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 Il nazional socialismo in Germania
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Margherita
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Posted - 12/05/2017 :  10:24:23  Show Profile
@ Rossella. Mio nonno invece a Zurigo giocava a scacchi con TrosKy al Circolo degli scacchi dove si recavano i fuoriusciti politici prima della dittatura bolscevica. Sarà stato il 19.... non so mio nonno riposa in pace, spero al cimitero ebraico di Milano. Nato a Lodz (Polonia) il 16.12.1882 emigrato dalla Polonia a Zurigo per via dei frequenti progrom eseguiti dai polacchi nei confronti degli ebrei (pure polacchi), perché ebreo del ghetto (il famoso stekel citato tanto in Trein de vi) e non contento di essere solo ebreo, apparteneva anche a un circolo socialista, allora non c'era ancora un partito comunista. Emigrò a Zurigo con la moglie in cerca di un po' di fortuna, nel 1903, aveva solo 21 anni e era sposato da poco con una bella donna ma pare che avesse 10anni più di lui: pare perché allora la data di nascita denunciata non era certa, gli ebrei registravano all'anagrafe di allora, i loro nati in ritardo rispetto alla nascita vera, soprattutto per mandare gli uomini al servizio militare più tardi. Mio nonno è morto quando io avevo 17 anni, quindi ho fatto in tempo a frequentarlo molto e a conoscerlo bene. Anche mia nonna se è per questo, ma negli ultimi anni soffriva di arteriosclerosi (così si chiamava allora)
Rossella, parli di libri che scrivi, dici che fai la scrittrice, che racconti storie, favole, duelli ecc. mai di genocidi. Bel lavoro quello della scrittrice, sarebbe piaciuto anche a me, ma come avrai potuto notare manca un po' della costruzione dei periodi, la fantasia non mi mancherebbe ne i fatti da raccontare, ne l'anima della scrittrice, ma come sai bene che ha pane non ha i denti, molto spesso.
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Rosario
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Posted - 12/05/2017 :  11:47:57  Show Profile
quote:
Originally posted by Margherita

@ Rosario. Conosco Nietzsche solo perché l'ho studiato al liceo, ma non credo abbia avuto particolari problemi con Wagner, mi pare che abbia avuto un sacco di problemi con Lou Salomè, sua amante per un certo periodo (amica ed allieva di Freud) e mi pare che questo sia uno dei motivi del suo di lui impazzimento. Il superuomo Impazzito per amore?



Bentornata Margherita alias Miriam. Puodarsi che hai ragione su Nietzsche-Wagner; io ho solo riportato quello che ha scritto Renè Girard in una sua relazione sull'argomento.

Il saggio "Il superuomo nel sottosuolo. Strategie della follia: Nietzsche, Wagner, Dostoevskij"

è inserita nel libro:

https://www.ibs.it/caso-nietzsche-ribellione-fallita-dell-libro-rene-girard-giuseppe-fornari/e/9788821186899

IL caso Nietzsche. La ribellione fallita dell'anticristo
René Girard, Giuseppe Fornari
Editore: Marietti
Collana: Filosofia
Pagine: 256 p.

