Il blog di Rosella Rapa

Tourismi letterari

Attualità - Sembrava così lontano ...

mar 162020

Sembrava così lontano ...


E invece è arrivato, ha devastato e NON si è fermato.

Uno slogan di qualche anno fa recitava "la Cina è vicina" precorrendo i tempi. In un attimo il virus che sembrava di un altro mondo, un altro tempo è volato in una zona molto "in" dell'Italia del Nord tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Come sia arrivato non si sa, però appena sceso dalle nuvole ha cominciato a far danni, ed ora è chiaro che per contenerlo non bastano le mezze misure, ma servono metodi drastici. Chi mai potrebbe avere la forza di proporli e attuarli?

Il Governo Italiano (incredibilmente!) ha agito. Abbiamo atteso per una intera giornata che la provincia di Torino venisse dichiarata in zona rossa e invece BANG! Italia tutta in zona "nera" con appelli accorati: "non uscite da casa!" . E adesso gli appelli sono diventati norme, e chi le infrange incorre in sanzioni penali, cioè reati.

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Torino, piazza del Duomo

E' stata una scelta coraggiosa. In principio si era cercato di minimizzare il problema; si sentiva dire: "È poco più che una influenza... abbiamo un eccellente sistema sanitario... è pericolosa solo per le persone anziane e malate..." Tutti noi abbiamo voluto crederci, ammettiamolo. Così, chiuse le scuole, i ragazzi sono usciti, hanno frquentato bar, discoteche, pizzerie, centri commerciali... folle oceaniche in centro, autobus sovraffollati. Anche gli adulti, ovviamente si sono "allargati". Per contro, si sono registrati l'assalto ai supermercati, la caccia alle mascherine (on-line a 1000 euro), le code davanti alle farmacie, la scorta di disinfettanti... ho già visto queste scene, o simili, quando comparve l'AIDS, e per la prima guerra del golfo. Sembra che gli italiani passino dall'isterismo al menefreghismo, poi di nuovo all'isterismo. Comportamenti irresponsabili hanno contribuito alla diffusione del virus, e hanno contribuito, soprattutto, a "scombinare le carte", moltiplicando gli incontri e i contatti con perfetti sconosciuti, così che ormai è diventato impossibile ragionare "a ritroso" per cercare la traccia del contagio.

Ormai non serve più a nulla cercare l'origine del Virus, l'Europa è stata dichiarata dall'O.M.S. "Epicentro della Pandemia". La maggior parte dei paesi europei sta seguendo il nostro esempio, chiudendo tutto il possibile e rimandando immagini di città deserte.

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Torino, piazza Vittorio Veneto

Solitario, il Regno Unito, attraverso il suo Primo Ministro, dichiara che non serve alcuna prevenzione, perchè si svilipperà una "immunità di gregge (*)" che fermerà il contagio. Certo, bisognerà attendersi di perdere "qualche persona cara".

Scusate se mi esprimo un po' violentemente, ma a me questo sembra un discorso peggio che nazista. Lasciamo pur morire gli anziani, i deboli, gli immunodepressi, tanto sono persone che morirebbero comunque. Sopravviveranno solo i forti, quelli capaci di guarire senza cure.

Posso proprio dire ormai, di aver visto e sentito di tutto.

Rosella Rapa

 

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(*) "L'immunità di gregge si ha in quella situazione in cui un gran numero di persone sono immunizzate e / o vaccinate ... contro un'infezione. A seconda di quante sono le persone immunizzate ... queste persone che non possono ammalarsi e quindi non possono a loro volta contagiare altri, fanno da barriera alla diffusione ulteriore del contagio ... è una strategia che si usa quando esiste un vaccino, e per il coronavirus non c'è ... la contagiosità del coronavirus è elevatissima ..."

www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/03/14/news/

Feste Calpestate

mag 052019

Feste Calpestate

La sera di Pasqua
Accendo la TV
Per vedere il mondo
Allegro nella festa

Orrore.
Sgomento.

Non più lacrime,
Né dolore,
né rabbia,
né rancore

Soltanto indignazione
Verso belve feroci
Che hanno ancora l’ardire
Di chiamarsi uomo.

