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Connecticut, 1955.
In un paese dormitorio ripiegato su New York, si tenta di mettere in piedi una filodrammatica, cui partecipano elementi di spicco della sonnacchiosa comunità, per cercare di smuovere il troppo tranquillo buon vivere quotidiano. I personaggi che si susseguono sul palcoscenico non sono soltanto in cerca di un autore, sono in cerca di se stessi, di una identità capace di spezzare il guscio in cui sono racchiusi, che li rende altri alla vista di altri, nascosti dietro gli stessi stereotipi nelle stesse "felicissime" famiglie.
La commedia sarà un fiasco spaventoso, più per colpa della sfortuna che degli attori, i quali, dopo il totale fallimento, dovranno ritornare alla vita monotona da cui avevano cercato invano di sfuggire.
I Weeler, Frank ed April, avrebbero qualche possibilità intellettuale di cui avvalersi, per uscire dallo stato catatonico in cui sono caduti, ma la pigrizia li spinge tra i consueti binari, e l'alcool è la medicina per dimenticare i propri fallimenti. Terapia che viene seguita da tutti gli abitanti di Revolutionary Road e Revolutionari Hill, che di rivoluzionario hanno solo il nome.
Una società piatta, negativa, senza scopo. Descritta da Richard Yates con satira senza scusanti e con malinconica disperazione, a cui si intrecciano parti poetiche che guardano non solo alla natura, ma anche alle persone. Atttraverso i Flashback viene raccontata la storia dei Weeler e dei loro "deliziosi" vicini, con cui le chiacchere pettegole si sciolgono nei troppi drink, mentre i figli, non amati e non voluti, intontiscono di fronte a primitive TV in bianco e nero.
Definito per la sua raffinatezza nel narrare "scrittore per scrittori", R.Yates viene paragonato a F.S.Fitzgeral e di conseguenza al "Grande Gatzby". Io trovo più aderente il parallelo con "Belli e Dannati", per svariati motivi: il progressivo annegare nell'alcool, la vita senza scopo, la guerra passata senza gloria, il disincanto nell'osservare la società. Allo stesso modo, in entrambi i casi, il finale lascia l'amaro in bocca, è una di discesa che si conclude in un baratro, ma nessuno può riuscire a fermarla: non l'autore, non i lettori e tantomento i protagonisti.
E' notevole il fatto che questa lettura mi sia stata proposta da una persona molto giovane, che mi ha detto : "Secondo me lo scrittore dovrebbe essere rivalutato".
Concordo. In parte questo sta già accadendo, anche grazie all'eccellente film con L. Di Caprio e K. Wistlet . Una disamina così attenta e priva di retorica ci mostra gli anni '50 per quello che veramente furono, al di là delle gonne a ruota e del rock'n roll. Insieme a film molto seri e a libri d'epoca, che furono "nascosti" da governi autoritari e paranoici, con l'aiuto di campagne pubblicitarie che respingevano le donne sempre più verso il delizioso focolare domestico (con frigorifero, lavatrice, lavastoviglie, frullini elettrici e ricette d'alta cucina), l'America stava cambiando, uscendo dalla sua fase pionieristica e agricola per abbracciare il mito delle grandi città moderne. Questo cambiamento non fu indolore, anche se molti lo vollero far credere. Non Yates. Per questo è bene leggerlo. Un contenuto notevolissimo unito alla bellezza dello scritto.
E, come ultima riflessione...
I bambini sistemati davanti alla TV diventeranno adulti ... negli anni '70.
Particolari
"Ogni opera teatrale merita che tutti gli attori diano del loro meglio ... qui non stiamo semplicemente mettendo in scena un dramma, stiamo fondando il teatro di una comunità ... " Il guaio era che, fin dall'inizio erano stati in preda alla paura di rendersi ridicoli ...
"Eppure non lo volevo neanch'io il bambino, ... più di quanto non lo volesse lei." E ... da quel momento in poi tutto nella sua vita era stato una sequela di cose che lui non aveva davvero voluto ...