EAN: 9788821186899

RF
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Margherita
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Posted - 12/05/2017 :  21:04:21  Show Profile
@Rosario. Perché Rene Girard definisce anticristo Nierzsche? Ma ni sctana? (perché in aramaico). Purtroppo non ho letto nulla di Rene Girard, e non sapevo neppure della sua esistenza. Ma non è tardi per rimediare, magari compro il libro che hai indicato e lo leggo.
L'unico autore che ha scritto una trilogia di romanzi storici su tre personaggi Cristo e l'anticristo è un russo che magari conosci già bene, si tratta di tale Dmitrij Sergeevic Merezkovskij (Pietroburgo 14 agosto 1865 - Parigi 9 dicembre 1941)
"Giuliano l'Apostata, o la morte degli dei (1896);
"Leonardo da Vinci o la resurrezione degli dei (1901);
"Pietro e Alessio" (1905)
Li avevo letti a 20 anni e riletti non più di 4 anni fa. Non posso sbagliare perché mi ero fatta la mia scheda di lettura. Un'edizione tradotta in Italiano era uscita mi pare per Mondadori e conteneva tutti e tre i volumi raccolti in un'edizione Omnibus, che avevo però regalato nell'1982 al medico che ha curato mia mamma gli ultimo suoi giorni prima di morire, avevo chiesto a lei, quale fosse il suo libro preferito che salverebbe in mezzo a tutti e mi aveva risposto "Cristo e l'Anticristo. Parlando con questo medico chirurgo mio amico e compagno di "fede" mi disse che stava cercando disperatamente questo libro e non lo trovava in giro. Glielo ho regalato. Poi quattro anni fa ho fatto un pochino di fatica a farmeli arrivare in un altra edizione, sempre dell'epoca, uno alla volta. Così ho potuto rileggerli, perché continuavo a chiedermi come mai mia mamma avrebbe salvato solo quel libro. Le chiesi: "ma, e tutti gli altri libri della tua enorme biblioteca? tutto Proust ad esempio?" Mi rispose, "Libri che dovevi aver letto, libri da salotto (cioè per parlarne nei salotti e mostrare che li avevi letti e dei quali potevi parlarne). Forse fu uno dei nostri ultimi discorsi, pochi giorni dopo morì e quando capì che sicuramente sarebbe morta davvero questa volta, non ebbe più voglia di fare conversazione.
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Margherita
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Posted - 13/05/2017 :  16:19:09  Show Profile
"LA MENTE DI HITLER" DI WALTER C. LANGER, GINKO EDIZIONI.
Introduzione della traduttrice Noami Heike, di cui vi faccio un riassunto.
Anche la traduttrice ha voluto scrivere la sua introduzione a questo testo, ci fa una presentazione facendone un po' la storia.
Ho già scritto precedentemente che l'opera è stata commissionata all'autore dal capo dell'OSS, Office of Strategic service, il veterano di guerra Joseph Donovan amico di Roosvelt.
I risultati dello studio furono appunto consegnati con rapporto Top Secret fra la fine del 43 e gli inizi del 44.
Ora vi parlerò dell'autore Walter C. Langer: la Heike lo definisce "psicanalista di primo piano" descrivendo così la sua carriere scolastica: "Dopo essersi laureato nel 1923 ad Harvard si era trasferito a Vienna negli anni '30. Qui aveva studiato con Anna Freud [introduco nota: a me questo non risulta perché Anna Freud, benché psicanalista infantile di fatto non dava certo lezioni, né andava a lezioni a e con nessuno, non risulta laureata, al massimo è diplomata a una scuola tipo liceo pedagogico di adesso; a quell'epoca si occupava costantemente del padre che ormai 73enne soffriva enormemente per un cancro alla mascella.] La Heike prosegue nella descrizione accademica del Langer così: "Aveva avuto modo di instaurare uno stretto rapporto di tipo professionale con Sigmund Freud" [nota mia: non mi risulta che Langer sia annoverato fra gli allievi di Freud, tutt'al più avrà fatto con lui un'analisi didattica]
La Heike dice anche che Langer accompagno Freud in Inghilterra, costretto a emigrare nel 1938 dalle leggi razziali.
Io ho l'impressione che si voglia dare un pedigree al nostro Langer, e che lo si voglia fare passare addirittura per un suo allievo.
Però la Heike ci dice che Langer non è medico, e seppure Freud e i viennesi accettassero fra le loro file i non medici, si veda un prediletto del primo Freud, Otto Rank, laureato in letteratura (vedi il suo contributo alla psicanalisi "Il trauma della Nascita", in America non valeva la stessa cosa, gli psicanalisti DOC dovevano essere medici.
Comunque, Langer costituì un gruppo di lavoro cercando di ottenere la collaborazione di altri studiosi, come lo psicologo Henry A. Murray della Harward Psychological Clinic, Ernst Kris della New School for Social Research, Bertram D. Lawin del New York Psychoanalytic Institute, nonché ex nazionalsocialisti insoddisfatti e altri personaggi in disaccordo con Hitler che lo avevano conosciuto da vicino. Langer intervistò anche il nipote di Hitler, William Patuch Hitler, il Dottor Bloch, il quale in Austria era stato medico della famiglia Hitler. Bloch aveva conosciuto Hitler da bambino e fornì dettaglia sulla vita domestica di "casa Hitler".
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Margherita
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Posted - 13/05/2017 :  17:10:46  Show Profile
