Letteratour

www.letteratour.it ARTICOLO

QUARANTENA. 14 storie ai tempi del Coronavirus, di Leonardo Gaglio

di Eloise Lonobile

Nella categoria: HOME | Nuovi autori

Non è mai particolarmente facile, per me, scrivere una recensione (lo sarebbe molto di più fare l'analisi di una poesia, per dire). E non lo è a maggior ragione farlo per un libro come questo. Ma più che una recensione, stavolta voglio scrivere una piccola storia, anche io. La storia di questo incontro col libro, e col suo autore.

Mi arriva una mattina una e-mail, come capita talvolta. E talvolta il tempo per leggere e rispondere c'è, talaltra no, non perché ci siano pregiudizi o preferenze, ma perché gli incontri con i libri capitano un po' così, come gli incontri con le persone: a volte siamo predisposti, abbiamo il tempo, abbiamo la testa, abbiamo il cuore, altre volte invece siamo chiusi nelle nebbie dei nostri problemi, pensieri, lavori e non riusciamo a vedere oltre il nostro naso. E queste nebbie, con delicatezza, questo libro ha saputo diradarle da solo. Ma è soprattutto l'autore, Leonardo Gaglio, che con delicatezza, ma forte della prepotenza del tema, è entrato dritto nelle mie giornate assopite:

Prima del 15 marzo per me era normale vedere i numeri alla TV dei contagi con "spirito netflix". Quando è la televisione che ti propina qualcosa sembra tutto surreale, finto, propaganda. La notte del 15 marzo però tutto è cambiato. Son partito nella notte per raggiungere Bergamo, per aiutare i colleghi medici del Papa Giovanni XXIII in pieno lockdown. Qui ho avuto la consapevolezza di cosa era il COVID19, della gravità della cosa che stavamo affrontando. Le strade deserte della città di Bergamo non avevano gente che applaudivano ai balconi perché in ogni casa la sera si aspettava una telefonata da parte dei medici del Papa Giovanni che li avrebbe rassicurati oppure gli avrebbe comunicato l'infausta notizia.

Questo è, senza giri di parole, l'incipit di una storia che porterà questo giovanissimo medico, da poco entrato in servizio nella Marina Militare, a partire dal profondo Sud per andare fino a Bergamo, centro dell'epidemia italiana che in poche, allucinanti settimane ha gettato una delle più fiorenti e attive città italiane nell'incubo della morte e della desolazione.

Ho fatto diverse esperienze in ospedali, città europee - continua Gaglio - ma quello che stavo affrontando era un qualcosa di diverso. Il virus che uccideva gli altri, passava i nostri DPI e arrivava nell'animo. Tanti i colleghi che hanno avuto notevoli difficoltà nella propria vita sociale. C'è chi ha lasciato la famiglia, chi faceva 40 docce prima di entrare a casa, chi aveva paura a toccare qualsiasi cosa. Purtroppo di questo poco si parla. Non siamo eroi, siamo gente normale che ha visto tanto orrore.

E chi poteva più mettere da parte questo testo?...

I 14 racconti che compongono questo piccolo libro - circa 60 pagine - sono piccole storie cristalline che ripercorrono, ognuna col suo carattere, il suo personaggio, le sue problematiche, il decorrere della pandemia che ci ha da poco toccati nel profondo, scuotendo le nostre certezze e cambiando le nostre priorità. 14 esperienze diverse di vita, 14 umanità con un passato e una vita raccontati in brevi pennellate e soprattutto sentimenti, emozioni e pensieri che si mescolano in una prosa semplice, lineare, diretta, per restituire attraverso vite tutte diverse una identica parabola, cioè il modo prepotente con cui il virus è entrato e ha sconvolto le nostre vite in pochissimo tempo. Ma ciò che soprattutto trasuda in questo libro è la volontà di rendere partecipe il lettore di questa esperienza. Perché, come ci ricorda Gaglio:

Nel dramma del COVID19 ho sentito un contrasto forte. Siciliano di nascita, sentivo il costante scontro con l'esperienza che stavo vivendo a Bergamo con quella dei miei amici. Non c'era tra loro la consapevolezza di ciò che stava accadendo. Ho deciso quindi di scrivere qualcosa, non lo nego, con infinite difficoltà. I turni di lavoro di 12 ore mi stremavano ma cercavo di ritagliarmi un po' di spazio per questo libro. Scrivere ogni pagina però è stato doloroso, perché conteneva episodi della mia quotidianità.

Questo è un libro che, pur attraverso storie edulcorate dalla scrittura, rappresenta dunque una profonda quanto umana testimonianza di ciò che effettivamente ha vissuto chi è stato travolto dalla pandemia, nel suo centro più tragico. Un piccolo libro che ci ha fatto emozionare, che arriva al suo obiettivo ma sa farlo con delicatezza e l'umiltà necessaria nei confronti di tutti i malati, i morti, i lutti che questa epidemia ci ha lasciato. Dalla storia dello stesso Gaglio, che racconta la sua improvvisa partenza per Bergamo nel cuore della notte, alla storia dei sanitari in prima linea, che hanno dovuto combattere un nemico sconosciuto accantonando ogni certezza, a quella dei tanti malati, troppi, che non ce l'hanno fatta, e di qualcuno che invece ha avuto la fortuna di farcela.

Ed è, questo, un punto fondamentale per Gaglio:

Ho cercato di scrivere un libro non di terrore, di sofferenza ma un libro di speranza. Il mio sforzo ancora più grande è stato quello di parlare di speranza mentre la tempesta si abbatteva intorno a me e dentro di me. La mia paura era quella che la gente che non avesse vissuto questa esperienza avesse visto dell'irrealtà nel libro e chi di contro aveva conosciuto il coronavirus poteva uscirne traumatizzata, più che guarita dalla scrittura. I miei sforzi si sono concretizzati quindi della stesura di un libro per capire la tragedia, un libro per ricordare delicatamente ciò che è accaduto, ma un libro soprattutto per rinascere dalle macerie.

