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Rosella
Senior Member
Italy
316 Posts |
Posted - 20/12/2012 : 13:09:43
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Mente le librerie più prestigiose ed affollate propongono, rilegati in eleganti copertine, romanzi di dubbia qualità, mal scritti, privi di senso; in un mondo a parte, un universo parallelo nel quale è difficile entrare, se non si è in possesso della chiave per la porta magica, centinaia di persone producono Letteratura che ai più rimane ignota. Sono gli scrittori dilettanti, emergenti, esordienti; tutti rigorosamente NON pubblicizzati e quindi sconosciuti al “grande pubblico”. Anch’io faccio parte di questo universo. Scrivo racconti, fiabe, articoli, recensioni; persino poesie. Su queste ultime sono sempre molto critica, eppure, piacciono. Il nostro mondo è prevalentemente virtuale, internet ci riunisce e ci consente di esprimersi; di tanto in tanto qualcuno pubblica, riuscendo molto raramente a superare la cerchia ristretta di amici, parenti, e corrispondenti virtuali.
Si dice che in Italia si legge poco; in proporzione, invece, si scrive molto. Chi sono questi scrittori ignorati dai tradizionali veicoli di comunicazione? Si trova di tutto e di più: studenti e pensionati, mamme casalinghe e donne in carriera. Insegnanti e ragionieri, a volte perfino qualche giornalista. Ma perché scrivono, cosa li spinge, e cosa, invece, li rispedisce nell’anonimato senza concedere neppure una remota possibilità di potersi far leggere dall’altrettanto anonimo fruitore di parole scritte?
E’ facile individuare chi tarpa le ali: la spietata legge del profitto immediato, anzi, addirittura preventivato. Le grandi case editrici prendono in considerazione solo nomi già noti, che costituiscono di per sé un richiamo,; oppure stranieri, in maggioranza di lingua inglese, che hanno già avuto modo di vendere un buon numero di copie, quindi sono già affermati.
Scoprire chi, nonostante tutte le difficoltà che si presentano sul suo cammino, non riesce a fare a meno di scrivere, è più complicato. Quest’universo è variegato e multiforme; si può trovare l’insegnate erudito che pubblica versi raffinatissimi, ma che troverà ben poche persone con la sensibilità giusta per comprenderli; c’è il giovane che cerca la sua strada, tentando di qualificarsi come artista, il pensionato che vuole finalmente esprimere sé stesso dopo una vita passata a lavorare per altri. L’elenco potrebbe continuare, ma chiuderebbe immediatamente questa discussione, il cui scopo, nelle mie intenzioni, è proprio quello di scovare, tra i numerosi dilettanti, qualcuno realmente meritevole di attenzione.
Ci sono scrittori bravi e scadenti, gradevoli e difficili, per adulti e per bambini. Le porte magiche per riuscire a raggiungerli sono i siti web, attraverso di essi possiamo vedere quanti sono, cosa scrivono, e come vivono la loro duplice natura, che li vede allo stesso tempo artisti e lavoratori coatti. Con questa discussione spero di aprire una nuova porta.
Rosella - Gwendydd
"di uno storico parziale, prevenuto e ignorante" Jane Austen - La storia d'Inghilterra
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Rosella
Senior Member
Italy
316 Posts |
Posted - 20/12/2012 : 13:10:47
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Il primo scrittore che vorrei presentare in questa discussione è Federico Crosara, l’autore di “Prima che il mondo incominci a bruciare”, cui Letteratour ha dato spazio con la recensione del suo libro e una breve intervista.
Scusate se parto dalla mia personalissima esperienza, ma la ritengo molto significativa. Costretta a letto dopo mesi passati tra ospedali e medici in disaccordo tra loro, con i punti all’addome che causavano dolori ad ogni movimento, questo libro mi ha dato una vera “scossa”, come se fossi stata colpita da un fulmine a ciel sereno. Un romanzo forte, vero, scritto “dal basso” , da chi conosce la realtà quotidiana, spesso squallida, oggi sicuramente molto dura per tante, troppe persone, in particolare per i giovani in cerca di lavoro. Non si tratta dell’esercitazione salottiera di un intellettuale che vede attraverso un vetro un a situazione sociale da trattare con parole sagge e misurate, qui c’è la vita vera; se anche non è stata vissuta in prima persona, è certamente molto vicina a ll’autore. Qualcuno potrà trovare il suo modo di esprimersi poco raffinato, ma io credo che in questo caso, quando il problema trattato è così fortemente attuale e preoccupante, la raffinatezza nello scrivere sia ben poco rilevante. E’ importante il contenuto, la realtà che non si nasconde attraverso giochi e giochetti, ma ha il coraggio di rivelarsi senza veli.
Ecco quindi che ho trovato un libro che, secondo me, merita di essere letto. Ora tocca a voi.
Ciao a tutti.
Rosella - Gwendydd
"di uno storico parziale, prevenuto e ignorante" Jane Austen - La storia d'Inghilterra
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ombra
Senior Member
296 Posts |
Posted - 22/12/2012 : 16:20:00
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quote:
Il primo scrittore che vorrei presentare in questa discussione è Federico Crosara, l’autore di “Prima che il mondo incominci a bruciare”, cui Letteratour ha dato spazio con la recensione del suo libro e una breve intervista.