Da queste interviste Langer riuscì a metter assieme dei fatti che già Rossella ci aveva fornito e cioè:
- Il padre di Hitler era un ubriacone e un donnaiolo, era solito picchiare la moglie, i figli e anche il cane (mi viene in mente uno dei personaggi del romanzo di Fallada)
- La madre di Hitler aveva nei confronti del figlio un atteggiamento iperprotettivo, lo viziò e vezzeggiò durante la sua infanzia, in modo morboso, era ossessionata dalla pulizia e dall'ordine e obbligo il piccolo Adolf al vasino troppo precocemente. [Nota mia: a tale vedi a tale proposito gli effetti devastanti che ebbe sulla futura personalità ad esempio la coprofagia di cui soffriva Hitler]. Il fatto che la madre avesse perduto due figlie e tre figli prima che Adolf nascesse potrebbe spiegare la sua sindrome del Messia, così come la pulizia compulsiva della madre insieme all'obbligo del vasino e all'odio nutrito nei confronti del padre, potrebbero aver suscitato del bambino l'insorgenza del complesso di castrazione e la paura di poter contrarre la sifilide.
"D'altronde" dice la Heike "nel Mein Kampf Hitler parla diffusamente della sifilide e dedica quasi un intero capitolo alle sue devastazioni."
Langer intervisto anche due ex leader e fondatori del partito Nazionalsocialista, i fratelli Otto e Gregor Strasser, epurati e messi al bando da Hitler. Gregor fu ucciso durante la "Notte dei Lunghi coltelli" epurazione fra SS e SA nel 1934, da non confondersi con la "Notte dei cristalli" dove le vittime furono i negozi degli ebrei, distrutti. Otto invece, più fortunato riuscì a fuggire in Canada dove fu contattato da Langer.
Fu Otto Strasser a riferire a Langer del rapporto perverso che Hitler ebbe con sua nipote Angela Maria Raubal detta Geli, figlia della sorellastra di Hitler. La ragazza raccontò a Otto che lo zio la rinchiudeva solitamente in un armadio, se disobbediva ai suoi ordini. con lei Hitler aveva un rapporto sessuale che comprendeva la coprofagia secondo cui Hitler amava farsi defecare e urinare addosso.
Geli si suicidò a 23 anni il 18 settembre 1931.
Ernst Franz SedgwicK era amico intimo di Hitler, finanziò la pubblicazione del libro "spazzatura" Mein Kampf, per la quale lettura mi permetto di dire, ci vuole un bello stomaco. Non ho mai capito perché mio figlio, oggi 46enne se lo lesse tutto, sotto i nostri occhi inorriditi, all'età di 20 anni. Mah! Voleva farci un dispetto?
Tra le persone che conobbero personalmente Hitler e che fornirono informazioni su di lui, troviamo anche una Principessa Stephanie Marie von Hohenlohe, e la signorina Friedlinde Wagner, figlia di Richard, ex amica di famiglia di Hitler e in seguito diventata un'attivista antinazista. [Pensa un po', la figlia del compositore della Cavalcata delle Valchirie!!!!!
Fra i documenti confluiti nel The Source Book of Hitler, che venne allegato al rapporto di Langer, troviamo:
- telegrammi di diplomatici britannici in contatto con Hitler prima dell'invasione della Polonia;
- gli estratti del Diario dell'ambasciatore W. Dodd che aveva diretto l'Ambasciata degli S.U. a Berlino negli anni '33 - '37:
- altri "intriganti" documenti del Ministro della Guerra tedesco durante il 1932 - 33.
La Principessa che sopra ho citato, è stata interrogata da Langer mentre era detenuta in un campo di detenzione nel Texas. La Principessa era un'amica personale di Hitler e lo era anche di Goering e di Ribbentrop, fuggita dalla Germania per timore di essere incriminata come spia, si rifugiò prima in Inghilterra poi a San Francisco dove il governo del S.U. la mise sotto protezione appunto di Texas. Roosvelt la definì "estremamente intelligente e pericolosa" e come spia "peggio di diecimila uomini".
Langer scrive anche di una questione tutt'ora rimasta irrisolta circa l'origine ebraica di Hitler. Il padre Alois era figlio ellegittimodi Maria Schieklgruber, la quale aveva lavorato come servitrice in casa dei Rorhschild di Vienna.
In conclusione: è ovvio che il profilo psicologico cioè "la mente di Hitler" ha delle lacune critiche, dovute alla natura indiretta delle fonti consultate, cioè risente dell'impossibilità da parte degli studiosi, di studiare il proprio "oggetto" (Hitler) dal vivo.
La relazione fu desegregata nel 1968 e fu conosciuta dal grande pubblico nel 1972 da una casa editrice americana.
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Margherita
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Posted - 14/05/2017 :  23:02:04  Show Profile
Oltre a tutto il resto, qui su questo Forum si sta creando una gran confusione, qualcuno attribuisce una frase a Marx, qualcun altro la stessa frase la attribuisce a Proudon.
Io l' avevo attribuita, quasi all'80% a Feurbach, infatti è appunto di Feurbach e dice testualmente:
"La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. E' L'OPPIO DEI POPOLI"
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Margherita
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Italy
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Posted - 14/05/2017 :  23:49:58  Show Profile
@ Rossella
che differenza c'è fra ideale e ideologia?
Un ideale si ispira ad un ideologia?
Cito dalle tue parole: "Adolf Hitler per me da oggi non sarà più lo stesso". Domanda: prima di oggi come era per te?

