Il blog di Rosella Rapa

Tourismi letterari

L'Amore ai tempi del Coronavirus

apr 012020

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L' Amore ai tempi del Coronavirus

15 anni
"Mamma aaaaa! Non posso vedere il mio fidanzato!"

25 anni
"Alè cara, diamoci dentro finchè dura!"

35 anni
"Tesoro, perchè non ti metti quella camicina rosa tutta pizzi? Poi..."

45 anni
"Bambini, non saltate sul letto"
"Bambini, non giocate a palla in corridoio"
"Accidenti ho bruciato l'arrosto"
"Mamma, quando torna papà?"
"Non lo so, lavora in ospedale e va a dormire da un collega lì vicino, finchè non ammazzano il virus"

55 anni
"io ho bisogno di un posto tranquillo per studiare"
"Io ho bisogno di un posto tranquillo per lavorare"
"io ho bisogno di un letto tranquillo per dormire, ho fatto la notte"
"Metto i segnali home-street poi lavoro anch'io, magari nell' ingresso"
(ma chi c###o ha inventato questo #####-working? Hard, altro che Smart"

65 anni
"Voglio andare in pensione"
"Anch'io"
"Voglio andare a letto"
"Anch'io"
"Non è vorresti .... "
"zzzz ronf zzz"

75 anni
"Tesoro, vieni a vedere la TV"
"OH sì, danno il numero dei contagi, che emozione!"
"Sembra di essere in guerra!"
"Già 10 persone che conosciamo ora sono al cimitero"
" Oh, hai messo una sottoveste nuova"
"E' una camicia da notte caro. E' rimasta chiusa per 50 anni"
"Andiamo subito a recuperare il tempo perduto"

85 anni
"Alè cara, diamoci dentro finchè dura! Niente figli nè nipoti tra i piedi"

95 anni?
HIC JACET

www.letteratour.it/ilblogdirosellarapa

 

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Attualità - Sembrava così lontano ...

mar 162020

Sembrava così lontano ...


E invece è arrivato, ha devastato e NON si è fermato.

Uno slogan di qualche anno fa recitava "la Cina è vicina" precorrendo i tempi. In un attimo il virus che sembrava di un altro mondo, un altro tempo è volato in una zona molto "in" dell'Italia del Nord tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Come sia arrivato non si sa, però appena sceso dalle nuvole ha cominciato a far danni, ed ora è chiaro che per contenerlo non bastano le mezze misure, ma servono metodi drastici. Chi mai potrebbe avere la forza di proporli e attuarli?

Il Governo Italiano (incredibilmente!) ha agito. Abbiamo atteso per una intera giornata che la provincia di Torino venisse dichiarata in zona rossa e invece BANG! Italia tutta in zona "nera" con appelli accorati: "non uscite da casa!" . E adesso gli appelli sono diventati norme, e chi le infrange incorre in sanzioni penali, cioè reati.

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Torino, piazza del Duomo

E' stata una scelta coraggiosa. In principio si era cercato di minimizzare il problema; si sentiva dire: "È poco più che una influenza... abbiamo un eccellente sistema sanitario... è pericolosa solo per le persone anziane e malate..." Tutti noi abbiamo voluto crederci, ammettiamolo. Così, chiuse le scuole, i ragazzi sono usciti, hanno frquentato bar, discoteche, pizzerie, centri commerciali... folle oceaniche in centro, autobus sovraffollati. Anche gli adulti, ovviamente si sono "allargati". Per contro, si sono registrati l'assalto ai supermercati, la caccia alle mascherine (on-line a 1000 euro), le code davanti alle farmacie, la scorta di disinfettanti... ho già visto queste scene, o simili, quando comparve l'AIDS, e per la prima guerra del golfo. Sembra che gli italiani passino dall'isterismo al menefreghismo, poi di nuovo all'isterismo. Comportamenti irresponsabili hanno contribuito alla diffusione del virus, e hanno contribuito, soprattutto, a "scombinare le carte", moltiplicando gli incontri e i contatti con perfetti sconosciuti, così che ormai è diventato impossibile ragionare "a ritroso" per cercare la traccia del contagio.

Ormai non serve più a nulla cercare l'origine del Virus, l'Europa è stata dichiarata dall'O.M.S. "Epicentro della Pandemia". La maggior parte dei paesi europei sta seguendo il nostro esempio, chiudendo tutto il possibile e rimandando immagini di città deserte.

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Torino, piazza Vittorio Veneto

Solitario, il Regno Unito, attraverso il suo Primo Ministro, dichiara che non serve alcuna prevenzione, perchè si svilipperà una "immunità di gregge (*)" che fermerà il contagio. Certo, bisognerà attendersi di perdere "qualche persona cara".

