e ti sussurro:
- vai amore mio vai -
e dopo tanto tempo ti vedo sorridere.
– La valigia - bisbigli - la valigia! -
- Si amore, eccola, eccola qui, vicino a te. -
Sussurri un grazie, poi chiudi gli occhi.
Dico - Addio amore -
Ma tu rispondi:
– non addio, arrivederci -.
Spero che tu abbia ragione; ed io che ho negato sempre Dio, prego perché mi lasci un posto… accanto al tuo.
note:
(*) tratto da "La tensione di Eva" - Sguardi di donne inquiete - Youcanprint