@Rosario, stiamo parlando di Hitler non di Caino che in confronto a Hitler era un "dilettante"
- Dio non parla più con gli uomini come faceva nel Vecchio Testamento, forse perché si è stancato di non venire ascoltato. Credo, correggimi se sbaglio, tu che sei un esperto di queste cose, che abbia mandato appunto suo figlio sulla terra per redimere gli uomini dal peccato originale. Ad ogni modo parlare di Dio fra di noi, come se fosse un nostro amico, mi sembra particolarmente irrispettoso nei confronti appunto di Dio.
- Tolstoj, citato da te più volte è stato un grande narratore russo, religioso e pio, ma visto che lo abbiamo sicuramente letto tutti e visto che non è annoverato ancora fra i Profeti, ritengo quasi inutile continuare a citarlo.
- non mi ricordo se sulla Torà ci sia la storia della legge del taglione, e quella dell'occhio per occhio, dente per dente. Se per caso ci fosse, voglio assicurarti che anche la Bibbia, nella parte dell'antico Testamento, contiene tanti fatti e tante leggi che oggi non vengono più seguite dal popolo d'Israele, e che la religione ebraica come tutte le religioni monoteistiche, subisco una loro evoluzione ad opera dei loro appunto saggi rabbini, o saggi in genere.
- non credo di voler imitare Medea, anche se i film di Pasolini, su di lei è molto coinvolgente:
- mi spiace la non so cosa siano le virtù cardinali ne sono interessata a saperlo, spero che tu non cerchi sul forum dei proseliti.
- La fortezza è vuota è un bel saggio di Bettelheim. Ne consiglio la lettura.
- Stavamo parlando della resistenza del popolo tedesco al Nazionalsocialismo, di cui hai tracciato bene le conclusioni riassuntive nel tuo post del 9.5. delle ore 00:58.
- ogni volta che la discussione sembra chiusa balza fuori improvvisamente un altro argomento, ad esempio Nietzsche, Wagner e Dostoevskij, che rimettono il pallino al centro, francamente non pensavo di essermi iscritta a questo forum per affrontare quasi quotidianamente delle "scaramucce" pseudo erudite. Si sa su Internet oggi si trova di tutto, ma è tutta cultura di "seconda mano" quello che conta è leggere i testi.
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Rosario
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Italy
418 Posts

Posted - 16/05/2017 :  00:33:35  Show Profile

@Margherita, in quello che ho scritto in questa discussione c'è la risposta ad ogni tuo dubbio. Riporto solo alcune frasi a titolo esemplificativo:

Caino
La storia di Caino e Abele è l'atto primordiale dell'odio verso il fratello a cui possiamo riferire tutti gli atti di odio e di violenza del mondo; anche quello del nazismo tedesco.

