L'opera poetica: segno, suono e colore
mar 202018La città promessa
(di Giulia Michelini)
In questo impervio
sentiero della vita
dove si disperde l'eco
di un'amara tristezza,
l'unica meraviglia
che può risvegliarmi
è quella dell'arte.
Nulla è più guaritore
del suono melodioso
di una poesia,
del tintinnio
di uno shamisen,
della completa sordità
di uno spartito bagnato.
Lontana è la città.
Avvolta ancora
in un assordante silenzio.
Sul tronco dell'antico villaggio
vi è,
tra le sue cicatrici,
la cura dettata
da un'antica leggenda.
Ondeggia il ramo
e d'impeto
altrove mi porta
quest'irrazionale animo.
Attraverso il segno,
il suono
e il colore
trovo una parte
di ciò
che tu arte
hai lasciato.
E verso te conduco
oh dolce meraviglia
questo mio folle pensiero:
che tra l'eco disperso,
lo spartito bagnato
e l'assordante silenzio
tu possa liberare
il mio inferriato animo
da questo pumbleo, irragionevole sonno.
Giulia Michelini