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Giuseppe Tornatore presiede il Premio Campiello 2010

 

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Quest'anno l'edizione XLVIII del Premio Campiello avrà per presidente di giuria il regista Giuseppe Tornatore. Ad annunciarlo Andrea Tomat, il presidente della Fondazione del premio:

La carica di Presidente di questa nuova edizione è stata conferita a una delle personalità di maggior spicco del mondo della cultura e dell’arte cinematografica. Siamo veramente lusingati che Giuseppe Tornatore abbia voluto accettare. La Sua partecipazione é un privilegio per il nostro premio. Tornatore é sicuramente fra le personalità che hanno reso grande e fatto conoscere e apprezzare il cinema italiano nel mondo. Sono certo che saprà dare un significativo contributo ai lavori della Giuria.

E aggiunge:

Quella di quest’anno sarà un’edizione all'insegna dell’essenzialità e della sobrietà - il mutamento del panorama socio-economico ci ha spinto a concentrarci ancora di più sui valori fondanti del Premio. Abbiamo quindi voluto indirizzare la programmazione di tutti gli eventi e appuntamenti seguendo anche una nuova filosofia. Vorremmo creare dei momenti di riflessione e di confronto sul ruolo della cultura in una fase dove la ricerca dei valori assume una rilevanza particolare. Fino ad oggi l’investimento culturale in Italia è stato percepito esclusivamente come una sorta di mecenatismo. Vorremmo invece che anche il ruolo dei nostri sponsor in futuro divenisse sempre più di primo piano e di coinvolgimento diretto nella realizzazione e pianificazione di alcune aree del Premio. Per questo stiamo elaborando progetti e programmi culturali di più ampio respiro. Mi fa molto piacere che il nostro Governo, abbia reso operativo il “Centro per il Libro e la Lettura” e stia mettendo in campo una programma strategico per promuovere la lettura. Come imprenditori da 48 anni ci stiamo impegnando in questa direzione, perché siamo certi che la cultura possa diventare uno dei fattori strategici per accrescere la competitività dell'intero sistema Paese. Il mio impegno futuro, e della Fondazione, sarà anche quello di stimolare l’interesse nei confronti dell’investimento culturale.

E Giuseppe Tornatore ha risposto all'appello con queste parole:

E' un vero onore per me presiedere la giuria letteraria del Premio Campiello. Spero di essere all'altezza del ruolo che tanti importanti protagonisti della vita culturale e politica del nostro paese hanno ricoperto nel corso dei quasi cinquant'anni di storia del prestigioso premio fondato da Mario Valeri Manera. Non vedo l'ora di immergermi, insieme agli autorevoli colleghi componenti della giuria, in una lettura ricca e generosa, testimonianza di quanto impegnata e vitale sia la letteratura italiana di oggi.

Il premio Campiello

Il Premio Campiello è un riconoscimento che viene assegnato annualmente a un'opera di narrativa italiana edita nell'anno di riferimento. Il Premio è stato creato nel 1962 da un'iniziativa degli Industriali del Veneto, sotto l'impulso della famiglia Valeri Manera. Nel 1963 è stato assegnato il primo Premio Campiello al libro di Primo Levi, La Tregua. Sono ammesse al premio opere di narrativa italiana (romanzi e racconti) pubblicate e regolarmente in commercio nell'anno di riferimento. Sono escluse le opere a carattere saggistico. La modalità di premiazione del Premio Campiello è molto particolare. A differenza di quanto accade nella maggior parte degli altri premi letterari, infatti, i critici identificano fra i libri editi nell'anno precedente una rosa di 5 libri da sottoporre alla Giuria dei Lettori, chiamata anche Giuria dei Trecento: questi 5 libri finalisti vengono insigniti ufficialmente del Premio Campiello - Selezione Giuria dei Letterati. Sarà, infatti, la Giuria dei Lettori (composta da 300 lettori, di diversa provenienza sociale, età, cultura, professione e posizione sociale) a scegliere fra i 5 finalisti il libro Campiello. È possibile far parte della Giuria Popolare una sola volta.

Rassegna stampa

Il Sole 24 Ore:

«Se il Grinzane Cavour e lo Strega segnano un periodo di crisi, offuscati dalle troppe polemiche sollevate attorno, il Campiello letteratura naviga in buone acque e continua a crescere, nonostante la crisi. Tra gli sponsor non ci sono state defezioni (e questo è già un risultato) ma il Presidente degli Industriali del Veneto Andrea Tomat spinge l'acceleratore proprio sul fatto che la promozione della cultura è un valore fondante del premio, e sta pensando a come fare un salto di qualità e passare dal puro mecenatismo ad un coinvolgimento diretto delle imprese nell'organizzazione del premio. I risultati li vedremo dalle prossime edizioni»

Corriere della Sera:

«"Forti dell’esperienza acquisita e motivati dal successo, stiamo accompagnando il Premio verso la sua naturale evoluzione", spiega Alessandra Pivato, riconfermata presidente del Comitato di gestione per il prossimo biennio. "L’impianto tradizionale rimane lo stesso perché è garanzia di trasparenza con le doppie giurie, quella dei letterati e quella popolare, che assegnano la vittoria. Ma si aggiungono il Campiello Europa, quello Giovani e l’Opera Prima". Era il 2006 quando la competizione letteraria si spostava per la prima volta all’estero e precisamente in quella Germania dove, almeno prima della crisi, approdavano gran parte delle produzioni venete. Un mercato già conquistato dall’export dove si trattava di far conoscere anche il fiore all’occhiello degli industriali regionali, il premio che ribadiva come la cultura del lavoro nordestina non fosse disgiunta da quella letteraria. Per l’occasione è stato pensato un concorso riservato ai romanzi italiani tradotti in lingua straniera. Dopo Berlino, Madrid e Parigi, quest’anno c’è stato il grande salto nel mondo anglosassone con la presentazione del premio a Londra nei giorni scorsi e la cerimonia finale prevista per il 15 maggio»

Giornale di Sicilia:

«Il regista siciliano scelto per assegnare il riconoscimento letterario. "Ha fatto conoscere e apprezzare il cinema italiano nel mondo" spiega Andrea Tomat»

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