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Plenty Coups, Capo dei Crow - La vita di un grande Indiano

di Rosella Rapa

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Questo libro ha tre autori: Raffaella Milandri, che ha curato la traduzione e la pubblicazione in Italiano,Frank Bird Linderman, che ha raccolto e trascritto in Inglese, con interessanti sue osservazioni, i racconti di Plenty Coups, anziano capo Crow, che narra episodi della sua vita, dall'infanzia alla maturità, quando c'erano i bisonti.

Tutto questo dà al libro un fascino arcano, che percorre anni di storia, prima con la straordinaria visione di un Nativo delle Praterie, poi con i commenti di un vero Pioniere loro amico, infine con la sensibilità dei nostri giorni. Per non snaturarlo, il linguaggio è stato lasciato volutamente con i termini che si usavano all'epoca del racconto (1928)  e che oggi non si accettano più. (uomo rosso, indiano, Sioux...).

I racconti di Plenty Coups (Molti Trofei) ci illustrano la vita tra le Praterie e le Montagne, ancora libere dall' “uomo bianco”  dove gli “uomini rossi” vivevano in armonia con la Natura, non altrettanto armoniosamente tra le tribù. Ci narra la vita dei Nativi, dura ma felice, delle prove che dovevano superare per diventare adulti, delle antiche tradizioni, della loro mitologia, delle faide tra le tribù, tanto remote che ai tempi di Plenty Coups le loro origini non si ricordavano più. Non c'era malignità nelle azioni dei Guerrieri, i loro principi erano il coraggio, il valore del singolo, l'abnegazione verso la Tribù, il rispetto della vita senza paura della morte. Un mondo ormai distrutto, che non si potrà mai più riavere e che Lindermann cercò di far conoscere prima che se ne perdesse anche il ricordo. E' un mondo diverso dal nostro, ormai ipertecnologico, solitario e distratto. E' quasi una Fiaba, qualcosa che oggi non esiste, e che possiamo solo immaginare.

Le vite degli Uomini Rossi si intrecciano con quelle degli Uomini Bianchi in momenti cruciali della storia Americana: la disfatta dei Soldati Blu a Little Big Horn, che costò la vita al Generale Custer, e la successiva ritorsione con il massacro dei Nativi a Wounded Knee che distrusse la resistenza degli Indiani.
A questo proposito occorre fare una precisazione non da poco: i Crow erano alleati dell'Uomo Bianco, con una fedeltà che, nonostante i ripetuti tradimenti del governo USA, si manterrà costante fino alla Grande Guerra, che Plenty Coups conobbe, e dopo fino ai nostri giorni.

Alcune osservazioni di Lindermann, stupito dal potere della Medicina dei Nativi e delle loro “visioni” oggi fanno un po' sorridere, poiché conosciamo il valore della cura con le erbe e del potere di guarigione che ha la mente sul corpo. Nel racconto in effetti Plenty Cuops associa a queste cure significati che Lindermann interpreta come Magici e attaverso Amuleti con poteri sovrannaturali. Oggi parleremmo di misticismo e fiducia nella Natura attraverso i suoi simboli. Siamo cambiati.

Plenty Coups cessa di raccontare la sua vita, dopo che cadde l'ultimo bisonte; eppure fu una vita ancora intensa, come si evince dalla sua biografia. Lindermann si sofferma, nella sua conclusione, sul periodo più buio nella storia dei Nativi, quando furono costretti nelle Riserve senza possibilità di mantenersi e conobbero fame, miseria e malattie, tentando di annegarli nell'alcool. Oggi assistiamo a una rinascita della cultura dei Nativi, mentre si diffonde l'interesse per le loro condizioni attuali e la loro sventure passate, smitizzando quel che gli USA vollero far passare come la propria “storia”: la conquista del West, le enormi mandrie governate dai Cow-Boys, i Pistoleri e gli Sceriffi, la Ferrovia coast-to-coast. Peccato che fosse tutto su terre che non erano loro, e che furono letteralmente rubate a chi vi aveva vissuto per millenni senza snaturarle.

