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Due, di Irène Némirovsky

di Nausicaa Baldasso

Nella categoria: HOME | Recensioni

 

In Due Irène Némirovsky si avvicina con una sconcertante umanità a tematiche quali il tradimento, l’aborto, il matrimonio e la maternità, in una scrittura limpida che non dà spazio a consolazioni.

Entrambi osservavano il volto dell’altro e il movimento delle labbra, e in modo fulmineo passò tra loro quel lampo di desiderio che fa di un uomo e di una donna, sino a quel momento indifferenti l’uno all’altra, due esseri che non potranno mai avvicinarsi senza amore, o senza il ricordo di quell’amore.

Il romanzo di Irène Némirovsky non ci nasconde niente, non mancano l’amore, la passione, la violenza, la crudeltà, la paura, il turbamento e l’aridità dei sentimenti.
I personaggi Marianne, Antoine, Evelyne, Gilbert, Solange e Dominique affrontano pubblicamente le loro vite confuse e difficili partendo da un puro snobbismo adolescenziale fino ad arrivare ad un dolore terribile che li coinvolgerà tutti, nessuno escluso.

Due è anche la storia di due famiglie, i Carmontel e i Segré, la storia di giovani che al termine della guerra vogliono lasciarsi tutto alle spalle, abbandonandosi a stagioni di tradimenti e intrecci amorosi alquanto drammatici:

Ogni secondo era prezioso, insostituibile! Solo la gioventù sa come vola il tempo. Più tardi ci si abitua alla brevità della vita, come alla malattia, alla sfortuna, ma a vent’anni ogni momento che passa lo si vorrebbe trattenere, stringerlo a sé, come più avanti il bambino che cresce!

Siamo negli anni Venti in Francia e si è da poco conclusa la grande guerra, i giovani fratelli Antoine Carmontel e Gilbert e l’amico Dominique Hériot si ritrovano finalmente nella loro amata patria, lontani dai bombardamenti e dalla estrema solitudine passata. Ad accompagnarli due giovani e frivole donne, Marianne Segré e Solange Saint-Clair, che si attarderanno clandestinamente fino a notte fonda con loro.

Amare alla loro età può essere molto pericoloso, soprattutto adesso che si sono resi quasi immortali dopo essere sopravvissuti alle feroci battaglie; amare a vent’anni è desiderare, lasciandosi trasportare da piaceri e carezze. Nessuno di loro se la sente di intraprendere scelte importanti né decisioni conclusive, ma come è facile amare per una notte, difficile lo sarà per tutta la vita.
Nessuno di loro si sentirà mai uno in Due, ma sempre e soltanto una persona sola, abbattuta e triste.

Mentre Solange deciderà di abortire per non perdere Dominique, Marianne rincorrerà per due stagioni il libertino Antoine indeciso fra lei e l’amante Nicole, e quando questi sceglierà di sposare Marianne quell’amore potente sarà ormai sfumato, dando seguito invece ad una serie di tradimenti che coinvolgeranno anche la sorella di Marianne, Evelyne.

Antoine aveva iniziato quella doppia vita che avrebbe trascinato per lunghi anni: Evelyne, da una parte, Marianne e la famiglia, dall’altra. Due esistenze che non erano sullo stesso piano. Evelyne aveva lo spazio che, nella vita di un malato, occupano le ore notturne e i sogni, uno spazio in cui le allucinazioni hanno un tale potere da soppiantare la vita reale.

Marianne e Antoine vivono, mentre gli altri subiscono. Sono un’infinità di contraddizioni. Agiscono e pensano continuamente agli errori, a come migliorare, alle responsabilità. La loro vita non è semplice, ma un percorso duro e decisivo per la loro crescita personale. Tradiscono, ma si amano, tradiscono, ma nelle loro coppia trovano rifugio:

Si sdraiarono l’uno accanto all’altra, separati dalle loro speranze, dai loro rimpianti, dai loro sogni, ma uniti dal calore dei corpi, dal dolce torpore del sonno, due nello spirito, ma già una carne sola.

Sposi, amanti, fratello e sorella allo stesso tempo, egoisti ed infelici. Cinici e nemici.

In presenza di Evelyne, Antoine era sé stesso, con le sue passioni, la sua debolezza, la sua crudeltà, i suoi desideri sfrenati. Con Marianne e la figlia appena nata, o in ufficio, assumeva l’atteggiamento dell’uomo che avrebbe voluto essere.

Non è la classica storia d’amore, ma una continua alternanza tra impegno, fedeltà e desiderio.
Tra la volontà di essere come si dovrebbe essere e quella di essere se stessi, tra la volontà di fare e quella di nascondersi e scappare.

 

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Nausicaa Baldasso (04/05/1984) è laureata in Scienze sociali statistiche applicate. E' stata più volte finalista in vari concorsi e ha vinto il Premio Nazionale di Scrittura Creativa Piccola Giorgia Russo Una fiaba... è per sempre nel 2017.

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