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"La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno".
Sono
queste le parole con cui il poeta e scrittore Filippo
Tommaso Marinetti fonda
il 20 Febbraio
1909 a Parigi il movimento futurista, pubblicando
sul quotidiano francese Le
Figaro il Manifesto del futurismo nel quale
sono già contenute
tutte le espressioni che lo caratterizzeranno. Una rottura violenta, fragorosa
e determinata, intesa
a rifiutare ogni tipo di tradizione e ben delineata nella figura dell'artista
futurista che è lo stesso Marinetti
a descrivere in uno dei suoi scritti:
"Chi pensa e si esprime con originalità,
forza, vivacità,
entusiasmo, chiarezza, semplicità, agilità e sintesi. Chi odia
i ruderi, i musei, i cimiteri, le biblioteche, il culturismo, il
professoralismo, l'accademismo, l'imitazione del passato, il purismo, le lungaggini
e le meticolosità. Chi vuole
svecchiare, rinvigorire e rallegrare l'arte italiana, liberandola dalle imitazioni
del passato, dal tradizionalismo
e all'accademismo e incoraggiando tutte le creazioni audaci dei giovani".
Teoria
e invenzione futurista
Filippo
Tommaso Marinetti
Pubblicata una prima volta nel 1968, questa fortunata antologia venne ripresa
con successo nei Meridiani nel 1983. Il volume raccoglie, oltre ai "manifesti",
i principali scritti teorici e creativi del fondatore del Futurismo, ed è curato
da uno dei più appassionati e competenti conoscitori del movimento, Luciano
De Maria.
Indice: - Avvertenza (1983)
- Prefazione (di Aldo Palazzeschi)
- Introduzione
- Cronologia
- Manifesti e scritti vari
- Guerra sola igiene del mondo
- Democrazia futurista
- Al di là del Comunismo
- Futurismo e Fascismo
- Marinetti e il Futurismo
- Il paesaggio e l'estetica futurista della macchina
- Zang Tumb Tumb
- Dune
- 8 Anime in una bomba
- Gli Indomabili
- Spagna veloce e toro futurista
- Il fascino dell'Egitto
- L'Aeropoema del Golfo della Spezia- Il Poema non umano dei tecnicismi
- Quarto d'ora di poesia della X Mas
- Postfazione
- Bibliografia
Teatro
Filippo
Tommaso Marinetti
In questi volumi sono raccolti per la prima volta i più significativi testi teatrali di Filippo Tommaso Marinetti, rappresentati tra il 1905 e il 1942: da "Re Baldoria", che segnò il suo esordio, alle "sintesi incatenate", ai testi brevi, nelle formule del "teatro della sorpresa" e del "teatro sintetico", che possono a buon diritto considerarsi predecessori di tutto il teatro d'avanguardia novecentesco e dell'arte concettuale. Ma anche i radiodrammi, che testimoniano il precoce interesse del Futurismo per i nuovi mezzi di comunicazione, e una scelta di quelle "misurazioni", inventate da Marinetti, nelle quali lo scrittore veste i panni del critico teatrale, lasciandoci fulminanti osservazioni sui suoi contemporanei, da Pirandello a Claudel. In più, una sezione di Manifesti futuristi. Accurati apparati critico-introduttivi a cura di Jeffrey Schnapp, uno dei maggiori esperti di letteratura futurista, fanno luce sulla storia e sulla concezione del teatro marinettiano, aiutando il lettore a comprendere i successivi sviluppi della cultura novecentesca.
Patriottismo
insetticida
Filippo
Tommaso Marinetti
"Patriottismo insetticida" (1939} è un "romanzo di avventure legislative".
Un romanzo "ardente quindi parolibero cioè ostile al piatto psicologismo
freddo", e ancora "senza punteggiatura sintassi verso classico verso libero questi
abiti borghesi della vecchia letteratura". Protagonisti sono due magistrati,
Paranza e Uro. Nel primo capitolo la casa di Uro viene violata da Ruganera, strano
ladro che si finge domestico ma non sottrae nulla, e rifiuta di fuggire all'arrivo
della polizia, dichiarando di appartenere alla "Società dei Lungimiranti".
Nel penultimo capitolo i Lungimiranti divoreranno insieme al re delle Isole Pigi
Tokkamatok l'idrovolante di Paranza. Il libro fa i conti con quello che oggi
diremmo relativismo culturale: persine cielo e mare hanno due morali differenti,
che l'idrovolante di Paranza concilia a malapena.
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Futurismo
1909-2009. Velocità + arte + azione
Giovanni
Lista, G. Lista, Ada Masoero
Un excursus completo sul Futurismo, il movimento artistico che ha caratterizzato la prima metà del XX secolo, nell'anno del centenario. Il catalogo ripercorre in ogni suo aspetto l'avventura del Futurismo, dal suo nascere nel 1909, fino alla fine degli anni trenta, quando la spinta d'innovazione e di provocazione che lo avevano caratterizzato sin dall'inizio si chiuderà con le ricerche polimateriche e le ultime prove dell'Aeropittura. Il volume si apre con i primi esperimenti degli anni dieci da Pellizza da Volpedo a Previati ad Alberto Martini attraverso la precoce esperienza di Medardo Rosso. L'attenzione si focalizza poi sul periodo più fecondo del Futurismo: il Dinamismo plastico con opere di Boccioni, Balla, Russolo, Carrà, Severini, Bonzagni, Romani, Sironi, Soffici, Funi, Dudreville e Dottori. Chiudono il volume circa 40 opere dedicate al Futurismo negli anni venti, ispirato al culto e alle forme della "macchina" (Balla, Depero, Prampolini, Pannaggi, Paladini, Fillia, Diulgheroff, Benedetta), secondo una direttrice che sfocia, nel decennio successivo, nell'Aeropittura, celebrazione suprema dell'aereo, la "macchina" per eccellenza della modernità.
Futuriste. Letteratura. Arte. Vita
Intellettuali e scrittrici, ma anche fotografe, pittrici, cineaste e danzatrici, artiste dalla vita anticonvenzionale, libera e attiva: a cento anni dalla fondazione del movimento, "Futuriste" presenta l'opera e i manifesti delle artiste che ne fecero parte, e che lo resero l'avanguardia con la più significativa partecipazione femminile di tutto il Novecento. Il volume offre un ricco panorama di testi, dai manifesti del periodo cosiddetto eroico a quelli degli anni Quaranta, dai romanzi alle tavole "parolibere", punto di incontro tra linguaggio visivo e verbale. In dialogo con i testi, l'ampio apparato iconografico: pitture e lavori rappresentativi di artiste che in molti casi cercarono di rifondare concretamente la vita quotidiana attraverso la moda, la cucina, le arti decorative, conformemente all'apertura estetica del movimento. "Futuriste" documenta inoltre alcuni aspetti meno noti, dalla produzione ispirata all'esperienza del volo aereo, cui le donne contribuirono attivamente, a proposte anticipatrici del moderno intrattenimento di massa. Offre uno spaccato di vita di donne che al di là del "disprezzo'' proclamato da Marinetti, trovarono proprio nel Futurismo, nella sua carica utopica e rivoluzionaria, la possibilità di sovvertire gli stereotipi femminili decadenti e borghesi, proclamando la liberazione erotica della donna, l'emancipazione del desiderio, l'esaltazione della creatività.
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