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La diffusione del libro elettronico è un fenomeno in crescita, e sembra avere un futuro assicurato, soprattutto dopo la Circolare Ministeriale n. 16 del 10 febbraio, che vincola le scuole ad avviare una " progressiva transizione ai libri di testo online o in versione mista a partire dalle adozioni relative all'anno scolastico 2009-2010 ", per arrivare a un'esclusiva adozione dei testi digitali per l'anno 2011-2012. Questa transizione/dematerializzazione del testo scolastico permetterà agli editori di concentrarsi meglio sui contenuti dei libri al fine di proporre agli studenti prodotti editoriali più flessibili ed economici. Basti pensare, a questo proposito, che il 75% della spesa di un libro tradizionale è suddivisa fra carta, stampa, legatura, promozione e distribuzione. Solo un quarto del costo di copertina è riservato al contenuto del libro. Il 2010 potrebbe essere l'anno della svolta per il settore dell'editoria elettronica visto che anche in Italia dovrebbe essere commercializzato Kindle, il lettore di e-book della Amazon che sta conquistando crescenti fette di mercato negli Usa. Negli Stati Uniti nel frattempo c'è anche chi, come il governatore della California Arnold Schwarzenegger, ha deciso di accellerare la transizione al digitale dei testi scolastici per ragioni di bilancio.
«I libri di testo sono antiquati. Questa è l'era
di internet, è ora di buttarli via»: in California i libri
scolastici a partire dall'anno prossimo saranno tutti on line, almeno
quelli di matematica e scienze. La Free Digital Textbook Initiative,
del governatore Arnold Schwarzenegger, dovrebbe far risparmiare alcuni
dei 419 milioni di dollari spesi ogni anno dallo stato della California
per materiale scolastico: poco rispetto ai 24 miliardi di deficit pubblico,
ma pur sempre un passo nella giusta direzione. La California diventa
così il primo stato americano a sostituire i ponderosi e proibitivi
libri - 100 dollari per 3 chili di carta patinata - con una versione
online. Le case editrici avrebbero acconsentito a mettere a disposizione
sui loro siti i testi a prezzo di costo, ricevendo in cambio l'impegno
dello stato di acquistare altro materiale didattico, per esempio cd,
dvd e attrezzature per laboratori. Le case editrici hanno tempo fino
al 15 giugno per pubblicare online o su cd i loro libri di algebra, geometria,
calcolo differenziale, biologia, fisica, chimica e geologia. Se il programma
pilota avrà successo, dal prossimo anno finiranno su internet
anche i testi delle materie umanistiche.
Non tutti sono d'accordo con l'iniziativa, almeno non fino a quando le scuole
e le case non saranno adeguatamente fornite di computer; e nella zona rurale
lungo il fiume Sacramento pochi dei 2.500 studenti delle medie e delle superiori
hanno l'accesso all'internet a casa. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
La California è sul lastrico ma può vantarsi di essere lo stato
più tecnologico. «I ragazzi ormai si informano su Twitter o Facebook,
non sui libri o sui giornali» ha detto Schwarzenegger.
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