Nessuno sa di preciso perché il virus ha colpito una persona anziché un'altra, perché molti non ce l'hanno fatta mentre qualcuno sì, se finirà tutto presto oppure se dovremo anche in futuro stare all'erta per paura di un suo accentuato ritorno. Ma di sicuro ciò che tutti dobbiamo trattenere da questa esperienza è l'insegnamento che ci ha lasciato: che è necessario stare uniti nelle difficoltà, dimostrare quanto forte sia la nostra umanità più della nostra paura, ricordare che dare conforto al nostro prossimo è la vera essenza della nostra natura di Uomini e Donne. E, fosse anche solo per questo, di un messaggio del genere che arriva forte e chiaro dalle pagine di questo libro dobbiamo ringraziare Gaglio. Ma noi lo ringraziamo anche per essere stato uno dei medici in prima linea a combattere questa malattia, e per il coraggio che ha trovato, a cose finite, di mettersi a scrivere.

 

Il ricavato della vendita del libro sarà interamente devoluto al fondo per i famigliari dei sanitari vittime di COVID19.

 

Alcuni passi

La base militare umida e silenziosa non mostrava militari. Bussai all'edificio e uscì un uomo con la barba. “Entra, ti stanno aspettando”. Entrai nella stanza, silenzioso, con due bagagli. Il comandante della base mi aspettava in una stanza, serio, con messaggi tra le mani. “Entra, aspettiamo i tuoi compagni di viaggio e siamo pronti a partire. Sei mai salito su un elicottero?”. “Sì” risposi timido, “quando ho fatto il corso di medicina di combattimento un mese fa”. “Bene” mi rispose. “Potrei avere delle stellette per il cappotto?” gli chiesi. “Mi sembra difficile a quest'ora di domenica, ma come mai non ce le hai?”. “Mi hanno dato il cappotto ieri, non ho avuto il tempo di sistemarlo”. “Capisco” mi disse.
Non so se avevo più paura di non avere le stellette o perché stavo per fare un salto nel vuoto, non sapevo quanto sarei stato via, cosa avrei visto.

Cambiando stanza, ecco la signora Rosella, diventata anche lei un'astronauta, nella sua C-PAP, e quando diventi un'astronauta raramente puoi tornare sulla terra. “Signora Rosella” le dissi sorridente, trattenendo a stento le lacrime, “Come andiamo?”. La signora Rosella era assopita. “Rosella come sta?”. La signora balzò nel suo casco: “Bene, ho sonno” disse con un filo di voce. “Rosella ti ricordi dove siamo?”. “Dal parrucchiere” mi disse. Il cuore mi scoppiò nel petto.

Finalmente vidi cosa c'era oltre quella porta che mi separava dall'intero mondo. Nel corridoio c'erano medici e infermieri tutti imbardati. Cominciarono ad applaudire. Non sono un uomo che piange, ma quella scena mi commosse. Il vero applauso andava a loro che hanno rischiato la vita per me, per parlarmi ad alta voce vicino al casco della C-PAP che non ti fa sentire bene, per tenermi la mano quando pensavo di non farcela. Mi sentivo una star, quando in realtà le star erano loro, quei medici, infermieri, che forse spesso avevamo criticato ingiustamente.

 

L'autore

Leonardo Gaglio nasce il 1 Marzo 1990 a Palermo. Dedica gran parte del suo tempo ad iniziative di volontariato costituendo un’associazione denominata ARCA con la quale organizza numerose iniziative. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia ottenuta con il massimo dei voti decide di fare della propria professione una missione svolgendo attività con Croce Rossa Italiana ed Emergency. Nel 2019 vince il concorso per Ufficiali Medici a Nomina Diretta della Marina Militare. Oltre a "QUARANTENA. 14 storie ai tempi del coronavirus", ha scritto numerosi racconti, poesie, piccoli romanzi; si è occupato di laboratori di scrittura, premi letterari, sceneggiature, cercando però di rimanere quanto più in ombra possibile.

www.facebook.com/quarantena14storie

https://www.instagram.com/quarantena14storie/

 

Il libro

Quarantena: 14 storie ai tempi del Coronavirus

  • Copertina flessibile: 60 pagine
  • Editore: Independently published (7 maggio 2020)
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-13: 979-8641626932
  • ASIN: B088BG39GT
Acquista su Amazon

 

Eloise Lonobile (classe 1976) vive e lavora. La passione per la letteratura, perfezionata con una Laurea all'Università di Pisa, accompagna da sempre la sua vita. Letteratour ne è il prodotto principale.

Seguici sui nostri canali:  Telegram  |  Facebook  |  Instagram






Collabora!

Vuoi pubblicare un articolo o una recensione?
  Scopri come collaborare con noi


Condividi questa pagina




Seguici sui nostri canali:  Telegram  |  Facebook  |  Instagram


I NOSTRI SPECIALI

Storia del Fantasy

di Rosella Rapa

 

Pillole di Fantascienza

di Rosella Rapa

 

Arthur Rimbaud

di Elio Ria

 

Dante Alighieri

di Elio Ria

 

Balcanica

di Anna Lattanzi

 

Letture stravaganti

di Tiziano Gorini

 

I nostri blogger


Rosario Frasca
VAI AL BLOG

Rosella Rapa
VAI AL BLOG

Davide Morelli
VAI AL BLOG

Elio Ria
VAI AL BLOG

Anna Stella Scerbo
VAI AL BLOG

Anna Lattanzi
VAI AL BLOG



www.letteratour.it