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In questo libro I. Allende si discosta dai suoi soliti temi, riguardanti il Cile dei tempi passati, per spostarsi principalmente nella New York dei nostri giorni, e provare a scrivere un giallo. Non è il suo genere, ma con abilità ed esperienza riesce a portare in una trama piuttosto esile i racconti di un Sud America molto vicino a noi. Attraverso il passato di due delle protagoniste, una Cilena e una giovane Guatemalteca, ci racconta la storia moderna del Cile, dai giorni dei Desaparecidos fino ad ora, e del Guatemala d'oggigiorno, con tutti i suoi problemi.
La storia del Cile moderno la mia generazione la conosce molto bene, come quella, molto simile, dell'Argentina: le contestazioni contro i regimi dittatoriali e violenti, le canzoni degli Intillimani, i ritratti del Che. Poi il faticoso ritorno alla democrazia, con la ricerca, il più delle volte infruttuosa, delle persone torturate e scomparse: oppositori del regime, giornalisti (anche stranieri), studenti, persone comuni accusate ingiustamente. Tutto questo questo viene raccontato attraverso i ricordi di Lucìa e di sua madre Lola, che non riesce a rassegnarsi alla perdita dell'altro figlio: lo cercherà, prima con speranza, poi con disperazione, per tutta la vita.
Il protagonista maschile, Richard, è un uomo non più giovane, tormentato dai ricordi di scelte sbagliate, con una storia travagliata, ma troppo “letteraria”, niente affatto originale e poco sentita dall'autrice.
Nella difficile vicenda di Evelyn, costretta a fuggire dal Guatemala, la scrittrice dà il meglio di sé. Si sentono spesso storie di migranti clandestini, ma nei resoconti di un notiziario sono fredde, spersonalizzate, si parla di numeri e non di persone. I. Allende invece riesce a calarsi nei panni della protagonista, ne descrive con calore i sentimenti, le paure, le speranze. Lei vive bene nel suo povero, piccolo villaggio, con la nonna e due fratelli, ma assiste al loro omicidio, e quindi deve scappare, sapendo che è solo questione di tempo: chi ha colpito una volta, tornerà per lei. Inizia così il difficile viaggio verso un posto migliore, viaggio pieno di pericoli studiati dall'uomo, e altri connessi ad un ambiente ostile, nido di serpenti e scorpioni. Il tutto è narrato con tanta partecipazione e umanità, da far pensare che chi scrive, o persone a lei molto vicine, abbiano realmente affrontato una simile odissea.
Il finale non è granché: banale, scontato e descritto in modo pedante. Moralmente poco corretto, tratta l'apparato giudiziario degli Stati Uniti come se fosse Guatemalteco o Cileno: incompetente. Onestamente, non credo che negli USA la polizia e l'FBI siano tanto scadenti, ma forse accettano con facilità soluzioni di comodo. Ad ogni modo non siamo nella posizione di poter giudicare, solo di osservare.
Nell'insieme è un libro che si legge facilmente, da consigliare soprattutto ai più giovani, ma gradevole per ogni età. Un po' carente nell'unità del narrrato, con le vicende pregresse dei protagonisti che s'intersecano e si interrompono, molto vivido nelle singole parti descritte con lucidità e perizia. Non un capolavoro, ma un buon prodotto letterario, che porta a conoscenza di drammatiche realtà.
Scheda:
Autrice Isabel Allende
Titolo Oltre l' inverno
Anno 2017
Editore Feltrinelli
ISBN 978-88-07-03262-2
Prezzo € 18,50
… Sabato Santo, cinque settimane dopo la morte di Gregorio Ortega, venne il turno dei suoi fratelli … Evelyn fu trasportata all'ospedale … a giudicare dalle contusioni doveva avere diverse costole fratturate … aveva anche subito dei colpi al volto e una probabile commozione cerebrale … non riconosceva la nonna.
Rosella Rapa (classe 1959) è nata a Torino. Si è laureata in Cosmo-Geo-Fisica, scrive e disegna fin da bambina. Collabora con Letteratour dal 2001, quando uscì il suo libro Draghi & Computer (sette racconti fantasy). Si interessa di Matematica, Letteratura e Storia Europea, vecchi Film e Serial impegnati. Le piace viaggiare, soprattutto nell'Europa del Nord, per vedere con i propri occhi paesaggi, arte e persone. Un po' estrosa, non ama pregiudizi e preconcetti.
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