di Cinzia Poli e Raffaele Marchitelli
Nella categoria: HOME | TOURismi letterari
Racconta il Machiavelli ne
La vita di Castruccio Castracani: "Era venuto in questo
tempo in Italia Federigo di Baviera2, re de' Romani, per prendere
la corona dello imperio; il quale Castruccio si fece amico et lo andò
a trovare con cinquecento cavagli […]. Fu ricevuto Castruccio da
Federico onoratamente et datogli molti privilegi, et lo fece suo luogotenente
in Toscana"3.
L'episodio
risale al 1327, periodo in cui Castruccio, personaggio
leggendario per scaltrezza e ferocia, signore di Lucca
e capo dei Ghibellini toscani, esercitava il suo potere
su un'ampia zona della Toscana. Le cronache raccontano che, passando le
truppe imperiali sotto il castello di Serra Pistoiese,
accompagnate dall'esercito di Castruccio, alcuni soldati dell'imperatore
rapirono una fanciulla. I paesani reagirono violentemente, uccidendo
un gran numero di soldati. Castruccio non tollerando che, nei suoi possedimenti,
si commettessero simili atti di insubordinazione all'imperatore, come
punizione esemplare mise a ferro e fuoco il paese, rase al suolo il castello,
fece uccidere tutti gli abitanti e come gesto evidentemente simbolico,
fece abbattere la vicina pieve di Furfalo.
La
pieve, citata per la prima volta, nel 998, in un diploma dell'Imperatore
Ottone III come plebs de Furfalo, sorge, isolata nel
bosco, al centro di un valloncello, dominato dal paese di Serra;
un luogo da cui, con tutta probabilità, all'epoca, passava una
strada di una certa importanza che congiungeva Pescia
con la montagna pistoiese. Esercitava la sua
giurisdizione su vari paesi, alcuni dei quali alquanto lontani come Calamecca
e Vellano. Dopo le devastazioni di Castruccio,
a Serra, sulle rovine del castello venne costruita
una nuova chiesa, la chiesa di San Leonardo,
che assolse, dapprima solo di fatto, poi anche ufficialmente (dal 1651),
alle funzioni della pieve abbandonata.
È solo dagli anni Trenta che l'interesse per la pieve di Furfalo,
popolarmente detta Pievaccia, si riaccende con
una campagna di scavi. Nel 2002 e nel 2003, il Comune di Marliana
ha intrapreso una nuova e più consistente opera di recupero e valorizzazione
del luogo: sono state consolidate le tratte di muro residue e sono stati
effettuati scavi attorno al perimetro per rendere visibili le creste murarie.
In progetto c'è il completamento della messa in luce dell'intera
parte a monte del perimetro, con la speranza, tra l'altro, di poter ritrovare
anche la strada altomedievale.
La pieve è raggiungibile, a piedi, da due itinerari: da Serra, antico borgo che sicuramente merita una visita, con un sentiero e dal vicino abitato di Panicagliora con una strada più pianeggiante, anche se meno panoramica; entrambi i percorsi sono agevolmente praticabili. Il visitatore che si avventura nel bosco è atteso dalla meraviglia delle severe rovine, in un ambiente ricco di suggestioni storiche e paesaggistiche dove alla testimonianza dei drammatici eventi del 1327 si somma la bellezza della rigogliosa montagna. Lo scenario si presta particolarmente all'organizzazione di performances musicali o teatrali, come è avvenuto anche nel corso della passata estate. In queste occasioni, che si auspica possano ripetersi con frequenza, il luogo, con il favore delle tenebre e l'ausilio di una sapiente illuminazione, affascina ancor più lo spettatore.
NOTE
1. Serra Pistoiese, in provincia di Pistoia, si raggiunge
sia da Pistoia che da Pescia o Montecatini in circa trenta minuti.
2. Machiavelli chiama con questo nome il personaggio più noto come
Ludovico il Bavaro.
3. Niccolò Machiavelli, La Vita di Castruccio Castracani e altri
scritti, BUR, Milano, 1991.
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