Frank andò a raccattare il badile ... circondato dalle voci flautate e cinguettanti dei bimbi, insidiosamente tormentose al pari dei moscerini ... Il suono delicato delle loro risate, l'aspetto della loro pelle tenera e liscia come petali di tulipano e delle due teste che risplendevano al sole, fagili come gusci d'uovo ...
"Secondo me, il vantaggio di un posto come la K... è che puoi ... spenere il cervello ogni mattino ... e non riaccenderlo per tutta la giornata, e nessuno si accorge della differenza"
La dose mattutina di carte era in attesa (a sinistra) nel cestello delle pratiche in arrivo ... e la prima cosa che fece fu di rovesciare il mucchietto e cominciare dal fondo ... (senza leggere) di tanto in tanto, Frank rimuoveva dal mucchio una delle pratiche della giornata per aggregarla alla pila numero due, disposta all'estremità della scrivania ...
"Oh, hai un'aria così pulita" disse April girandosi ... con la sua più bella camicia da notte bianca ... sul comodino aveva deposto una bottiglia di brandy e due bicchieri ...
"E' stato così che noi due abbiamo accettato quest'enorme illusione ... un'enorme, oscena illusione: l'idea che, una volta messa su famiglia, la gente debba rinunciare alla vita reale e "sistemarsi". E' la grande menzogna sentimentalistica e piccolo borghese ... mi capisci vero, mi capis disse una srci? E me lo daresti un altro po' di brandy? ... "
I nostro paese è fradicio di sentimentalismo" disse una sera Frank... Non è proprio questo, a ben guardare, il nocciolo della questione? Più che il movente del profitto o la perdita di valori spirituali, voglio dire, più della paura della bomba atomica o altro? Può anche essere, però, che sia il risultato di queste cose; può darsi che sia ciò che si verifica quando questi fattori cominciano tutti assieme a far sentire la propria influenza, senza che esista una vera tradizione culturale capace di assorbirli. Comunque, quale ne sia la causa, è questo che sta uccidendo gli Stati Uniti. ... Non è questo sentimentalismo ottimistico, sorridente, facilone, che domina la concezione della vita di ognuno di noi?"
By Malvina Reynolds
Little boxes on the hillside,
Little boxes made of ticky tacky
Little boxes on the hillside,
Little boxes all the same.
There's a pink one and a green one
And a blue one and a yellow one
And they're all made out of ticky tacky
And they all look just the same.
And the people in the houses
All went to the university
Where they were put in boxes
And they came out all the same
And there's doctors and lawyers
And business executives
And they're all made out of ticky tacky
And they all look just the same.
And they all play on the golf course
And drink their martinis dry
And they all have pretty children
And the children go to school.
And the children go to summer camp
And then to the university
Where they are put in boxes
And they come out all the same.
And the boys go into business
And marry and raise a family
In boxes made of ticky tacky
And they all look just the same.
There's a pink one and a green one
And a blue one and a yellow one
And they're all made out of ticky tacky
And they all look just the same.
"Un brano apparentemente leggero ma dall'ironia dissacrante sul sistema di vita americano, celebrato da un milione di film e telefilm. Scritto dalla cantante e autrice californiana Malvina Reynolds (1900 – 1978). I ticky tacky possono essere tradotti con una espressione gergale che indica materiali di bassa qualità, potrebbe essere "case di cartone", ma nella canzone è esteso anche al materiale con cui sono fatti i laureati e la futura middle class americana."
Rosella Rapa (classe 1959) è nata a Torino. Si è laureata in Cosmo-Geo-Fisica, scrive e disegna fin da bambina. Collabora con Letteratour dal 2001, quando uscì il suo libro Draghi & Computer (sette racconti fantasy). Si interessa di Matematica, Letteratura e Storia Europea, vecchi Film e Serial impegnati. Le piace viaggiare, soprattutto nell'Europa del Nord, per vedere con i propri occhi paesaggi, arte e persone. Un po' estrosa, non ama pregiudizi e preconcetti.
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