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La mia premessa alla lettura è… facciamoci trascinare da un romanzo la cui trama totalmente interattiva cavalca diverse epoche storiche, coinvolgendo anche due personaggi affascinanti come Charles Baudelaire e Coco Chanel.
Trattasi di una storia secolare. Sette vite, tre manoscritti e due anime che si rincorrono, e perché no anche un assassino!
A Parigi, una ricca collezionista incarica un famoso rilegatore Alex Landragin a comporre un unico manoscritto rilegandone tre, con l’unica condizione di non leggerli mai. Ma alla morte della donna, probabilmente assassinata, il rilegatore pensa che sia venuta meno la promessa e decide quindi di iniziare a leggere i manoscritti. Turbato da ciò che troverà in essi contenuto deciderà di pubblicarli con il titolo di Storia di due anime.
[…] Concludemmo dunque che la Baronessa doveva essere invischiata in qualche losco traffico di libri. I libri rari sono in grado di far emergere il lato peggiore delle persone. Fu così che nella mente di entrambi si affacciò un sospetto, un sospetto troppo angosciante per essere formulato apertamente: e se l’omicidio della Baronessa fosse stato in qualche modo collegato al manoscritto che si trovava nella mia cassetta di sicurezza?
I tre manoscritti riuniti quindi in un unico volume sono leggibili sia dall’inizio che dalla fine. La loro lettura può avvenire con un alternativo metodo. Tralasciando dunque la sequenza convenzionale, che va dalla prima all’ultima pagina, ma alternando la lettura, seguendo quindi le indicazioni lasciate alla fine di ogni capitolo, saltando improvvisamente da pagina 233 a pagina 44, dalla 128 alla 336, e così via.
I tre romanzi presenti all’interno di questo favoloso intreccio narrativo e storico sono: L’educazione di un mostro, in cui il protagonista è proprioCharles Baudelaire che dopo un incidente in carrozza viene soccorso e portato in una villa subito fuori Bruxelles dove incontra una misteriosa padrona di casa che in realtà dimostra di conoscere il suo passato fin troppo bene e che gli farà una proposta inquietante.
La città fantasma. A Parigi, un uomo e una donna s’incontrano per la prima volta esattamente davanti alla tomba di Baudelaire. Lui un rifugiato tedesco e lei Madeleine un’enigmatica appassionata di poesia.
Nei giorni di passione che seguiranno l’incontro Madeleine gli racconterà la storia di due anime che si perdono e si ritrovano da quasi due secoli e nel mentre gli chiederà di partecipare ad un’asta dove si venderà il manoscritto di un racconto inedito di Charles Baudelaire, L’educazione di un mostro. L’uomo assecondandola rimarrà invischiato in una seriale storia di omicidi firmati dalla Société Baudelaire.
Infine, il terzo, ma anche il primo volendo invertire l’indice della lettura, è I racconti dell’albatro. Qui si intreccia la storia di Alula, colei che ricorda, e di Koahu, colui che dimentica. Una storia che comincia al tramonto del XVIII secolo, dipanandosi fino al 1940, davanti alla tomba di Charles Baudelaire.
La mistica sovrapposizione narrativa fa perdere l’orientamento del racconto portando il lettore a trovarsi dinanzi ad un capovolgimento incessante del proprio percorso di lettura. La cosa più invitante è che non si riesce assolutamente a capire il senso ed il fine della storia fino all’ultima pagina ed anche dopo, in realtà. Invito a leggere il racconto esattamente seguendo l’alternativo orientamento, quindi facendosi consigliare dalle frecce apposte alla fine dei capitoli che rimandano avanti o indietro il lettore. Consiglio vivamente di evitare la lettura lineare e divisa dei tre racconti che rende meno godibile la bellezza della trama, data dai substrati narrativi.
Inoltre, come un’ultima, ma non ultima considerazione la piacevolezza è data anche dalla gratificazione storica, assistiamo alla rappresentazione di diversi palcoscenici che incarnano pienamente gli ultimi tre secoli di storia del nostro mondo a partire dunque dal ‘700 con la colonizzazione francese, fino alle vicissitudini della Seconda Guerra Mondiale.
Difficile è dare una descrizione al genere del romanzo, potrebbe benissimo essere un romanzo storico, come fantasy, thriller o love story, vi invito a trovare il giusto “cassetto” in cui inserire quest’opera.
Unica nota dolente è la scarsa capacità dello scrittore di delineare i personaggi, che a mio avviso pur risultato attraenti per la scorrevolezza e la delicatezza dello stile narrativo risultano appiattiti e noiosi, ripetitivi. Probabilmente si poteva fare meglio, rendendo la lettura ancora più intrigante.
È comunque un romanzo ricco di emozione e che sfida addirittura il mito rievocando con nostalgia le filosofie sull’incarnazione delle anime.
Molto romantico dopo tutto a mio avviso.
Nausicaa Baldasso (04/05/1984) è laureata in Scienze sociali statistiche applicate. E' stata più volte finalista in vari concorsi e ha vinto il Premio Nazionale di Scrittura Creativa Piccola Giorgia Russo Una fiaba... è per sempre nel 2017.
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