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 LIBRI E LETTERATURA
 - Gruppo di lettura
 Le notti bianche, Fedor Dostoevskij
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eloise
Senior Member

603 Posts

Posted - 07/05/2012 :  16:54:44  Show Profile  Visit eloise's Homepage
quote:

Insomma formiamo una doppia coppia, tra romanticismo e formalismo.


E se volessimo vederla invece come su una linea, direi: dall'estremità più formalista dove posiziono Tiziano, si passa a me, poi direi a Ombra, e metterei infine all'estermità più romantica Rosella ;)
Siamo pochi ma c'è tutta la gamma!

Eloise
www.letteratour.it
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ombra
Senior Member

296 Posts

Posted - 07/05/2012 :  17:20:51  Show Profile  Visit ombra's Homepage
Concordo con te Eloise nel non modificare troppo le "regole" del gruppo di lettura. Anche io, che non sono affatto esperta e tra tutti sono la più ignorante in materia, mi sento libera di esprimermi e grazie a quello che voi scrivete cresco. Credo che questo sia il bello di questo gruppo!!!
Per quanto riguarda le riflessioni sulla letteratura e quanto connesso non ho niente da obiettare, non reputo che ci sia molto interesse nei suoi confronti anche se vi sono molte manifestazioni su questi argomenti. C'è da dire che con i ritmi frenetici che abbiamo è difficile trovare il tempo per leggere e dedicarsi a riflettere e trarre spunto da quanto letto.

Anche a me Ombra suggestiona come "pseudonimo", è una parola evocativa che mi affascina (sempre secondo il mio punto di vista)

Ciao
Marta_Ombra :)
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Rosella
Senior Member

Italy
316 Posts

Posted - 07/05/2012 :  22:32:58  Show Profile
Dunque le matematiche-tecniche sono le più romantiche! Forse è proprio qui la differenza: Marta ed io leggiamo più con il cuore che con la testa, perchè abbiamo una formazione non canonicamente letteraria. Siamo delle dilettanti, Eloise e Tiziano dei professionisti. Può trattarsi però anche solo di un puro caso:con 4 persone non si può fare una statistica.
Sì, siamo pochini a scambiarci opinioni in questo forum, ma credo che sia molto importante, come dice Eloise, avere dei lettori, e mantenere qualità nei contenuti della discussione. Anche io ho provato a coinvolgere degli amici, ma mi hanno fatto capire che preferiscono restare "a vedere". Quanto al fatto che la letteratura sia oggi tenuta poco in considerazione posso portare come esempio la situazione di Rebecca e della sua classe: oltre a lei saranno forse due o tre i ragazzi/e che leggono qualcosa al di fuori degli obblighi scolastici, e nessuno legge i classici. Riguardo alla letteratura contemporanea io non ne ho una buona opinione (ti ricordi, Eloise, quel nostro vecchio dibattito su Harry Potter?), però ammetto di conoscerla poco. Tralasciando questi best seller spazzatura, se conoscete opere nuove, diciamo pure del III millennio, che valga la pena leggere, potremo anche provare a parlarne, perchè no?
CIAO.

Rosella - Gwendydd
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eloise
Senior Member

603 Posts

Posted - 08/05/2012 :  08:53:02  Show Profile  Visit eloise's Homepage
quote:

Eloise e Tiziano dei professionisti


Tiziano magari sì, io di certo no! certo i miei studi e la mia passione sono sempre stati in quest'ambito, ma ricordo che quando a fine corsi ho dovuto scegliere per il mio futuro mi si prospettavano due strade: la prima, col mio professore di tesi che mi proponeva di tentare la via del dottorato; la seconda, con la prospettiva di imparare subito un mestiere più immediatamente "sfruttabile" nel campo della comunicazione multimediale. Ovviamente, l'avrete capito, da persona pratica quale sono (o spero di essere) mi sono buttata sulla seconda strada... Ma c'è anche un altro motivo se ho scelto la seconda: ero anche un po' stufa dell'ambiente universitario, che mi è parso molto chiuso in se stesso. E questo sito, nato proprio in contemporanea a questo periodo della mia vita, ne è anche il risultato. Un modo per esserci nel mondo reale, e per esserci in modo assolutamente aperto a tutti. Boh, non so se le mie scelte siano state quelle giuste o meno, ma intanto vedo che quando ho tentato di coinvolgere professori universitari su Letteratour a dare un piccolo contributo (cos'è la letteratura, qual è il ruolo dell'università oggi in campo letterario, ecc) guarda caso mi hanno risposto solo due persone: un professore che insegna in Svizzera, e una professoressa che insegna in Italia, ma è straniera. Sarà un caso?........

