Margaret Atwood, Alias Grace
Un nuovo romanzo gotico, tra post-modernismo, post-colonialismo e metanarrativa storiografica
di Cinzia Chiappini
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Alias Grace è il nono dei dieci romanzi pubblicati, fino ad oggi, dalla scrittrice canadese Margaret Atwood (1939 - ...): è un'opera che, per motivi cronologici e non solo, si colloca nella fase matura della produzione della scrittrice e che, ciononostante, rappresenta per molti aspetti una novità, un punto di svolta rispetto ai romanzi precedenti. In queste poche righe, si tenterà di "accennare" un'analisi di Alias Grace, analisi che, per quanto breve, spera di essere un'introduzione esauriente ad un'opera complessa e riccca di spunti.
Attraverso lo studio del profilo della scrittrice è
possible evidenziare i leitmotiv tematici e formali che caratterizzano
la vastissima produzione atwoodiana: l'analisi delle poesie, dei romanzi,
dei racconti brevi e, non meno importante, quello delle opere di critica
letteraria, evidenzia il contributo di Margaret Atwood al dibattito letterario
contemporaneo e il suo essere al tempo stesso scrittrice Postmoderna
e Postcoloniale.
Alias Grace recupera in un modo nuovo i leitmotiv "atwoodiani"
e costituisce, al tempo stesso, un punto di svolta: non solo perché,
nella produzione della scrittrice è il primo, e per ora unico,
romanzo basato su una vicenda realmente accaduta; ma
anche perché quella vicenda appartiene e fa riferimento al passato
storico del Canada, ad una realtà sociale e culturale ben definita.
Il romanzo trae spunto, infatti, dalla storia del delitto Kinnear avvenuto
nel Luglio del 1843 a Richmond Hill: la cronaca di quegli eventi suscitò
grande scalpore nella società canadese dell'epoca, perché
ad essere accusata del duplice omicidio fu Grace Marks, la domestica di
casa Kinnear appena sedicenne.
Alias Grace si basa quindi su una vicenda che appartiene
alla memoria "popolare" del paese ed è fortemente
contestualizzata nella realtà locale; quasi a voler ulteriormente
ribadire la "canadesità" della sua opera, la Atwood sceglie
come elemento simbolico centrale del romanzo la trapunta, un tipo di coperta
prettamente legato alla cultura indigena.
La trapunta connota l'opera d'arte autobiografica che
permette alla protagonista di rappresentare in modo diverso la
storia della sua vita; essa illustra il ricongiungimento tra Grace e l'altra
Grace, in un incontro che celebra da un lato la necessità
di conciliare Conscio e Inconscio, e dall'altro la possibilità
di convivenza sul suolo canadese di diverse culture. Ad essere escluso
da questo "spazio" è il Dottor Jordan, il nuovo pioniere
americano che tenta di fare una mappa e di tracciare i confini della mente
di Grace: il suo fallimento è il fallimento del mondo da cui proviene
ed è causato dall'incapacità di accettare l'altro e
il diverso.
La valorizzazione dell'alterità, della cultura
del margine e del diverso, il rifiuto di una
"nuova" colonizzazione, sono temi che percorrono Alias Grace,
ma anche leitmotiv nella poetica della Atwood e punti cardine
della letteratura Postcoloniale.
Volendo "ri-raccontare" una vicenda storicamente attestata come
quella del caso Marks, Margaret Atwood ha dovuto gestire le numerose e
spesso contraddittorie versioni attestate nelle fonti: la discussione
sulla dialettica Story/History è assolutamente
centrale in Alias Grace, perché permette alla scrittrice di indagare
le possibilità della ricostruzione storiografica e di dimostrarne,
in linea con la critica Poststrutturalista, l'intrinseca arbitrarietà.
Tale consapevolezza è tematizzata nel romanzo non solo attraverso
il riferimento esplicito alle fonti, ma anche tramite il confronto con
le diverse ricostruzioni della vicenda e, in particolare, grazie alla
ri-lettura in chiave parodica di Life in The Clearings versus the
Bush, il romanzo realistico di Susanna Moodie.
In Alias Grace la dialettica con la tradizione
letteraria contempla, oltre al confronto con il genere realistico, numerosi
riferimenti al Giallo e al Gotico, in un'operazione che riprende
in toto la strategia del pastiche: nell'adottare tale
tecnica, la Atwood sembra attingere in modo più cospicuo alla letteratura
del terrore, a conferma della sua fama di "gothic writer".
Ciò non significa però che quest'opera possa essere etichettata
in modo "esclusivo" come una "gothic novel":
volendo individuare un genere in cui inscrivere il romanzo della Atwood,
si deve piuttosto far riferimento a quel modo narrativo che Linda Hutcheon
chiama Historiographic Metafiction e che sembra rappresentare
in maniera esauriente le caratteristiche tematiche e i procedimenti formali
di Alias Grace.
L'elemento metanarrativo è, infatti, di fondamentale importanza
nel romanzo, che recupera la strategia del "racconto nel
racconto" spesso utilizzata dalla Atwood nelle sue opere.
Grace oltre ad essere la protagonista, è anche la voce narrante
principale: la donna si rivela un'abile stratega, conscia del potere della
"parola" e padrona delle "power politics"
che caratterizzano ogni atto narrativo. Il racconto diventa così
l'arma che permetterà alla protagonista di riscattarsi, in un finale
tanto inaspettato quanto lieto.
I protagonisti del romanzo, Grace, il Dottor Jordan e l'altra Grace rappresentano
diversi mondi e diverse culture, ma anche differenti aspetti della psiche
umana: di fatto, i personaggi di Alias Grace permettono alla Atwood di
affrontare tematiche a lei care, le stesse che da sempre caratterizzano
le sue opere e che possono essere ricondotte alle dicotomie natura/cultura,
donna/uomo, Canada/Usa, Irrazionale/Razionale. Altri elementi di continuità
rispetto al passato sono, come detto, la discussione metanarrativa, l'ispirazione
alla narrativa gotica e alcuni procedimenti formali come l'uso di diverse
voci narranti e la caratterizzazione simbolica degli elementi paratestuali.
L'aspetto innovativo che contraddistingue Alias Grace rispetto
agli altri "novel" della Atwood, è riconducibile
alla dicotomia story/history di cui si accenava in precedenza
e, più precisamente, alla contestualizzazione di tale dibattito
nella realtà specifica del Canada: mai, è bene ribadirlo,
prima di Alias Grace la scrittrice aveva scelto come contesto
di un romanzo, il passato storico del paese; mai aveva ri-raccontato
un fatto attinto dalla cronaca locale.
Cinzia Chiappini è nata l'11 gennaio del 1976 a Carrara. Dopo la Laurea in Lingue e Letterature Straniere della Facoltà di Lettere, all'Università di Pisa, con la tesi Una lettura di "Alias Grace" di Margaret Atwood, nel 2002, ha immediatamente iniziato a praticare la professione giornalistica, collaborando con emittenti radiofoniche, televisive, quotidiani e agenzie di stampa online. E' iscritta all'albo dei professionisti dell'ordine dei Giornalisti della Toscana. Attualmente lavora come Portavoce del Sindaco di Carrara. Ama e vive con Mario, Alessandro, Emanuele e il cane Skill.
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