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Incontro con Federico Re

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Un romanzo il cui narratore molto particolare ci conduce nei meandri della psiche e dei pensieri umani, nella complessa e labirintica vita umana.

Federico Re nasce come poeta e, difatti, il suo primo libro è di sole poesie "Oltre" (Edizioni Astra 2001). Solo di recente ha intrapreso l'impervia strada del romanzo. Un autore che si è appena rivelato, un forziere che ha tanti gioielli nascosti da portare alla luce. "L'ultimo miracolo" è il suo primo romanzo con quale ha deciso di presentarsi al pubblico, anche se ne ha scritti diversi: "La bottiglia vuota", "Curkaz", "La nona onda" e sta ultimando "Il viaggio nel cuore".
Ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche incentrate sulla poesia e la prosa suscitando sempre entusiasmi ed emozioni.
È uno scrittore che fa riflettere e pensare, vi porta nel mondo dell'introspezione giocando con una fantasia raffinata e nobile che non cade mai nella banalità. Se vi lascerete prendere dal suo ritmo e dalle emozioni che trasmette, entrerete in un mondo pieno di visioni e simboli e vivrete ciò che non avete mai vissuto.

«Un dialogo che parte da molti luoghi e un unico interlocutore che s'inserisce fra un frammento e l'altro, o per metterci un suo commento, oppure per istigare il lettore ad andare avanti curioso verso la fine sempre più avvincente; un fantasma benevolo che vuole far tuonare una radio misteriosa, viva, e quanto mai reale e umana; mille voci che crescono, una dopo l'altra e danno la visione mai circoscritta e limitata… È il mondo, la vita, la possibilità mai espressa di vivere pienamente e forse la voglia d'esser chiari, puliti, trasparenti. Un bisogno vergine di un miracolo che non c'è, che tarda a venire, e in fondo tutti lo temono.
"L'ultimo miracolo" è un'avventura che va attraverso il mondo, ne scuote le fondamenta nascoste, gli umori profondi, le emozioni inconfessabili, e propone alla fine una soluzione difficile e impensabile ma in fondo semplice»

(Federico Re)

«Duro il mestiere che ho! Guardare nei diari e nei pensieri altrui!
Oh! Scusate! Non mi sono presentato: io sono il tanto vituperato Fantasma del Bene!
Ecco, dirà qualcuno, la solita menata del bene contro il male!
No! Io sono proprio il Fantasma del Bene! L'unico con tanto di laurea e brevetto!
Per vostra informazione vado in giro per il mondo a raccogliere i pensieri della gente!
Duro mestiere, veramente tragico come diceva Paola poco fa. Ascoltare i lamenti umani non è una bella cosa, ma è il mio mestiere, mi hanno detto di far questo ed io ho ubbidito!
Chi te l'ha detto? Direte voi!
Il Superiore, che di solito qualcuno di voi ben informato chiama con cognizione di causa... Dio!!!
L'ho detto! Dovevo farlo anche se so che a questo punto avrò perso qualche lettore annoiato e stufo di tutte le religioni del mondo.
Andiamo avanti: ascoltare i sofferenti è la mia specialità. Sia ben inteso, stiamo parlando della maggioranza nel mondo... non lo sapevate?
Siete tanti, un esercito! Ed io ho l'arduo compito di ascoltarvi tutti!!!»

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Per l'autore scrivere è...

... avere un dialogo totale con il mondo, la vita, il dolore e, come la chiama lui: "La necessaria comprensione per vivere"
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