Eloise
www.letteratour.it
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Tiziano
Average Member

Italy
166 Posts

Posted - 08/05/2012 :  19:51:45  Show Profile
quote:

Riguardo alla letteratura contemporanea io non ne ho una buona opinione (ti ricordi, Eloise, quel nostro vecchio dibattito su Harry Potter?), però ammetto di conoscerla poco. Tralasciando questi best seller spazzatura, se conoscete opere nuove, diciamo pure del III millennio, che valga la pena leggere, potremo anche provare a parlarne, perchè no?
Rosella - Gwendydd



Sono d'accordo con te. D'altra parte scrivere dopo Joyce, Kafka, Pirandello, ecc. è dura;direi che nel corso dello scorso secolo sono state esplorate tutte le possibilità narrative, che ora quindi al massimo si possono replicare. Tuttavia ci sono altri fattori più meschini, credo, legati all'industria editoriale (ad esempio ora vanno di moda gli autori esordienti, mah!). Perciò ho poco da consigliarti...Comunque, dopo che una mia amica in rete appunto ha consigliato me, ho letto "Cosmetica del nemico" di Amelie Nothomb e l'ho trovato avvincente (infatti mi riprometto di leggere qualcos'altro di suo).
Comunque qualche contemporaneo (magari vecchiotto) valido c'è: Tabucchi, Del Giudice, di cui ho ammirato "Nel museo di Reims" e nel lontano 1987 ho recensito "Atlante Occidentale", ecc.).
Infine, a proposito di matematica, mi sono divertito leggendo di Guedi "Il teorema del pappagallo" (libro che dovrebbe esser letto dai poveri giovani che si annoiano studiano la matematica a scuola, così scoprirebbero il suo fascino). E quindi non posso che concludere con una citazione da "I canti di Maldoror": "Ah! le matematiche perfette" ;-)

Tiziano
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ombra
Senior Member

296 Posts

Posted - 09/05/2012 :  08:40:04  Show Profile  Visit ombra's Homepage
Anche io concordo sugli autori contemporanei. Pur essendo "giovane" e rientrando forse nella categoria dei suggestionabili dalle pubblicità, non mi sono lasciata molto intortare e mi rifaccio ai cliassici nel leggere. Ho tentato con qualche autore più recente ma nessuno mi ha colpito ne per i temi trattati (c'è molto qualunquismo) ne per il modo i cui scrivono. A mio avviso non hanno poetica.
Però se vogliamo fare un tentativo sono aperta, magari mi si aprono nuovi orizzonti.

Ciao
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eloise
Senior Member

603 Posts

Posted - 09/05/2012 :  08:50:25  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Scusate... se spostassimo queste riflessioni sulle letture nel post apposito in cui di solito scegliamo il nostro libro? altrimenti va a finire che intasiamo le Notti bianche... ;)

Eloise
www.letteratour.it
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ombra
Senior Member

296 Posts

Posted - 10/05/2012 :  09:19:31  Show Profile  Visit ombra's Homepage
Torniamo alle "Notti bianche". Vorrei provare a capire che cosa l'autore ci vuole lasciare.
Di notevole pregio, ovviamente, nel libro c'è il ritratto psicologico del Sognatore, l'originale e ipersensibile protagonista, ed è lui stesso il messaggio di Fedor: la nevrosi che lo caratterizza incarna, a mio avviso, la solitudine, il senso di estraneità e l'angoscia dell'uomo che vive nelle moderne metropoli. La vita sociale, a partire da quell'epoca, è stata caratterizzata da rapporti sempre più superficiali, improntati all' utilità e alla praticità, dove la fantasia e il sogno sono eliminati dalla realtà.
Attraverso questo confuso e smarrito personaggio, Dostoevskij è stato abile nel descrivere sensazioni e stati d'animo che appartengono all'uomo contemporaneo.
Questa è la lettura che ne faccio io.
Vorrei, inoltre, soffermarmi sul suo stile. Ho letto altre opere di Fedor (è uno dei mei autori preferiti se non si è capito!!! ) e trovo che in questo scritto vi è una diversità rispetto agli altri: è molto più lirico e poetico. Definirei lo stile "delicato", scusate il termine poco corretto ma questa è la sensazione che mi suscita.