Dio
"e anche ai persecutori e agli oppressori possa il Padre di ogni luce e di ogni misericordia concedere l’ora del ravvedimento per sé e per i molti che insieme con loro hanno errato ed errano." («MIT BRENNENDER SORGE» «CON VIVA ANSIA» - «Sulla situazione della Chiesa nel Reich germanico».)

Fortezza
Fortezza è in fondo disposizione a morire, per meglio dire: disposizione a cadere, cioè: a morire nella lotta. (...) Una fortezza che non giunge fino alla profondità della disposizione a cadere, è guasta alla radice e non è efficace. (La Fortezza - J. Pieper)

Vendetta (legge del contraccambio)
Mihi vindicta: ego retribuan. - Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all'ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore. (Rm 13, 19). - Son io forse al posto di Dio? (Gn 50, 19). - Mia sarà la vendetta e il castigo, quando vacillerà il loro piede! (Dt 32, 35). (Anna Karenina - Tolstoj)

- Bombardano Buna! - gridò qualcuno. Io pensavo a mio padre. Ma ero ugualmente felice. Vedere la fabbrica consumarsi nell’incendio, che vendetta!! Ogni bomba che esplodeva ci riempiva di gioia, ci ridava fiducia nella vita. (La notte - Weisel)

Per quanto mi riguarda, chiudo qui la mia partecipazione alla discussione.

Buona meditazione

RF
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Rosella
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Italy
316 Posts

Posted - 16/05/2017 :  10:12:45  Show Profile
Ideale

1. modello di perfezione; ciò che dovrebbe essere o che più converrebbe in una determinata situazione
2. valore a cui ci si ispira; scopo nobile e generoso per cui si agisce: lottare, morire per un ideale; desiderio, sogno, suprema aspirazione:


Ideologia

Sistema di idee che costituisce la base per l’azione politica, sociale, religiosa: l’ideologia liberale, marxista, cattolica | complesso di credenze e di valori propri di un gruppo sociale, di un popolo, di un paese: l’ideologia nazionalista, americana | nella terminologia marxista, l’insieme delle concezioni culturali, politiche, religiose ecc., con cui una classe sociale giustifica i propri interessi

(Garzanti)

Rosella - Gwendydd

"di uno storico parziale, prevenuto e ignorante"
Jane Austen - La storia d'Inghilterra
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eloise
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603 Posts

Posted - 16/05/2017 :  16:05:36  Show Profile  Visit eloise's Homepage
Buongiorno a tutti e scusate se negli ultimi giorni vari impegni mi hanno impedito di leggere e partecipare.
Dagli ultimi interventi credo che la discussione sia esaurita, nel senso che il tema iniziale è stato probabilmente già sufficientemente dibattuto tra noi, ci ha dato modo di mettere anche molta altra carne sul fuoco, di cose da dire ce ne sarebbero in catena all'infinito. Ma ciò non servirebbe a nessuno e credo nemmeno a noi. Per cui ritengo che sia il momento di chiudere la discussione. Se qualcuno avesse qualcosa in contrario me lo faccia presente a breve, altrimenti procederò in questo senso.

Contestualmente vorrei invitarvi a riflettere a tutti gli interventi più significativi che insieme abbiamo saputo mettere in cantiere. Questa discussione era molto impegnativa e credo che ce la siamo cavata piuttosto bene. Io personalmente ho imparato molte cose, sia stimolata da vostre riflessioni e letture sia per conto mio. E' ovvio che ciascuno di noi potrà trarre da essa quello che ritiene più opportuno, e magari andare avanti per conto proprio considerando anche i punti di vista e le riflessioni postate dagli altri, che è poi uno dei motivi principali per cui dovremmo essere grati di avere dei luoghi di confronto collettivo.

Spero di ritrovarvi presto su un'altra discussione non appena a qualcuno di voi verrà voglia nuovamente di affrontare assieme la lettura di qualche testo, magari anche tornando a testi prettamente letterari. Questo escursus storico, oltre al suo valore in sé, a me ha fatto bene perché mi ha anche fatto tornare la voglia di immergermi nella più pura letteratura. Ma anche la storia e il suo studio ha la sua (grande) importanza, per cui ribadisco - per parte mia - il giudizio positivo su questa nostra discussione, anche se sul finire si è "sfilacciata".

Eloise
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