Scusate se mi esprimo un po' violentemente, ma a me questo sembra un discorso peggio che nazista. Lasciamo pur morire gli anziani, i deboli, gli immunodepressi, tanto sono persone che morirebbero comunque. Sopravviveranno solo i forti, quelli capaci di guarire senza cure.

Posso proprio dire ormai, di aver visto e sentito di tutto.

Rosella Rapa

 

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(*) "L'immunità di gregge si ha in quella situazione in cui un gran numero di persone sono immunizzate e / o vaccinate ... contro un'infezione. A seconda di quante sono le persone immunizzate ... queste persone che non possono ammalarsi e quindi non possono a loro volta contagiare altri, fanno da barriera alla diffusione ulteriore del contagio ... è una strategia che si usa quando esiste un vaccino, e per il coronavirus non c'è ... la contagiosità del coronavirus è elevatissima ..."

www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/03/14/news/

Feste Calpestate

mag 052019

Feste Calpestate

La sera di Pasqua
Accendo la TV
Per vedere il mondo
Allegro nella festa

Orrore.
Sgomento.

Non più lacrime,
Né dolore,
né rabbia,
né rancore

Soltanto indignazione
Verso belve feroci
Che hanno ancora l’ardire
Di chiamarsi uomo.

 

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Fino all'inizio della seconda guerra mondiale, in occasione di alcune festività sacre, venivano più o meno concordate   delle brevissime tregue, per rispetto alla religione. E dire che fino al XIX secolo, i soldati erano poco più che briganti da strada, ladri e assassini. Magari il mattino dopo avrebbero saccheggiato una chiesa, ammazzato un nobile con tutti i suoi figli. Ricordiamoci anche il periodo del "Terrore". Erano il peggio del peggio, ed erano europei.

Con la guerra 40-45, persone perbene vennero messe alla guida di arei carichi di bombe da sganciare su obiettivi legati ai militari. Vorrei sapere se la scuola media di mio papà (fortunatamente vuota, era di notte) costruiva strumenti bellici; come la chiesa francescana di Madonna di Campagna. Era piena di persone in preghiera, e il bombardamento fece decine e decine vittime. Cosa c'era da colpire nel borgo delle lavandaie ancora non lo so.

Si trattò peraltro di incidenti, mai ricordati perchè dalla parte dei vincitori; quel che accade oggi, è di tutt'altraltra natura: attaccare edifici pubbibli, sacri o secolari, nei momenti in cui si sa che saranno molto affollati. Ecco perchè si prendono di mira mercatini di Natale, i Cortei pacifisti... ma una Chiesa nel corso della funzione ancora non l'avevo visto.

 

Duecento o trecento persone, le cifre aumentavano, poi la tragica verità: molte salme andavano ricomposte, perchè l'esplosione le aveva sfracellate. Il numero dei defunti diminuiva.

Quando vedo in TV un disastro in diretta, mi colpisce molto più a fondo che il sentirlo raccontare quando si è concluso. Continuo a guardare le immagini, a segure la vicenda, cercare di capire chi è stato, e perchè. I colpevoli, guarda caso, non vengono mai trovati. Qualche capro espiatorio, a volte. In questo caso, il tragico evento non ha scatenato una caccia all'assassino: si trattava di kamikaze, con un gruppo di fanatici alle spalle subito individuati. Presto, fin troppo presto, forse. Qualcuno, però, li avrà pur formati, riforniti, formati ideologicamente... Invece di darci notizie in questa direzione, abbiamo visto com'è mutata la vita nello Sri Lanka. Chiese sbarrate, Moschee chiuse, coprifuoco, divieto di manifestare, donne con velo totale.

Un paese in gabbia.

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Non è la prima volta che accade: disordini, manifestazioni, attentati suicidi... il risultato è sempre lo stesso: paesi esteri che intervengono fornendo apertamente armi e soltati, città distrutte, bambini malati in TV, barconi di migranti, libertà annientate.

Dello Sri Lanka non si parla più. Ora vanno di moda la Libia, il Venezuela, Israele...

La Grande Guerra non è ancora finita.

undefined Rosella Rapa

 

 

 

 

 

 

 

 

Buona Pasqua

apr 172019

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Pasqua di Renzo Pezzani

Ogni nube nel turchino
sembra un angelo in cammino;
primavera è nelle cose;
ogni siepe ha le le sue rose.

Dentro il cor la pace vive.
Squilla intorno il campanile.
Dal sepolcro come un fiore
torna al ciel Nostro Signore;
ogni bimbo guarda in su
e nel ciel vede Gesù.
 

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Buona Pasqua

 

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