A presto
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Rosella
Senior Member

Italy
316 Posts

Posted - 13/05/2012 :  16:28:10  Show Profile
Interessante la tua interpretazione, Ombra. La nevrosi certo è tipica dell'uomo post-industriale, tuttavia penso che la solitudine sia molto più antica, che inizi proprio agli albori della civiltà, quando l'uomo, o la donna,iniziarono a sognare.
Per lo stile, concordo pienamente: anch'io l'ho trovato lirico, o poetico, se così vogliamo chiamarlo. Molto diverso dagli altri romanzi, che descrivono la realtà con tinte forti, spesso cupe, e momenti duri.
Io credo che ci sia anche un contenuto simbolico in molti particolari, ma non sono la più adatta per poterli astrarre.
Due persone guardano il tramonto, solitamente associato alla fine, ma una di loro è molto giovane, si sta appena affacciando alla vita. Vita che è in continuo mutamento, e, in effetti, muore e nasce continuamente, giorno dopo giorno. Inquesto caso, notte dopo notte.

Rosella - Gwendydd
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eloise
Senior Member

603 Posts

Posted - 15/05/2012 :  09:46:03  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Mi piacciono le vostre osservazioni.
E comunque ogni volta che rileggo l'incipit di questo racconto ho sempre la stessa, strana sensazione... che ora proverò a descrivervi. E' come se vi fosse uno stacco tra la vicenda narrata e il modo in cui siamo introdotti nella narrazione. Questo narratore in prima persona che ci catapulta immediatamente nel proprio mondo emotivo e nel proprio punto di vista mi ricorda molto autori come Edgar Poe o Henry James. E' molto strana questa cosa. Trovo infatti che in questo racconto, come in molti dei racconti di questi due scrittori, l'uso della prima persona serva soprattutto a immergerci nella mente del narratore, più che nella vicenda in sé.

quote:
Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che forse esistono
soltanto quando si è giovani, mio caro lettore. Il cielo era così stellato, così
luminoso che, guardandolo, ci si chiedeva istintivamente: è mai possibile
che sotto un simile cielo vivano uomini collerici e capricciosi ? Anche questa,
caro lettore, è una domanda da giovani, molto da giovani... voglia Iddio
farla nascere spesso nell’animo vostro... Parlando di quei collerici e
capricciosi signori, non ho potuto non rammentare la mia nobile condotta
durante tutta quella giornata. Una certa strana angoscia aveva cominciato a
torturarmi sin dal mattino. Avevo avuto all’improvviso l’impressione che
tutti mi lasciassero solo e che tutti si allontanassero da me. Certo ciascuno
è in diritto di chiedermi: chi sono questi tutti?


Un incipit del genere potrebbe benissimo trovarsi all'interno di una raccolta di Poe o H. James. Il fatto è che ci immergiamo così tanto e bene nella mente del protagonista che siamo qui a discutere quanto sia vero e quale sia il confine tra il mondo oggettivo e quello soggettivo. E tutti questi punti interrogativi che costellano questo passo introduttivo al racconto non fanno che aumentare la sensazione di straniamento e confusione. Chiamiamolo pure sogno a occhi chiusi, immaginazione a occhi aperti, immaginazione letteraria, nevrosi o cos'altro vogliamo: non lo sapremo mai con esattezza, ed è questo il punto, è proprio questo che forse Fedor desiderava.

Eloise
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ombra
Senior Member

296 Posts

Posted - 28/05/2012 :  11:30:48  Show Profile  Visit ombra's Homepage
Beh io quello che dovevo dire sul libro... l'ho detto!!! Questo è un libro che mi prende allo stomaco proprio... Scusate se le mie sono sempre impressioni, riflessioni molto personali e poco istituzionali ma i miei studi non aiutano (sono un'autodidatta su quanto di letterario esiste).
Da voi ho avuto molti spunti sui quali riflettere ed è questo il bello di questo forum!!!
Spero vi sia piaciuto quanto piace a me...

Alla prossima discussione

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eloise
Senior Member

603 Posts

Posted - 28/05/2012 :  11:49:25  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Io ribadisco purtroppo per ora ho veramente poco tempo a disposizione e ho paura che questo abbia penalizzato Fedor... che peccato!
Comunque anch'io vorrei ribadire che mi è piaciuto molto il racconto, la parte che ho preferito, più che la vicenda in sé (non sono una romanticona...), è l'occhio di riguardo per la città, questo connubio tra personaggio e case, strade di questa Pietroburgo, come ha detto più volte Ombra, e anche mi è piaciuto molto l'aspetto "straniante" della narrazione che avrei voluto approfondire di più, anche sulla scia dell'incipit come ho detto nel mio precedente post.
Adoro i romanzieri russi e il mio rammarico è quello di non averli ancora approfonditi come vorrei, e sicuramente questa lettura mi ha aiutata a conoscere aspetti diversi e molto interessanti di Fedor, per certi aspetti anche molto moderni.
Grazie Ombra per il suggerimento!
Ci risentiamo per Teresa Raquin, a presto ragazzi

Eloise
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