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Letteratour è lieta di presentare ai propri utenti uno scrittore emergente, ma già capace di intrecciare una narrativa attentamente costruita e originale, dall'indubbio fascino suggestivo.
Nato a Buenos Aires
nel 1974, figlio di un diplomatico tedesco e di madre
italiana, Marco ha viaggiato fin da bambino grazie ai
trasferimenti del padre, venendo a contatto con paesi
e culture molto differenti tra loro. La raccolta di racconti "I Giardini imperiali" è stata pubblicata nell'Aprile 2006 presso l'editore De Ferrari. |
«"Guardi qua", mi richiamò il mendicante, appoggiandosi con una mano ad una colonna verticale di legno intarsiato. "È l'unico oggetto conservato, a parte le rose. Il giardino imperiale, era proprio qui!". Mi avvicinai alla colonna e osservai gli intarsi, linee che finivano in curve, disegni che si ripetevano, ma nessuno era identico a quello che gli stava accanto, di sopra o di sotto. Ognuno singolo, come un'infinità di destini diversi.»
"I giardini imperiali" è
una selezione di racconti ispirati da una vita trascorsa in viaggio il
cui risultato principale è una profonda capacità di osservazione
ed interiorizzazione dei luoghi e della loro cultura. Le storie dall'autore
non si limitano alla rappresentazione di microcosmi, ma racchiudono, in
modo universale e misterioso, le angosce dei nostri tempi e le afflizioni
che possono riguardare qualsiasi sfera culturale in un mondo ormai globalizzato.
Così nella maggioranza dei racconti, in bilico tra realtà
personale e universale, emerge un intreccio di problematiche che riguardano
principalmente la realtà orientale e quella occidentale, come la
ricerca della propria identità, ma anche i conflitti di culture.
Così la scrittura rispecchia un mondo estraniante, in cui lo sfaldarsi
della società moderna si rispecchia nell'estrema eterogeneità
degli argomenti e degli stili, uniti da conflitti inspiegabili e troppo
grandi per l'individuo. È per questo che spesso alla fine di tanti
racconti c'è la morte, la fuga o l'isolamento.
«Non è facile presentare
con poche righe l’opera coraggiosa e innovativa di questo giovane
scrittore, che si farà rispettare dai suoi lettori - se non per
notorietà - sicuramente per l’indubbio fascino suggestivo
e l’inaspettata originalità dei suoi racconti, armonicamente
riuniti in questa raccolta, dal titolo “I giardini imperiali”.
Per chi non ne può più di letteratura trash e di gialli
dell’ultima ora, ma non è nemmeno tipo da romanzi sentimentali,
affreschi storici o epopee familiari…desidero segnalare quest’opportunità
per scoprire un altro modo di impegnare la logica, l’intuito e la
fantasia, ma anche per compiere un viaggio, dentro sé o anche fuori
di sé, esattamente là dove i labirinti del nostro cuore
convergono verso un luogo che è noto solo a noi stessi.
Nel rumore e nella frenesia della vita e dello stress di tutti i giorni
questi piccoli capolavori di arte narrativa, brevi e intensi come certe
folate di profumi improvvisi che ci riportano ai luoghi remoti delle nostre
origini, vi regaleranno un “giardino segreto” in cui sommergervi,
perdervi, ritrovarvi, adombrarvi o illuminarvi, indisturbati, al riparo
da luoghi comuni o sguardi indiscreti»
(Josefin Frangione, Università di Milano)
Il libro
Marco Grosse, I Giardini imperiali
Editore: De Ferrari, Genova
Pagine: 142
Anno: 2006
ISBN: 88-7172-736-3
Prezzo: euro 12,00
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