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Cosa sono le figure retoriche?
Così come i trilli, i mordenti, i glissando e i rubati sono forme di abbellimento musicale, si può dire che le figure retoriche siano la forma letteraria per eccellenza dell'abbellimento artistico. Il loro ruolo principale è rendere un testo più fiorito, più espressivo, più estetico, più poetico e più eloquente talvolta. Altre volte si vuole rendere un testo più depurato, meno crudo, più eufemistico, persino più ipocrita.
Quindi le figure retoriche hanno, per così dire un ruolo triplice:
Le figure retoriche sono spesso allusive e metaforiche, questo perché a volte risulta più estetico dire qualcosa in modo meno diretto e più evocativo.
Di fatto i paragoni, le metafore e le allusioni sono figure retoriche. Queste vengono usate per eccellenza in letteratura e nella poesia, ma in realtà possono essere applicate in vari ambiti e contesti, per esempio, in giurisprudenza, nella diplomazia o nella politica vengono usate di continuo.
Ma anche nella vita quotidiana, succede molto spesso che usiamo delle figure retoriche senza rendercene neppure conto. Per esempio, ogni volta che diciamo cose come
«è da un'ora che sto fuori»
«sto morendo di sete»
«non vedevo lora di vederti»
stiamo usando un'iperbole, che consiste appunto nell'esagerare un'idea, un proposito per rendere più espressivo il concetto che vogliamo trasmettere.
Non solo nella vita quotidiana usiamo molte figure retoriche senza saperlo, ma queste possono anche trasformarsi in un valido strumento che ci permette di aumentare il nostro fascino. Le figure possono trasformare il nostro linguaggio in un linguaggio più carismatico, oppure più comico, difatti molte di queste vengono usate addirittura nella commedia.
In quest'articolo dimostreremo come le figure retoriche possono essere usate anche in amore.
Figure retoriche e seduzione
È perfettamente possibile fare tesoro delle figure retoriche per migliorare le nostre abilità nella seduzione e nell'arte di dire cose egregie a una donna. A tale proposito definiremo alcune di queste figure e daremo esempi concreti di come possono essere applicate per sedurre.
Definizione: È una figura che stabilisce una comparazione tra due cose o due idee, dove manca l'elemento di confronto, cioè la similitudine tra il confrontante e il confrontato.
Per esempio: «La terra è un'arancia blu nello spazio».
Se fosse stato un confronto diretto si sarebbe detto che la Terra è tonda come un'arancia. Qui invece il fatto che la Terra sia simile a una arancia viene dedotto direttamente e non stabilito da un termine di paragone.
Come si può usare la metafora nel contesto della seduzione? Prendiamo un esempio banale, gli occhi di una donna. Che possono in genere essere marroni, neri, azzurri o verdi. Uno dei colori che possono stabilire una relazione di confronto con altre cose belle nella natura è il verde. Oltre agli occhi, cos'altro può essere verde? Diciamo un frutto. Cosa succede a un frutto quando matura? Diventa rosso e dolce. Quindi, mettiamo che avete a che fare con una donna che ha gli occhi verdi. Potreste dirle: «Ciao, quando ti si maturano gli occhi me ne regali uno?»
Avete appena usato la metafora per dire qualcosa di bello a una donna!
Definizione: È una figura che rappresenta una cosa, un concetto o un'idea nei tratti di una persona.
Ecco un esempio di Rimbaud: «Una sera ho fatto sedere la bellezza sul mio ginocchio. E l'ho trovata amara.»
Come si può personificare una cosa romantica con una donna? Vediamo, le cose romantiche sono il celo, il mare, il sole, la luna, gli angeli. Per esempio:
«Ma cosa starà succedendo in cielo che gli angeli stanno camminando per strada?»
«Non sapevo che la luna si vedesse anche di giorno!»
Se dite una di queste cose al cospetto di una donna, avete appena usato la personificazione!
Ma proseguiamo.
Definizione: è una figura che abbina due concetti opposti, stabilisce una relazione tra due cose che stanno ai vertici con lo scopo di creare un effetto di contrasto.
Esempio: «Chi ti fa ridere ti vuole male, chi ti fa piangere ti vuole bene» oppure: «Un'alba oscura»
Nella seduzione, poch'anzi abbiamo fatto un esempio con gli occhi verdi. Facciamone uno con quelli neri:
«I tuoi occhi brillano come un buco nero e fanno della luce la sua schiava»
Avete appena usato un'antitesi e fatto arrossire una ragazza dagli occhi neri!
Sostituisce una parola con un'espressione che la definisce.
Per esempio quando diciamo «la lingua di Shakespeare» per riferirci all'inglese stiamo usando una perifrasi.
Come usare la perifrasi per fare un complimento a una ragazza? Vediamo, cerchiamo esempi, qualcosa che tutti conoscono. Per esempio la Madonna era una donna. Quindi: «Non sarai la vergine Maria ma sei piena di grazia» in riferimento all'Ave Maria state usando una perifrasi per comparare una donna alla Madonna dicendo che, come lei, è piena di grazia. Bello.