 

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Fino all'inizio della seconda guerra mondiale, in occasione di alcune festività sacre, venivano più o meno concordate   delle brevissime tregue, per rispetto alla religione. E dire che fino al XIX secolo, i soldati erano poco più che briganti da strada, ladri e assassini. Magari il mattino dopo avrebbero saccheggiato una chiesa, ammazzato un nobile con tutti i suoi figli. Ricordiamoci anche il periodo del "Terrore". Erano il peggio del peggio, ed erano europei.

Con la guerra 40-45, persone perbene vennero messe alla guida di arei carichi di bombe da sganciare su obiettivi legati ai militari. Vorrei sapere se la scuola media di mio papà (fortunatamente vuota, era di notte) costruiva strumenti bellici; come la chiesa francescana di Madonna di Campagna. Era piena di persone in preghiera, e il bombardamento fece decine e decine vittime. Cosa c'era da colpire nel borgo delle lavandaie ancora non lo so.

Si trattò peraltro di incidenti, mai ricordati perchè dalla parte dei vincitori; quel che accade oggi, è di tutt'altraltra natura: attaccare edifici pubbibli, sacri o secolari, nei momenti in cui si sa che saranno molto affollati. Ecco perchè si prendono di mira mercatini di Natale, i Cortei pacifisti... ma una Chiesa nel corso della funzione ancora non l'avevo visto.

 

Duecento o trecento persone, le cifre aumentavano, poi la tragica verità: molte salme andavano ricomposte, perchè l'esplosione le aveva sfracellate. Il numero dei defunti diminuiva.

Quando vedo in TV un disastro in diretta, mi colpisce molto più a fondo che il sentirlo raccontare quando si è concluso. Continuo a guardare le immagini, a segure la vicenda, cercare di capire chi è stato, e perchè. I colpevoli, guarda caso, non vengono mai trovati. Qualche capro espiatorio, a volte. In questo caso, il tragico evento non ha scatenato una caccia all'assassino: si trattava di kamikaze, con un gruppo di fanatici alle spalle subito individuati. Presto, fin troppo presto, forse. Qualcuno, però, li avrà pur formati, riforniti, formati ideologicamente... Invece di darci notizie in questa direzione, abbiamo visto com'è mutata la vita nello Sri Lanka. Chiese sbarrate, Moschee chiuse, coprifuoco, divieto di manifestare, donne con velo totale.

Un paese in gabbia.

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Non è la prima volta che accade: disordini, manifestazioni, attentati suicidi... il risultato è sempre lo stesso: paesi esteri che intervengono fornendo apertamente armi e soltati, città distrutte, bambini malati in TV, barconi di migranti, libertà annientate.

Dello Sri Lanka non si parla più. Ora vanno di moda la Libia, il Venezuela, Israele...

La Grande Guerra non è ancora finita.

undefined Rosella Rapa

 

 

 

 

 

 

 

 

Buona Pasqua

apr 172019

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Pasqua di Renzo Pezzani

Ogni nube nel turchino
sembra un angelo in cammino;
primavera è nelle cose;
ogni siepe ha le le sue rose.

Dentro il cor la pace vive.
Squilla intorno il campanile.
Dal sepolcro come un fiore
torna al ciel Nostro Signore;
ogni bimbo guarda in su
e nel ciel vede Gesù.
 

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Buona Pasqua

 

Strade Violente

apr 022019

Strade Violente

Quando ero giovane, molto molto giovane, le automobili in circolazione erano ancora poche. Torino, con i suoi viali alberati che attraversano la città da un capo all’altro, incrociandosi ad angolo retto, era il paradiso degli automobilisti. Si sfrecciava agli 80 all’ora, si inchiodava ai semafori, si scattava alla luce verde. I pedoni dovevano fare attenzione: mai attraversare fuori dalle strisce, le precedenze e gli stop erano sacri. Ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare, ma questo è il passato. L’epoca in cui affrontai per la prima volta la tangenziale da sola la trovai ... deserta. Quattro strisce di asfalto in mezzo a campi verdi e bruni.
Tutto magnifico? Non proprio. Tanti incidenti, mai gravi. Si compilavano i fogli per l'assicurazione, si chiamava il carro attrezzi (se serviva) e via con una stretta di mano. Carabinieri? E perché? Non servivano.