Scusate se parto dalla mia personalissima esperienza, ma la ritengo molto significativa. Costretta a letto dopo mesi passati tra ospedali e medici in disaccordo tra loro, con i punti all’addome che causavano dolori ad ogni movimento, questo libro mi ha dato una vera “scossa”, come se fossi stata colpita da un fulmine a ciel sereno. Un romanzo forte, vero, scritto “dal basso” , da chi conosce la realtà quotidiana, spesso squallida, oggi sicuramente molto dura per tante, troppe persone, in particolare per i giovani in cerca di lavoro. Non si tratta dell’esercitazione salottiera di un intellettuale che vede attraverso un vetro un a situazione sociale da trattare con parole sagge e misurate, qui c’è la vita vera; se anche non è stata vissuta in prima persona, è certamente molto vicina a ll’autore. Qualcuno potrà trovare il suo modo di esprimersi poco raffinato, ma io credo che in questo caso, quando il problema trattato è così fortemente attuale e preoccupante, la raffinatezza nello scrivere sia ben poco rilevante. E’ importante il contenuto, la realtà che non si nasconde attraverso giochi e giochetti, ma ha il coraggio di rivelarsi senza veli.
Ecco quindi che ho trovato un libro che, secondo me, merita di essere letto. Ora tocca a voi.
Ciao a tutti.
Rosella - Gwendydd
"di uno storico parziale, prevenuto e ignorante" Jane Austen - La storia d'Inghilterra
Già la recensione che avevi scritto cara Rosy mi aveva colpito, la tua esperienza personale poi ancora di più!!!! Per tale motivo ho iniziato a leggere e non mi sono perntita affatto. La bellezza sta appunto nelle verità che ci mostra con un linguaggio crudo e vibrante.
Grazie per la segnalazione :)
Marta
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eloise
Senior Member
603 Posts |
Posted - 08/01/2013 : 16:35:52
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Cara Rosella e cara Ombra, questa discussione per me tocca un tasto dolente, da pochi giorni ritornato alla ribalta per me anche per una domanda fatta da un mio caro amico: ma tu un dispositivo nuovo per leggere i libro ce l'hai? quasi quasi me lo compro perché mi farebbe risparmiare un po', gli e-book costano meno. No, rispondo, io non ce l'ho. Di solito prediligo i classici, lo sappiamo tutti ormai. E i classici mi piace averli cartacei. D'altra parte anche i libri che mi piacciono vorrei averli cartacei. Quindi bando ai nuovi dispositivi. Ora mi chiedo: per leggere un esordiente di cui non conosco il talento sono disposta a spendere le cifre con cui solitamente si vende una novità? Scusate la sincerità, purtroppo la risposta è no. Allora sarei disposta a spendere per un e-book? Nemmeno. Per quello che danno, gli e-book mi sembrano anche più cari dei libri, dico davvero. Tra i due, preferirei comunque comprare un cartaceo. Almeno avrei la sensazione di aver sfogliato qualcosa. Allora dove sta la strada per l'esordiente? Bisognerebbe inventare una terza via. Potrebbe essere il farsi scaricare una copia del proprio testo a una cifra simbolica (1 euro, 2 euro, perché no?) direttamente dagli utenti? sarebbe una bella sfida, ma lì si vedrebbe il vero talento. A quella cifra sì, scaricherei l'ebook (basta il pdf). E poi sicuramente se il libro m'è piaciuto comprerei successivamente il cartaceo. E magari lo regalerei, anche. Grazie Rosella per questo spazio critico dedicato agli esordienti, che sono davvero troppi. Nella massa quelli bravi soffocano.
Eloise www.letteratour.it |
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Rosella
Senior Member
Italy
316 Posts |
Posted - 08/01/2013 : 19:18:37
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Cara Eloise, mi trovi perfettamente d'accordo. F.Crosara ha fatto proprio così: ha messo in rete l'E-book gratis per qualche giorno, vicino a Natale. Il problema resta nella possibilità di far circolare l'informazione: io l'ho avuta, e l'ho passata solo a chi mi aveva già espresso il desiderio di leggerlo, per non sembrare troppo invadente. Avrei fatto meglio con un passa-parola esteso a tappeto? Non so. Anche recensioni e i forum dovrebbero essere utili per riuscire a districarsi tra "la massa". Purtroppo, molto spesso si trasformano in sviolinate per l'amico o il il conoscente; non per scopi poco corretti, ma semplicemente perchè molti lettori sono "accecati" dalla simpatia. In generale, so che i prezzi troppo alti dei libri (cartacei o elettronici) non sono voluti dall'autore (che potendo li regalerebbe, ovviamente senza finire in bancarotta), bensì dagli editori (che vogliono il profitto, e anche alla svelta).
Personalmente, a me l'E-book piace, e spero in una sua diffusione, però i prezzi dovrebbero davvero scendere, e di tanto, come tu dici. Allora, sì, sarebbero veramente competitivi, e permetterebbero ai "nuovi" di farsi conoscere. Tra i tanti, quelli scadenti non verrebbero più cercati, e finalmente sarebbe davvero il pubblico a stabilire chi merita di essere letto.