Mi permetto una osservazione personale: ad un certo punto Plenty Coups e Littermann si trovano in mano delle punte di freccia in pietra, e restano perplessi. Loro non lo sanno, ma hanno in mano la prova della presenza dell'Homo Sapiens, che colonizzò le Americhe durante l'ultima Glaciazione, passando attraverso lo Stretto di Bering. La prova che siamo tutti fratelli: ma chi è Caino?

 

Citazioni:

Non c'erano furti tra gli uomini delle tribù. Solo i bambini piccoli prendevano cose che non gli appartenevano, e queste venivano restituite senza discutere . … Nessun uomo può amare i bambini più di quanto lo faccia il mio popolo … Ho adottato molti bambini

Guardate il nostro paese! È stato scelto dal mio popolo nel cuore della terra più bella del mondo, perché eravamo saggi

Non ho figli o figlie del mio stesso sangue, ma invece, come aveva predetto Yellow-bear, tutti i Crow sono miei figli e li amo come un padre.

Sollevai Big-horn in piedi e vidi che sanguinava peggio di quando avevamo lasciato la capanna. ‘Puoi attraversare?’, gli chiesi. ‘No’, rispose lui. ‘Non posso andare oltre. Sono finito. Lasciami e corri’. Cadde ai miei piedi, e Goes-against-the-enemy, che aveva già attraversato il torrente, tornò indietro. ‘Siediti accanto a me’, sussurrò Big-horn, ‘e canta con me mentre vado da mio padre (muoio)’. Ci sedemmo e cantammo lì sotto la pioggia. E lui cantò con noi fino a quando il suo cuore si fermò. Big-horn, il mio amico, era morto nella terra del nemico. Il mio cuore era a terra accanto a lui.

Mi è stato detto che l'uomo bianco, che è quasi un dio, e tuttavia è un grande stupido, non crede che il cavallo abbia uno spirito (anima). Questo non può essere vero. Ho visto molte volte l'anima del mio cavallo nei suoi occhi.

“Non c'è arma migliore dell'arco per la caccia al bisonte, ma in guerra il fucile è spesso il migliore. Tutte le tribù erano contro di noi,  …  “Quali di tutte le tribù che la tua gente ha incontrato in guerra sono le più coraggiose?”, chiesi. Non esitò un istante.
“I Cheyenne”, disse. “E poi ci sono i Flathead (Teste Piatte). Una testa piatta non scapperà. Farà cadere la sua veste (mori-à dove si trova)”. … “Riesci a ricordare i nomi degli uomini che componevano quella spedizione di guerra contro i Flathead?”.
“Non è bene pronunciarne il nome o cercare di contarli”, rispose. “Ogni volta che lo facciamo ne sparisce un altro”.

Quando il bisonte se ne andò, diventammo un popolo diverso. I mangiatori di carne hanno bisogno di carne. Altri cibi sono strani per loro. L'ozio, che non c'era mai ai tempi del bisonte, ha rubato molto alle nostre menti e ai nostri corpi. Quando penso alla carne di bisonte ho fame, e ci penso spesso. Il bisonte non era solo il nostro cibo, ma anche il nostro abbigliamento e il nostro riparo. Gli altri animali fornivano solo un cambio di carne e vestiti estivi. Il bisonte era tutto per noi.

 

Il Libro

Titolo:          Plenty Coups
Autore:         Frank B. Linderman
Pagg:           228
Prezzo:         16,00 euro
Edizione:      prima edizione Italiana giugno 2022
                   prima edizione Americana 1930 con il titolo:
                   "American:The Life Story of a Great Indian:Plenty-coups, Chief of the Crows"  
EAN/ISBN:    978-88-31335-31-7

Gli Autori:

Raffaella Milandri, Scrittrice e giornalista, attivista per i diritti umani dei Popoli Indigeni, è esperta studiosa dei Nativi Americani. È membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana  e della tribù Crow in Montana. Ha pubblicato finora dieci libri, tutti sui Nativi Americani e sui Popoli Indigeni, con particolare attenzione ai diritti umani, in un contesto sia storico che contemporaneo.

