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Le letterature francofone hanno origine
in quei paesi che sono stati ex-colonie della Francia o comunque dove
la dominanza francese ha esercitato un ruolo importante. Questi paesi sono il Québec,
la Louisiana, la Guaiana e le Antille in America; l'Africa nera, il Maghreb,
il Madagaskar in Africa; il Libano e il Vietnam in Asia.
Pur nella loro
diversità e lontananza, un tema accomuna la produzione
di tutte queste letterature: quello dell'anti-colonialismo e della rivolta
contro ogni sudditanza culturale in nome del recupero delle culture autoctone.
Il Québec, nell'America del Nord, è l'unico
stato francofono dell'intero Canada. Questo
ha dato alla letteratura francofona del Québec uno statuto particolare:
il francese qui è spesso
l'unico elemento distintivo dal resto della cultura canadese, motivo
per cui in questo caso il ricorso al francese ha piuttosto un senso polemico
nei confronti della cultura anglosassone.
Nell'Ottocento la letteratura
del Québec registra già importanti
nomi nella poesia (O. Crémazie, E. Nelligan, H. Saint-Denys Garneau).
Durante
e dopo la II Guerra Mondiale gli scambi con gli intellettuali francesi
si fanno più intensi, e nasce così un filone che
predilige il romanzo di costume e realistico-descrittivo (Ringhet, R.
Lemelin, Gabrielle Roy) accanto alla rivendicazione
cultural-progressista della rivista "Liberté" (1958) e di una nuova
sperimentazione poetica (Rina Lasnier, Anne Hébert, F. Ouellette).
La ricerca
continua di una propria identità si ritrova nella produzione di
largo consenso di G. Bessette e J.-G. Pilon, così come nelle opere
degli autori contemporanei più significativi: Brault, Marie-Claire
Blais, H. Aquin, R. Ducharme.
Maghreb (Marocco, Algeria, Tunisia)
La cultura e la lingua francese non sono stati oggetto
di rifiuto da parte del Maghreb, nonostante le aspre lotte intraprese
per l'autonomia politica. Così, il recupero
dell'autoctonia arabo-islamica si fonde con gli strumenti espressivi
e i parametri culturali propri della Francia. Ma tutti i tentativi di una effettiva integrazione franco-araba
della generazione di J. Amrouche, J. Roy, G. Audisio, E. Roblès
come del primo Camus si rivelano un fallimento.
La seconda generazione
di scrittori (A. Memmi, D. Chraibi, Dib, Mammeri, Ferraoun, K. Yacine)
pongono perciò il problema della definizione
di una identità maghrebina.
Oggi
il francese rimane piuttosto la lingua di espressione di polemiche mosse
verso il mondo musulmano. Tra i contemporanei spicca T. Ben Jelloun.
Qui si ritrovano forse i risultati più vistosi
di tutta la letteratura francofona. In tutta la
regione dell'Africa nera nessuna lingua autoctona ha saputo imporsi sulle
altre e soppiantare il francese, per cui esso rimane la lingua della
cultura scritta, mentre le lingue indigene trasmettono una cultura sostanzialmente
orale.
I nomi
di rilievo appartengono al senegalese L. S. Senghor e all'antillese A.
Césaire, due poeti
che accettano il modello culturale europeo.
Successivamente le posizioni
si sono fatte più estreme con F. Fanon, consigliere del Fronte
di liberazione nazionale durante la guerra d'Algeria (anni '60), mentre
C. H. Kane, C. Laye, O. Bhely-Quenum e soprattutto S. Ousmane affrontano
i problemi della decolonizzazione e Birago Diop tenta la trascrizione
della cultura orale e del ricco folklore indigeno.
Oggi alcuni nomi di
rilievo sono senz'altro J. Zobel e E. Glissant.
• http://www.litterature.org/
Bibliografie e biografie di numerosissimi autori del Québec. Sito in
Francese.
• http://www.academiedeslettresduquebec.ca/
Accademia delle lettere del Québec, sito ufficiale. In Francese.
• http://www.litterature-quebecoise.org/
Bellissimo sito sulla letteratura del Québec. In Francese.
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