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I vertici del partito nazionalsocialista organizzarono numerose missioni per ‘catturare’ Tacito ovvero il più antico manoscritto in scrittura umanistica della Germania per farne arbitrariamente un “remoto pilastro del pangermanesimo” (Luciano Canfora).
Ripetuti raid di gruppi di S.S, la via della mediazione, un’ultima disperata offensiva non sortirono l’effetto agognato con profondo disappunto di Himmler.
Ricostruiamo ab ovo una lunga e perigliosa caccia all’uomo. Nel nostro caso al codice.
La Germania di Tacito tradotta da Marinetti, Notaro, Roma,1930
Giardino di Villa Fontedemo (Jesi)
La Germania, pubblicata nel 98 d.C., è un trattato etnografico di attualità, trovandosi Traiano al confine sul Reno in procinto di riprendere le ostilità in una zona ‘calda’ dell’impero. Una indagine sui Germani condotta secondo una prospettiva romanocentrica.
Sulla scia del grande studioso Luciano Canfora, basta rivolgere lo sguardo al mito delle origini di Roma per capire che “il mondo romano, in quanto mondo delle mescolanze, è il più lontano dal culto di miti razziali.
[Per inciso il Codex Aesinas n. 8 contiene anche mutilo l’Agricola di Tacito].
Isabella Fantin è nata nel '61, abita a Milano in piena movida da tormento notturno. Una laurea in Cattolica in Lettere moderne. Docente di lungo corso, vaglia nuove rotte. Il tempo per lei è il vero lusso. Legge da sempre. Conduce una vita anonima. Le piace ricordare una frase che ripete sempre ai suoi studenti: leggere insegna a vivere. Ci crede anche lei.
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