Si tratta di mettere in relazione due cose o due concetti, il comparato (la realtà) e il comparante (l'elemento che fa figura), per creare un effetto estetico a partire dall'elemento comune che avvicina i due termini. La differenza con la metafora è che in quest'ultima l'elemento comune è assente e si cerca un altro effetto.
Ecco un esempio di comparazione: «Il faro nella notte brilla come una stella»
Stiamo comparando un faro con una stella mediante l'elemento comune che consiste nel concetto di brillare. Facendo un esempio simile nella seduzione, possiamo ancora sfruttare quest'elemento:
«Sei proprio come una stella, così bella da ammirare e così lontana da toccare.»
Qui si usa la belleza come elemento comune, mentre invece la lontananza è piuttosto una metafora. Una stella non la puoi toccare perché è troppo lontana, mentre una ragazza è fisicamente vicina, pur restando intoccabile in quanto non ancora nostra. È proprio questo doppo senso metaforico della frase a conferirne la bellezza. Inoltre il fatto di esprimere due significati diversi di uno stesso concetto è anche un'allegoria. Ci troviamo dunque di fronte a una composizione di figure retoriche, vale a dire, una frase può contenere anche due, addirittura tre figure retoriche.
È una figura che consiste a concretizzare un'idea astratta oppure ad astrarre un concetto concreto. Ma di solito viene usata per rappresentare in modo concreto e mediante immagini, i diversi aspetti di un'idea astratta.
Per esempio nella frase precedente abbiamo dato due significati all'idea di lontananza: una stella è lontana in modo concreto, mentre una ragazza lo è in modo astratto, non fisico. L'esempio precedente non era comunque una vera e propria allegoria, ma era piuttosto una metafora con effetto allegorico.
Alcuni esempi di allegoria: lo scheletro con la falce che rappresenta la morte, la caverna di Platone, oppure, citando Alfred de Vigny: «L'Inghilterra è un vascello. La nostra isola ne ha la forma, la prua girata a nord è come l'ancora nel mezzo dei mari, sorvegliando il continente».
In quest'estratto del Chatterlon, la dominazione dell'Inghilterra sui mari è resa sensibile dall'allegoria del vascello.
In seduzione, a meno che non scriviate una vera e propria poesia o lettera d'amore non esistono applicazioni dirette di questa figura nei semplici complimenti, ma soltanto effetti allegorici, come nell'esempio che abbiamo descritto, oppure in questi altri esempi:
«Hai una mappa? Perché mi sono perso nei tuoi occhi!»
«Il tuo sorriso costa meno dell'elettricità ma dà più luce!»
Definizione: è una figura che consiste nel cominciare una frase in modo del tutto banale e atteso e terminarla in un modo che va contro il senso comune.
Per esempio: «Detesto quando la gente dice alle mie spalle cose del tutto e assolutamente vere», «Alcuni matrimoni finiscono bene, altri durano tutta la vita», «Parigi è piccola, lì sta la sua grandezza».
Esempi nella seduzione: «Scusa ma non avremmo qualche amico in comune che ci possa presentare?», «Dimmi come ti chiami che a gennaio ti voglio chiedere alla befana.»
Due concetti del tutto banali trasformati in qualcosa di sorprendente o perverso. L'idea generale è: quando volete dire qualcosa di banale a una ragazza ma che sentite perché tutti sentono le stesse cose, cercate di trasformarlo in modo da renderlo poco comune. Per esempio il fatto di chiederla per regalo alla befana rende ilarante il banale «come ti chiami».
Definizione: il chiasmo è una figura di stile dove due espressioni si susseguono, ma la seconda adotta l'ordine inverso (A-B / B'-A').
Il miglior modo di esprimere questa figura è mostrare alcuni esempi:
«Curare l'anima attraverso i sensi e i sensi attraverso l'anima»
«Bisogna lavorare per vivere e non vivere per lavorare»
«Meglio perdere un minuto nella vita che la vita in un minuto»
«Non è la stessa cosa due biciclette vecchie che due vecchie in bicicletta»
«Meglio lavorare nell'arte per amore che lavorare per amore all'arte»
«Il cuore ha le sue ragioni che la ragione ignora»
Come adottare il chiasmo in amore? Vediamo…
«Quando voglio amare non posso ma molte volte amo senza volerlo»
«L'amore uccide quando non muore, mentre gli amori che uccidono non muoiono»
E se dovessimo fare un complimento usando un chiasmo? Questo ve lo lascio come compito! Non posso mica dirvi tutto no?
Conclusione
In quest'articlo abbiamo visto soltanto alcuni esempi di figure retoriche applicate alla vita quotidiana, in special modo all'amore e all'arte di fare complimenti a una donna. Ma di figure retoriche ne esistono a dozzine e quasi nessuna è dozzinale… Come secondo compito vi lascio dunque l'incarico di studiare a fondo le altre figure retoriche e vedere in che modo queste possono essere applicate alla vita quotidiana e, in special modo, all'arte di rimorchiare. E una volta che avrete padroneggiato tutte le figure sarete probabilmente dei Casanova… oppure vi darete alla politica, o magari andrete a lavorare in qualche ambasciata o, finalmente, sarete semplicemente i primi della classe in italiano. A qualcosa servirà sempre!
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