Le targhe, quadrate, avevano la prime due cifre che indicavano la provincia. Per andare all’estero bisognava affiancare un adesivo ben visibile che indicasse il paese di provenienza: "I” = Italia. Ma non era necessario per riconoscersi: appena si cambiava regione, incrociando un'auto della propria città era tutto uno sventolio da finestrini aperti "ciao", "ciao", “ciao, andiamo al mare”. "Anche noi". "In Liguria?” "No, in Toscana". "Buon Viaggio". "Anche a voi".
Non è una favola.
Quando si andava all’estero, trovare la targa Torino era come trovare un parente: “dove siete diretti, a Nord?, noi a Est, ogni anno un viaggio diverso. I prezzi, eh, i prezzi… la lira è messa male molto male, ma questo non ci ferma vero? Noi andiamo in campeggio, è molto economico e si sta all’aria aperta. Ma che bella idea, in hotel ogni tanto trovi certe cose... Arrivederci allora, Buon Viaggio, Arrivederci.”

 

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Un’età dell’oro, in cui i giovani al volante erano angioletti, e di anziani non ce n’erano, perché ai tempi loro la macchina non esisteva? Certo che no. Non esistono età dell'oro. Si viveva tra cortei politicizzati, uccisioni di magistrati, giornalisti, poliziotti, cittadini qualunque e uomini politici. Furono chiamati “gli anni di piombo", il piombo delle pallottole. Eppure, resisteva tra la milioni di persone la buona educazione, il rispetto delle regole e la pazienza. Almeno in auto, si andava tranquilli.
Oggi io non vedo più nulla di tutto questo.

Sei fermo al semaforo, e quando parti arriva un indiavolato che ti supera rischiando un frontale con quello sull’altra carreggiata, e per di più strombazza. Alla rotonda rallenti, e meno male, perché passa uno squinternato che tira dritto come se la rotonda non esistesse. Se stai sul bordo ti vengono addosso, se ti metti in centro ti vengono addosso; sembra che i freni non esistano più. Insulti, parolacce, prepotenze. Anche io non mi tolgo fuori dal coro, perché (purtroppo) più di una volta ho dovuto inveire contro deficienti che si erano messi di traverso sulla strada e discutevano con un linguaggio irripetibile senza lasciar passare gli altri. Si erano scontrati: per due fanalini rotti, otto macchine in coda!

Non sto facendo una chiacchierata da bar: mi sono documentata.

Nel 2017 in Italia sono stati registrati:

174.933 gli incidenti stradali con lesioni a persone,
246.750 feriti.
3.378 vittime (morti entro 30 giorni dall’evento) tra cui
600 pedoni
735 motociclisti

 

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Sono registrati come cause principali degli incidenti: la guida distratta (ascoltare musica a tutto volume, con o senza auricolare, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata (circa la metà dei casi); le violazioni al Codice della Strada, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida. Tra le altre cause più rilevanti: distanza di sicurezza non rispettata, manovra irregolare, comportamento scorretto del pedone o del ciclista.

L’automobilista che viaggia tutti i giorni per lavoro, è testimone di ogni genere di infrazione; anche guidando con cautela rischia di essere travolto da chi viaggia pensando che la strada sia soltanto sua; se c’è una coda si procede a passo d’uomo tra pazzi che si infilano da destra e da sinistra continuando a fare lo zig zag per ottenere solo gli insulti dei vicini. Personalmente, trovo che il comportamento più pericoloso di tutti sia quello dell’emulo di Niki Lauda che sorpassa a sinistra per poi tagliarti la strada e uscire a destra dalla tangenziale.

Nel 2015 le vittime per attacchi terroristici nell’UE hanno raggiunto quota 150, dato più alto mai registrato fino ad oggi.
Sulle strade 3.378 vittime, solo in Italia. Una strage, una guerra. Una vergogna.

Rosella Rapa

 

 

 

per gentile concessione di AMSES  Associazione Missionaria Solidarietà e Sviluppo (onlus), Isole Capo Verde

 

 

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