Frank Bird Linderman (1869-1938)  è stato uno scrittore, politico, alleato e sostenitore dei Nativi Americani ed etnografo del Montana. Nato a Cleveland, nell'Ohio, da giovane si recò nel West e si appassionò alla vita di frontiera del Montana. Pubblicò la sua prima raccolta di storie tribali dei nativi americani nel 1915 e scrisse altri venti libri nei due decenni successivi. Scrisse per condividere ciò che sapeva sulle culture dei Nativi Americani e per preservare le loro storie tradizionali. 
https://en.wikipedia.org/wiki/Frank_Bird_Linderman

Plenty Coups, (1848 - 1932) famoso Capo Crow (Absarokee). Fin da giovanissimo sperimentò visioni e sogni profetici, e desiderò diventare un grande guerriero, un Capo. Quando i Nativi furono sospinti nelle riserve, non si arrese alla disfatta. Fu scelto per rappresentare il popolo Crow a Washington, dove si battè con successo contro i   senatori statunitensi che volevano abolire la sua nazione e prendersi le loro terre. Nell'arco di dieci anni fece molti viaggi a Washington per proteggere la sua gente. Quando morì fu considerato dal suo popolo l'ultimo dei grandi capi.
https://en.wikipedia.org/wiki/Plenty_Coups

 

Note

Inserisco alcune note riguardanti la storia degli Stati Uniti d'America, che in Europa non è sempre ben conosciuta.
La battaglia del Little Bighorn ebbe luogo il 25 giugno 1876 tra una forza combinata di Lakota (Sioux), Cheyenne e Arapaho e il 7º Cavalleria dell'esercito USA nel territorio orientale del Montana. Fu il più famoso scontro delle "guerre indiane" e costituì una schiacciante vittoria per i Lakota e i loro alleati.
https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_Little_Bighorn     

Il Tenente Colonnello George Armstrong Custer (1839 – 1876) fu ufficiale dell' esercito dell' Unione e comandante di reparti di cavalleria durante la guerra di secessione americana, dove si guadagnò una buona reputazione. In seguito fu richiamato per le guerre contro i Nativi dell'Ovest, sebbene messo in discussione da militari di carriera. Benché  popolarmente indicato come "generale", di fatto Custer raggiunse  questo grado solo come temporaneo, cioè concesso per l'assolvimento di specifici incarichi. Portò alla disfatta il 7º cavalleria nella battaglia del Little Bighorn dove tutti gli uomini del appartenenti alla colonna da lui capeggiata furono uccisi.
https://it.wikipedia.org/wiki/George_Armstrong_Custer       

Il massacro di Wounded Knee,  è il nome con cui è passato alla storia l' eccidio di un gruppo di Lakota, da parte dell' esercitoUSA, avvenuto nell'ambito delle guerrecontro i Nativi Americani il 29 dicembre 1890 nella valle del torrente Wounded Knee, dove circa 350 tra uomini, donne e bambini furono portati sulla riva del torrente, accampati e circondati da due squadroni di cavalleria e sotto tiro di due mitragliatrici.  Gli uomini furono disarmati, ma partì un colpo accidentale cui fece seguito un massacro indiscriminato, uno dei peggiori compiuti dai militari USA. Il campo venne falciato dalle mitragliatrici e, secondo una stima successiva, dei 350 Lakota presenti ne morirono quasi 300.
https://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Wounded_Knee    
https://it.wikipedia.org/wiki/Seppellite_il_mio_cuore_a_Wounded_Knee    

 

 

Rosella Rapa (classe 1959) è nata a Torino. Si è laureata in Cosmo-Geo-Fisica, scrive e disegna fin da bambina. Collabora con Letteratour dal 2001, quando uscì il suo libro Draghi & Computer (sette racconti fantasy). Si interessa di Matematica, Letteratura e Storia Europea, vecchi Film e Serial impegnati. Le piace viaggiare, soprattutto nell'Europa del Nord, per vedere con i propri occhi paesaggi, arte e persone. Un po' estrosa, non ama pregiudizi e preconcetti.

     





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