Temo che questo discorso sia pura speculazione fantascientifica: gli interessi in gioco, quelli di chi controlla il mercato sono troppo forti.
CIAO!
Rosella - Gwendydd
"di uno storico parziale, prevenuto e ignorante" Jane Austen - La storia d'Inghilterra
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Reacher90
Starting Member
Italy
1 Posts |
Posted - 11/01/2013 : 13:37:39
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Ciao a tutti e auguroni per questo bel progetto che avete appena avviato. Mi chiamo Lorenzo Scano, e ho letto con piacere la recensione del libro di Crosara (che ho a mia volta recensito, qualche tempo fa, nel mio blog). Ho pubblicato un noir con la stessa casa editrice. Vi piacerebbe leggerlo e dare il vostro parere? A presto:)
Lorenzo Scano |
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Rosella
Senior Member
Italy
316 Posts |
Posted - 18/01/2013 : 15:35:38
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Dal momento che ho aperto io questa discussione, cercherò di fare le veci di “padrona di casa”, sapendo che Eloise, col suo tatto e la sua gentilezza, che la rendono una vera Jane Austen dei nostri tempi, saprà senza dubbio correggere i miei errori, nel caso uscissi fuori tema.
Questo topic vorrebbe proporsi non come una passerella in cui autori poco noti abbiano l’opportunità di pubblicizzare o proporre vendite del proprio lavoro. Il suo scopo principale sarebbe quello di dare a questi autori l’opportunità di esprimere le motivazioni che l’hanno spinto a scrivere e poi pubblicare; le difficoltà incontrate nel sottoporre il proprio lavoro alle case editrici più importanti, la necessità di rivolgersi a editori medi o piccoli, le promesse disattese, le trappole contrattuali incontrate lungo il percorso e così via. Altro tema importante è la possibilità di essere presenti con il proprio volume nelle librerie o nelle tante Fiere del libro; per esempio, io, che sono di Torino, potrei raccontarvi alcuni aspetti non proprio esaltanti di questa manifestazione apparentemente molto importante. Che dire poi dei concorsi locali, o delle presentazioni presso le librerie?
Le esperienze saranno diverse e confrontabili; la discussione cercherà di mettere in luce pregi e difetti, per sensibilizzare i lettori, mostrando con fatti ed situazioni reali, quanto sia difficile che un lavoro valido, ma non sufficientemente sponsorizzato da un nome o da un evento clamoroso, raggiunga un pubblico eterogeneo, al là della consueta soglia di amici e parenti che, almeno per affetto, sono certamente solidali con l’autore.
Nel rapporto tra autori, mi permetto di proporre un sistema antico quanto il nascere di ogni civiltà conosciuta, ed ancor oggi valido efficace: lo scambio, che un tempo si chiamava “baratto”. Un autore alle prime esperienze ha due cose in comune con altri nella sua stessa situazione: la necessità di farsi conoscere, e poca disponibilità finanziaria. Lo scambio dei libri fa sì che essi vengano letti da persone culturalmente valide; ne usciranno recensioni, maggiore diffusione in rete e magari qualche vendita. Eloise sottolinea la titubanza che l’estraneo prova nell’acquistare il testo di un autore sconosciuto, anche se ben recensito. Da parte mia, ritengo che con il primo libro pubblicato, non si debba puntare al guadagno immediato, bensì alla possibilità di farsi conoscere e stimare. Dopo lo scambio spesso arrivano le recensioni, i commenti su siti importanti, e l’idea di regalare il libro a qualche amico.
Qui, in questo forum, aspettiamo quindi il racconto delle vostre esperienze, e la voglia di mettersi in gioco, a prescindere dal guadagno puramente economico. Io leggo molti autori classici: quasi tutti hanno dovuto passare questa difficile fase, prima di poter esser essere riconosciuti meritevoli di attenzione.
Rosella - Gwendydd
"di uno storico parziale, prevenuto e ignorante" Jane Austen - La storia d'Inghilterra
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eloise
Senior Member
603 Posts |
Posted - 23/01/2013 : 10:50:57
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Cara Rosella, in effetti aspettavo te a rispondere dato che sei tu a fare gli onori di casa su questo post :) Hai espresso bene quello che volevo dire anch'io, e lo hai fatto anche meglio, spiegando nel dettaglio l'idea fondamentale del post in sé. Nuovi autori, nuovi pareri, nuove e anche vecchie idee, nuovi suggerimenti: ben vengano! Sull'editoria... ci sarebbero molte cose da dire. E credo che gli autori per primi potrebbero raccontare molte cose.
Eloise www.letteratour.it |
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eloise
Senior Member
603 Posts |
Posted - 01/02/2013 : 08:37:12
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Sapete che pensavo? potrebbe essere interessante anche sentire il punto di vista degli editori in questo spazio... giusto per vedere anche l'altra faccia del problema. Resta da vedere se effettivamente qualcuno risponderà all'appello.
Eloise www.letteratour.it |
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